Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
François Rabelais è lo scrittore che meglio interpreta il Cinquecento francese nei [...] suoi paradossi, la vertigine parodica di una visione del mondo nella quale il travestimento comico non va mai disgiunto da quello simbolico.
La vita
Al pari della sua opera, anche la biografia di François Rabelais presenta a tutt’oggi alcune zone d ...
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CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] " del villano. Al di là del calco per fini comici finisce per determinarsi una ventata di vera grazia narrativa. Se diverso titolo Il Berna.
Del C. tratta ancora il Mazzi nella sua opera La Congrega dei Rozzi di Siena nel secolo XVI, II, Firenze 1882, ...
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RICCOBONI, Antonio
Matteo Venier
RICCOBONI, Antonio. – Nacque a Rovigo nel 1541 da Andrea e da Marietta: nel testamento nomina quattro fratelli (due religiosi: Giovanni, rettore della chiesa di Mardimago, [...] ), e lavorò alacremente alla traduzione e al commento di alcune opere aristoteliche: nel 1577 uscì la traduzione del primo libro della latinam linguam versa, cum eiusdem de re comica disputatione, Venetiis 1579; De consolationis libro edito ...
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CORSINI, Bartolomeo
Martino Capucci
Nacque a Barberino di Mugello (Firenze) il 18 giugno 1606 da Anton Francesco e da Alessandra Forasassi. Era il secondo di quattro figli: Antonio, Costanza, Corsino [...] e la proseguì per undici anni, sino al '46 (l'opera è in Scritti ined, pp. 133-198).
Dopo alcune notizie Torracchione desolato, Firenze 1887; G. Zaccagnini, I vari elementi comico-satirici in due poemi eroicomici minori, Pistoia 1898, passim; C ...
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FIORILLO, Silvio
Giovanna Checchi
Nato a Capua (vicino a Caserta) verso il 1565, fu uno dei tanti comici-drammaturghi del primo Seicento. Infatti oltre a interpretare il personaggio di Capitan Matamoros [...] Policinella … Milano 1632.
Senza dubbio la sua opera più importante è quella pubblicata per ultima, La città. Saggi sulla scena italiana, Torino 1977, p. 253; L. Falavolti, Commedie dei comici dell'arte, Torino 1982, pp. 9 ss., 15, 17, 20, 24 s., 29 ...
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TERENZIO AFRO, Publio
F. Cecchini
Poeta comico romano (195/190-159 a.C.), T. fu uno degli autori classici più apprezzati nel Medio Evo, modello per eccellenza della poesia comica, opposto e complementare [...] un artista dotato di una notevole vena comica, riflettono invece un interessante tentativo di rinnovamento 975) -, sarebbe stata reinterpretata originalmente agli inizi del Trecento nell'opera in volgare di Dante e in seguito avrebbe dato luogo, con ...
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FREZZOLINI, Erminia
Roberto Staccioli
Nacque a Orvieto il 27 marzo 1818 da Giuseppe e Teresa Basiglio. Iniziato lo studio del canto col padre, rinomato basso buffo, si perfezionò con D. Ronconi, A. [...] una presenza scenica talmente spontanea e naturale, una vis comica talmente irresistibile che compositori e impresari facevano a gara per assicurarsene le prestazioni. Oltre alle già citate opere Giuseppe cantò anche in Matilde di Shabran di Rossini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel quadro mosso e sperimentale della poesia quattrocentesca assume un particolare [...] Buca di Monferrato e il Gagno riprendono schemi propri di opere allegorico-didascaliche, come la visione e il viaggio nell che compone sonetti burleschi ponendosi nel solco della produzione comico-realistica due e trecentesca. È un poeta autodidatta, ...
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MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] . Tra il 1746 e il 1749 cantò a Torino, Firenze, Genova, Roma, in opere, tra gli altri, di A. Caldara, A. Vivaldi, G. Abos.
Dopo una li suoi recitativi non l'esprime, perché malmena la Comica, perché obbliga i compositori di musica a scrivergli comodo ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] teatro.
L’azione scenica innesca la molla comica con il linguaggio ibrido e artificiale del bianchissimi e candidi, lì illoti). Ma è proprio il complesso delle operazioni attuate da Scroffa sulla lingua che rinvia all’Hypnerotomachia: l’uso ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
intermezzo
intermèżżo s. m. [rifacimento di intermedio, secondo l’agg. mezzo]. – 1. a. Intervallo, spazio di tempo che serve di pausa tra un atto e l’altro d’una rappresentazione teatrale o d’uno spettacolo in genere. b. non com. Con sign....