Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] teatrino del conservatorio di S. Sebastiano, il B. diede la sua prima opera, Adelson e Salvini, e nel 1826, al S. Carlo, la seconda esito trionfale. Otto mesi dopo B. moriva. Arte più lirica che drammatica, quella del B., dalla linea melodica pura e ...
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Poeta (Marradi 1885 - Castel Pulci, Firenze, 1932). Figlio di un maestro elementare, rivelò presto indole inquieta e straordinaria sensibilità. Dopo il liceo a Faenza, frequentò corsi di chimica all'univ. [...] D'Annunzio, Nietzsche, il decadentismo francese e il futurismo giocoso di un Palazzeschi, l'opera di C., per l'intensità visionaria, per la lirica suggestione del suo linguaggio analogico, ha avuto largo influsso sulla poesia italiana successiva, in ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...]
La sua opera letteraria è assai varia, dai giovanili licenziosi capitoli Sopra il forno, Del bacio, Sopra il nome suo, Del martello, Della stizza, passò alla lirica petrarcheggiante, alla quale riuscì, con innovazioni metriche, a conferire una certa ...
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Musicista (Vienna 1885 - ivi 1935). Dapprima autodidatta, dal 1904 al 1910 studiò regolarmente con A. Schönberg, divenendo uno dei suoi più insigni allievi e uno dei principali rappresentanti della nuova [...] completata nelle parti strumentali da Fr. Cerha, 1979), la Suite lirica per quartetto d'archi (1926), l'aria da concerto per il Wozzeck è scritto in un libero linguaggio atonale: quest'opera sollevò al suo apparire grande scalpore, sia per la novità ...
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Letterato italiano (Alberino, Molinella, 1856 - Collegigliato, Pistoia, 1905); discepolo prediletto del Carducci, lo coadiuvò nell'insegnamento universitario e negli studî (edizione critica e commento [...] alle Rime del Petrarca). La sua lirica (Bordatini, 1885; Secondo libro dei Bordatini, 1886 e Nuovi versi, 1888; opere rifuse in Versi raccolti ed ordinati, 1892; Sonetti, 1901: in cui sono raccolti Maggio, 1893, e Primavera fiorentina, 1900) rivela ...
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Erudito e filologo (Modena 1519 - ivi 1574). Tradusse, compendiandola, una parte del poema Attila di Niccolò da Casola (1568). Furono da lui promossi gli studî provenzali in Italia; ma la maggior parte [...] produzione filologica, tra cui una raccolta in 6 volumi di poesie provenzali, è andata perduta. Un'opera incompiuta sulla storia dell'antica lirica neolatina fu pubblicata da G. Tiraboschi col titolo Dell'origine della poesia rimata (1790): in essa ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] di quello quotidiano nella cornice di una visione cavalleresca del mondo classico), e anche della tragedia lirica Romeo and Juliet: opere che si direbbero concepite inizialmente per un pubblico attento soprattutto alle qualità formali della scrittura ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] inserisce, con accenti proprî, nella tradizione di eloquente lirica civile e morale che risaliva al Petrarca, avendo parte L. stesso trasse e rielaborò i centoundici Pensieri, pubblicati postumi (in Opere di G. L., a cura di A. Ranieri, 2 voll., 1845 ...
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Tatjana Rojc
Pahor, Boris. – Scrittore sloveno, naturalizzato italiano (Trieste 1913 - ivi 2022). La vita dello scrittore è strettamente legata agli eventi storici della sua terra d’origine e all’esperienza [...] Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. *
VITA E OPERE.
Il destino di P., uno degli scrittori di lingua slovena discutendo la tesi dal titolo Espressionismo e neorealismo nella lirica di Edvard Kocbek, con l'esimio slavista Arturo ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] burlesco, la satira, l'epistola didascalica, l'epigramma, la lirica leggera. Con l'Henriade (1722), il poema giovanile su strettamente scientifico l'ambito nel quale V. lasciò l'opera di valore più duraturo fu quello storiografico con Le siècle ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...