Poeta romeno, nato il 2 gennaio 1891 a HaŞag (Sibiu). Dopo studî di lettere a Vienna e dopo un periodo di attività giornalistica, si dedicò alla carriera diplomatica (Varsavia e Madrid).
Nella tradizione [...] . è il maestro del retorismo convertito in dinamica espressione lirica. La parlata rozza raccolta dalle bocche dei montanari si glorifica il valore delle primigenie forze umane. La sua opera è apparsa nei seguenti volumi: Poezii, 1911; Sărbătoarea ...
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GOMES de AMORIM, Francisco
José Pereira Tavares
Poeta e drammaturgo portoghese, nato a Povoa de Varzim nel 1827, morto a Lisbona nel 1891. Vissuto da giovine nel Brasile, fece ritorno in patria, richiamato [...] per l'esotico e fu tra i primi a cantare l'oceano e i paesaggi brasiliani. Alla lirica sentimentale (Cantos matutinos, 1858; Ephemeros, 1866, ecc.) e all'opera di carattere narrativo e romanzesco (Fruitos de vario sabor, 1876; Muita parra e pouca uva ...
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Poeta e letterato bulgaro, nato a Grujnci (oggi in Iugoslavia) nel 1885, professore di letteratura comparata all'università di Sofia. La sua opera letteraria, prevalentemente lirica, comprende anche scritti [...] miraži (Miraggi vespertini) e il poema Zlati nivi i bojni poleta (Campi dorati e campi di battaglia), una specie di epopea lirica della guerra balcanica del 1912. Il D. è autore anche di considerevoli studî letterarî e filosofici.
Bibl.: G. Gogov, E ...
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Poeta catalano nato a Barcellona il 5 febbraio del 1884. Cresciuto nella commossa atmosfera romantica della lirica maragalliana si affermò subito (Llibre dels poetes, 1905; Fls fruits saborosos, 1906; [...] , ecc.) all'ultimo romanticismo inglese, e ritrovò il proprio equilibrio nel più puro spiritualismo cattolico, che vibra nella sua opera ultima con pienezza sentimentale e sincerità di accenti (L'oreig entre les canyes, 1920; trad. dei Fioretti di S ...
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Scrittore spagnolo, nato a Siviglia nel 1822, morto a Madrid nel 1891. D'ingegno vario e fertile, tentò il teatro, la lirica, la critica, ii siornalismo. Sebbene superficiale nell'ispirazione e alquanto [...] collaborazione a giornali e a riviste (El Heraldo, La ilustración espanola y americana) e nei discorsi pronunziati nelle varie accademie di cui fu membro, svolse opera di divulgazione e di chiarimento, rivelando gusto, dottrina e spirito analitico. ...
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GUTIÉRREZ NÁJERA, Manuel
Ezequiel A. Chavez
Poeta e letterato messicano, nato il 22 dicembre 1859 a Città di Messico, dove morì il 3 febbraio 1895. Seriamente religioso, approfondì nella sua lirica [...] una fervida attività critica e giornalistica: in molti dei suoi atteggiamenti si fa presentire il modernismo.
Opere: Un'antologia lirica: Poesías, Messico 1896; e una raccolta di prose: Cuentos, Crónicas y fantasías, Notas de viaje, Crítica ...
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Poeta spagnolo nato a Cordova nel 1871, vivente. Fin da giovane si diede al giornalismo nel quale oggi ha una spiccata personalità. Scrittore fecondo, coltivò il teatro, esordendovi con El beso de Judas [...] sono perfette, come quelle dell'Hernani di Victor Hugo e de La Walhalla di Fastenrath. Ma l'opera sua di maggior rilievo resta ancor sempre quella lirica: i volumi Aves sin nido (1902), La vida humilde (1906), Al sembrar los trigos (1914), La lanza ...
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JENSEN, Adolf
Luigi Perracchio
Musicista, nato il 12 gennaio 1837 a Königsberg, morto il 23 gennaio 1879 a Baden-Baden. Compositore, ebbe qualche lezione da F. Liszt e da F. Marpurg ma fu soprattutto [...] un autodidatta. Coltivò di preferenza la lirica da camera e la sua produzione fu assai abbondante: in questo campo si può forme, non eccelse nelle grandi: tuttavia lasciò alcune notevoli composizioni per soli, coro e orchestra e l'opera Turandot. ...
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Romanziere tedesco, nato a Düsseldorf il 3 novembre 1871. Attivo giornalista letterario e politico, descrisse i suoi viaggi in America e in Asia (Mit meinen Augen, Monaco 1911; Indien und ich, Monaco 1911; [...] Von sieben Meeren, 1920, ecc.); compose il testo per l'opera Die Toten Augen (Berlino 1913) di E. D'Albert; tentò un complemento del Geisterseher di Schiller (1922); tentò anche la lirica e il teatro (Gesammelte Dramen, 1921); e soprattutto raggiunse ...
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Poeta tra i più armoniosi e sensibili dell'Argentina d'oggi, nato a Buenos Aires il 15 novembre 1886.
Ha qualche affinità con Giovanni Pascoli, sebbene sia di minore finitezza formale. È un poeta evocativo [...] e descrittivo, che ha fermato la sua attenzione lirica soprattutto sugli aspetti tristi e quotidiani della città e ha rappresentato Buenos Aires nelle sue particolarità più minute. La sua opera è assai vasta. Pubblicazioni più importanti: Las ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...