JARNACH, Philipp
Compositore e pianista, nato da padre catalano a Noisy (Francia) il 26 luglio 1892; studiò il pianoforte con E. Risler e l'armonia con A. Lavignac: più tardi seguì i consigli di Ferruccio [...] (neoclassiche), ha scritto musica strumentale dacamera (Sonate per violino, Sonatina per flauto, Quartetto per archi, ecc.), musica orchestrale (Symphonia brevis, Morgenklangspiel, ecc.), musica pianistica. Ha terminato l'opera di F. Busoni, Doktor ...
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JENSEN, Adolf
Luigi Perracchio
Musicista, nato il 12 gennaio 1837 a Königsberg, morto il 23 gennaio 1879 a Baden-Baden. Compositore, ebbe qualche lezione da F. Liszt e da F. Marpurg ma fu soprattutto [...] un autodidatta. Coltivò di preferenza la lirica dacamera e la sua produzione fu assai abbondante: in questo campo si può forme, non eccelse nelle grandi: tuttavia lasciò alcune notevoli composizioni per soli, coro e orchestra e l'opera Turandot. ...
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Compositore e violinista (e forse anche suonatore di viola da gamba), nato in Vestfalia verso la metà del sec. XVII. Intorno al 1670 egli era musicista di camera alla corte di Hannover. Pubblicò a Francoforte, [...] , 1676 e 1677, tre libri di sonate dacamera, più propriamente suites di danze con un preludio iniziale, intitolandoli Erstlinge musikalischer Blumen, composizioni per uno o due strumenti ad arco, e basso, opera che fu ripubblicata in un unico volume ...
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Compositore e direttore d'orchestra. Figlio del precedente, nacque a Budapest il 22 settembre del 1880, e nell'Accademia di musica di Budapest stessa compì i suoi studî musicali. Fu maestro concertatore [...] di Colonia e di Hannover; dal 1921 diresse il Teatro dell'opera popolare di Budapest. Oltre che di opere sinfoniche e corali e di varit musiche dacamera, è autore di alcune opere teatrali, rappresentate con buon esito nella sua città natale: A ...
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Compositore, avvocato poeta, nato a Veroelli nel 1766. Laureatosi in legge a Pisa nel 1786, fu dal 1802 direttore di scena e poeta dell'Opéra e del teatro italiano a Parigi. Quivi morì di colera nell'aprile [...] francese con la collaborazione del Soumet, e Mosè (1827), in collaborazione col Jouy; tradusse anche il Maometto, pure musicato da Rossini. Il B. compose romanze e duetti dacamera; una sua canzone, L'Armandier, ebbe un successo che durò lungamente. ...
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Compositore, nato a Tarrega (Catalogna) il 24 ottobre 1789, morto a Madrid il 17 marzo 1855. Studiò a Urgel e a Barcellona, dove fu poi direttore d'orchestra dell'opera italiana. Come direttore fu chiamato [...] di composizione al conservatorio. Scrisse nove opere teatrali su testo italiano, di cui specialmente la prima, Adela di Lusignano, ebbe buon successo; scrisse anche musica sacra, corale, orchestrale, dacamera e per canto e l'inno nazionale ...
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Cantante prima, poi compositore. Nacque il 15 luglio 1802 a Bedford: esordì a 11 anni, nell'opera Il Naufragio dell'Arnold. Passò nel 1815 al Covent Garden di Londra, ma avendo perduta la voce, si diede [...] alla composizione, che studiò col Ries. È autore di messei di varia musica dacamera e orchestrale, di opere teatrali, quali Fair Rosamond, Farinelli, La silfide della montagna, e anche di un metodo di canto (Londra 1844). Morì il 17 aprile 1890 a ...
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MELARTIN, Erkki Gustaf
Compositore, nato a Käkisalmi (Finlandia) il 7 febbraio 1875. Studiò con M. Wegelius al conservatorio di Helsingfors, a Vienna, a Roma. Fu direttore dell'orchestra sinfonica di [...] Viborg e dal 1911 direttore del conservatorio di Helsingfors. Ha scritto l'opera Aino, dal Kalevala (1907); sinfonie, poemi sinfonici, musica strumentale dacamera, pianistica, ecc. ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] Stieglitz, in collaborazione con E. Steichen, dirigeva la rivista Camera work, in cui comparivano scritti sia di fotografi sia di orizzonte, se le scomposizioni operateda C. Close e i ‘mosaici’ di polaroid realizzati da D. Hockney hanno permesso ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] concezioni allora imperanti. Numerose furono le dissezioni operateda L. nonostante le difficoltà di diversa natura. della luce, della teoria delle ombre. La perspicua descrizione della camera oscura e della sua teoria, già nota agli Arabi, mostra ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...