RIGHINI, Vincenzo
Christoph Henzel
RIGHINI, Vincenzo (Maria). – Nacque a Bologna il 22 gennaio 1756, figlio di Giovanni Antonio e di Margherita Pegni, terzogenito dopo Geltrude (nata nel 1751; va forse [...] selva incantata, come «romantisch-heroische Oper» in versione tedesca, venne ripresa ancora nel 1811 e nel 1816 a Berlino. Ampia diffusione ebbero invece i numerosi Lieder, le ariette, le romanze e i duetti dacamera, generi ch’egli aveva coltivati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La musica di Mozart è il frutto di una mirabile sintesi degli stili musicali preesistenti. [...] la tradizione musicale italiana, tedesca e francese. Negli anni seguenti affronta e rivoluziona tutti i generi esistenti: opera, musica dacamera, sinfonia, musica sacra, e crea un nuovo ruolo per il pianoforte, sia nella sonata sia, soprattutto, nel ...
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PILATI, Mario
Renato Di Benedetto
PILATI, Mario. – Nacque a Napoli il 16 ottobre 1903 da Antonio, rappresentante di commercio all’ingrosso, e da Pasqualina Pacella, terzogenito dopo i fratelli Clemente [...] pianoforte (1936), e culminò nel progetto di Piedigrotta, «opera popolare napolitana» di Carlo Altucci, rimasta allo stato di vario genere, orchestrali, bandistiche, pianistiche, vocali dacamera; tra esse merita una menzione speciale la singolare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Definire dei confini precisi per la musica strumentale non è semplice, perché nel [...] del liuto e del clavicordo), risale al 1440 ed è opera del borgognone Henri Arnault de Zwolle.
Nelle corti e nella flauti diritti, i protagonisti assoluti delle raffigurazioni della musica da “camera”.
Nella musica all’aperto, invece, gli strumenti ...
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MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] 1730 accettò da Gian Gastone de' Medici, granduca di Toscana, l'incarico onorifico di musico dacamera, e nello Majo. Tra il 1746 e il 1749 cantò a Torino, Firenze, Genova, Roma, in opere, tra gli altri, di A. Caldara, A. Vivaldi, G. Abos.
Dopo una ...
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MUZIO, Emanuele Donnino
Piero Faustini
MUZIO (Mussio, Muzzio), Emanuele Donnino. – Nacque a Zibello, nel Parmense, il 24 agosto 1821, da Silvestro, calzolaio, e da Maria Stagnaro, da poco trasferitisi [...] alle stampe qualche spartito di musica dacamera, genere che continuò sporadicamente a coltivare Muzio-Delfanti, ibid., pp. 14-16; G. Marchesi, Verdi’s American correspondent, in Opera News, XLII (1977), 6, pp. 38-41; C.M. Mossa, Le lettere di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica strumentale nel Seicento ha un valore culturale [...] Ma è interessante notare come in realtà i due stili da chiesa e dacamera siano spesso interpolati tra loro e le differenze ridotte al minimo nel corso dell’opera, segno di come in quest’epoca le attività musicali in chiesa e in teatro si avvicinino ...
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VALENTE
Giorgio Ruberti
Famiglia di musicisti napoletani di origine calabrese, che non risulta in rapporto di parentela con Giovanni (Napoli 1825-1890), autore di alcune opere buffe e numerose operette, [...] poveri). I primi componimenti furono due messe, qualche brano dacamera e, nel 1869, una canzone napoletana, T’aggia parlà e Raffaele Della Campa), edita da Ricordi, a lungo rappresentata in Italia e all’estero. Seguirono un’opera comica in tre atti ( ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] ’impresario di Praga, Guardassoni, pagato m’avea per quell’opera! (Da Ponte 1918: 1°, p. 134)
dove il presente è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno deve essere così, una camera grande e vuota, e noi stanchi di stare in piedi, e c’è un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica elettroacustica a partire dal 1970 è strettamente collegata [...] la trasformazione del suono in tempo reale in alcune importanti opere musicali per strumenti ed elettronica degli anni Ottanta.
È .
In Répons (1981-1984), per sei solisti, ensemble dacamera, nastro ed elettronica dal vivo, Boulez sfrutta le prime ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...