MNOUCHKINE, Ariadne
Roberta Ascarelli
Regista teatrale e cinematografica francese, nata a Boulogne-Billancourt nel 1939. Dopo alcuni tentativi condotti con l'associazione teatrale degli studenti della [...] dittatore in agente di stimolo della ricerca che l'interprete opera su sé stesso e sulla materia.
La produzione successiva della della felicità, rappresentato a Milano nel 1970; 1793, rappresentato a Parigi nel 1973) o attraverso l'apologo (L'âge d'or ...
Leggi Tutto
Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] del tema o dello stile, ma l'osservatore sa bene che sono opera di un pittore o di uno scrittore; il cinema invece fa qualcosa cognitivo. Spesso le storie sono pretesti per scoprire aspetti di Parigi e della Francia degli anni Sessanta, come in À bout ...
Leggi Tutto
Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] riscosse il successo del pubblico ma la sua opera rappresentò una valida alternativa all'interno del panorama di L. Pirandello, e Chéri-Bibi (1955). Di nuovo a Parigi, curò la regia di numerose produzioni televisive e partecipò come attore ad ...
Leggi Tutto
Canudo, Ricciotto
Alberto Boschi
Teorico e critico cinematografico, nato a Gioia del Colle (Bari) il 2 gennaio 1877 e morto a Parigi il 10 novembre 1923. Poeta, drammaturgo, romanziere, saggista e instancabile [...] dal tramonto delle credenze religiose. Sull'estetica di C. esercitarono un'influenza altrettanto importante il mito wagneriano dell'opera d'arte totale, che egli vide reincarnarsi nel film, il modello esistenziale e letterario di G. D'Annunzio ...
Leggi Tutto
Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] a Pasolini e al Vangelo secondo Matteo. Sottolineo alcune delle ultime opere particolarmente significative: Corpus pasolini, a cura di A. Canadè, Cosenza 2008; S. Parigi, Pier Paolo Pasolini. Accattone, Torino 2008; G. Pozzetto, «Lo cerco dappertutto ...
Leggi Tutto
Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] risultato a cui portano è di rendere manifesto e problematico l'operato del cinema (Bonitzer 1985). Ma di qui anche un frequente Pierre Léaud contrapposto a Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi, 1972, di B. Bertolucci). Rivisitazione dei generi per ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] quelli creati e fotografati per l'esposizione del surrealismo di Parigi nel 1938. La schiena di una donna si trasforma non ci riferiamo solamente ai lavori di Witkin e alle opere di Andrès Serrano riguardo alla rappresentazione artistica dei cadaveri, ...
Leggi Tutto
Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] e Gene Kelly (An American in Paris, 1951, Un americano a Parigi, di Minnelli; Singin' in the rain, 1952, Cantando sotto la ma il luogo dove, fuori set, si consumavano delitti veri a opera di attori. I sopravvissuti, condannati, usciti poi di galera, ...
Leggi Tutto
Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] Bassi, Belgio e Francia del Nord) dove i pittori, detti fiamminghi, operano una vera e propria rivoluzione. Il più noto è Jan van Eyck, di sera del 28 dicembre 1895 al Grand Café, Parigi!". Questo l'invito dei fratelli Lumière alla loro prima ...
Leggi Tutto
Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] dicembre 1895, presso il Grand Café del Boulevard des Capucines a Parigi. Ma non solo, a contendere il primato dei Lumière, ci aus den Jahren 1913-1925, Wien 1926 (trad. it. in Opere, 9° vol., Torino 1977).
G. Sadoul, Histoire générale du ...
Leggi Tutto
vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...