Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] e soprattutto in Rosso Malpelo, che dà un'impressione lirica fondamentale di "leggenda popolare". Qualche volta le pagine di si attua nel vigoroso racconto di una dolente umanità, specialmente nell'opera più valida, Dal tuo al mio, che ha il suo ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] , in cui gli elementi buffoneschi e triviali si fondono con quelli poetici e lirici con una levità in cui è forse il segno maggiore del genio aristofanesco.
Vita e opere
Poco sappiamo della sua vita; nacque ad Atene nel demo Cidatenèo della tribù ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] Venerabile che si adoperò per la sua riconciliazione con la Chiesa.
Opere e pensiero
La produzione letteraria di A. è assai vasta: sfondo psicologico e intellettuale sul quale matura la lirica trovadorica. Sono poi da ricordare: il complesso degli ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] di R. Ciampini, 1938), tale travaglio è testimoniato dalle sue opere creative, e in primo luogo dai versi che egli venne scrivendo e complessivo di Poesie nel 1872: versi nuovi nella lirica italiana per l'accorata, cristiana introspezione e per il ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] Il motivo della libertà percorre in tal modo quasi tutta l'opera di S., dai Räuber al Wilhelm Tell: e sempre il inscindibile da quello artistico (la sua è spesso Gedankenlyrik, cioè lirica di pensiero, e le sue epiche ballate sono in genere a ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] tipo più continuamente drammatico, totalmente alieno da di spersioni decorative ed extra-liriche. Nasceva così il primo esempio di quella che fu detta "riforma" gluckiana dell'opera. Il ritmo del dramma si risolve in un ritmo di architettura musicale ...
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Andò, Roberto. – Regista cinematografico e teatrale, scrittore, sceneggiatore italiano (n. Palermo 1959). Esponente significativo della generazione di registi affermatisi negli anni Novanta il cui profilo [...] (1995, diventato poi nel 2008 un libro), la sua opera prima in forma di film-saggio, misto di finzione e documento teatrale di A. si è negli anni divisa tra prosa e lirica, affrontando testi di scrittori del Novecento e contemporanei come J. Genet ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] A Nice e La partenza sono tra le cose migliori della lirica arcadica. Ma la gloria piuttosto che dalla lirica gli venne dal melodramma, che egli portò a vera opera d'arte, indipendentemente dalla musica; alcuni suoi melodrammi, infatti, furono spesso ...
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Poeta russo (Mosca 1799 - Pietroburgo 1837). Discendente da una famiglia di antica nobiltà e, per parte di madre, dal principe abissino A. Gannibal (cui dedicò il romanzo Arap Petra velikogo "Il negro [...] a Pietroburgo, dove frequentò tra l'altro ambienti legati alle società segrete rivoluzionarie, divenendo ben presto (grazie a opere come le liriche Vol′nost′ "Alla libertà", 1817, e Derevnja "La campagna", 1819, e il poemetto Ruslan i Ljudmila "R. e ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] A noi sono giunti meno di 300 versi; nessun carme intero.
Vita e opere
Nato nell'isola di Paro e figlio (o pronipote) di Telesicle (o e sofferenze. L'amore, parte essenziale della lirica archilochea, si esprime talvolta violentemente, con linguaggio ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...