Poeta lirico bulgaro, nato a Koprivštica nel 1887, morto nella guerra mondiale, sulle rive della Struma, nel 1916. Dotato di singolare talento poetico, rifletté nelle sue liriche la tristezza di tutta [...] gaio, scritte in rari momenti di speranza. Caratterizzano tutta la sua lirica profondità di sentimento, spontaneità d'espressione, elevatezza e armonia di forma.
L'opera sua, circondata durante tutta la vita del D. da incomprensione e diffidenza ...
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Scrittore tedesco, nato a Monaco il 4 febbraio 1914, vive nel Ticino (Svizzera).
La sua opera soprattutto narrativa riceve sollecitazione e alimento da due sorgenti diverse: una cultura cosmopolitica, [...] che quale realtà operante nella coscienza. Così l'immagine dello scrittore, dalle prime opere: Deutsche Literatur in un uomo polemico e sensibile, audace ma sempre attento alla voce lirica del proprio io; il suo tormento e la sua malinconia non ...
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LUGONES, Leopoldo
Poeta argentino, nato a Córdoba nel 1874. L'amicizia di Rubén Darío, che il L. conobbe a Buenos Aires, lo orientò più decisamente verso la sensibilità modernista, che in lui rimase [...] vasta e più meravigliosa della natura argentina. Le stesse opere di storico, di critico e di narratore (El payador , selvaggia e primitiva, ma riecheggiano quel suo temperamento liricamente prezioso e tormentato, forzato da una tensione umana e ...
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MONIUSZKO, Stanisław
Renzo Bossi
Compositore e direttore d'orchestra polacco, nato il 5 maggio 1820 a Ubiel nel governorato di Minsk, morto il 4 giugno 1872 a Varsavia. Iniziò i proprî studî musicali [...] Shakespeare, otto sonetti per coro e orchestra, la scena lirica Spettri, per coro misto, soli, declamazione, e orchestra, per la raccolta dei fondi necessarî alla pubblicazione delle opere di Moniuszko rimaste ancora manoscritte, per l'istituzione di ...
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Poeta drammatico francese, nato a Parigi il 29 aprile 1845, morto il 13 ottobre 1923: epigono degli ultimi romantici, ai quali era anche legato da stretti vincoli di parentela, essendo il genero di Teophile [...] personali (Th. Gautier, 1879). Poetica e pittoresca, l'opera del B., in realtà poco drammatica, non ebbe mai grande Les amours de Violette, ecc.), il B. continuò anche nella lirica (Mes Moulins; Enguerrande; La lyre brisée; Ballades et sonnets; ...
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Salmista danese, nato a Randrup il 20 luglio 1694, morto il 3 giugno 1764. Fu dapprima pastore nel suo paese nativo, poi a Tønder e a Ribe; e infine, dal 1741, vescovo, a Ribe. Spirito malinconico e meditativo, [...] Lo stile è semplice, chiaro, tutto sentimento. Nell'artificiosa letteratura della prima metà del secolo in Danimarca, l'opera del B. è, forse, la sola poesia lirica viva.
L'edizione più completa è quella di P. A. Arlaud, Copenaghen 1867.
Bibl.: A. D ...
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Poeta inglese, nato a Camborne (Cornovaglia) il 2 settembre 1906. Compiuti gli studî nelle università di Cambridge e Princeton, ha insegnato letteratura inglese a Helsingfors, a Singapore e a Firenze. [...] personale al rifarsi del Bottrall ai poeti "metafisici" (specie J. Donne) nella raccolta di liriche Farewell and Welcome, 1945, seguita da una scelta di tutta l'opera precedente fatta dall'autore stesso (Selected Poems, 1946) e poi da un nuovo volume ...
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Poeta svedese, nato a Kvillinge il 20 giugno 1791, morto il 1° maggio 1844. Fu maestro, poi pastore a Stoccolma, per alcuni anni anche membro del parlamento. Dopo aver appartenuto in giovinezza al gruppo [...] , riprese in Mollbergs epistlar (1819) i modi e la materia della lirica di Bellmann, con vena facile, ma con un'intonazione scherzosa, che a tratti dà impressione di parodia. L'opera sua più viva è la Nahum Frederik Bergströms Krönika (1830-31), dove ...
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Cantante, di famiglia toscana, nata a Monza il 17 agosto 1864. I suoi genitori facevano professione di cantanti. Esordì nel 1880 a Napoli, nel teatro del Fondo, nell'opera Tutti in maschera del Pedrotti, [...] drammatica la fecero spesso scegliere come prima interprete di opere nuove. Sposò il celebre tenore Roberto Stagno, rientrò in Italia. Presentemente vive a Roma e dirige la Giovane Lirica, istituzione per l'insegnamento del canto da lei fondata. Ha ...
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Scrittore ungherese, nato a Szeged il 7 luglio 1904. Laureato in filosofia e storia, egli si è cimentato nella poesia, nel romanzo, nel dramma, nel giornalismo e nella filologia.
Studioso della letteratura [...] della filosofia italiana, si è particolarmente dedicato all'opera di Vico (Giambattista Vico és atörténelem, G.B. e la storia, 1929). Interprete di poeti italiani moderni, ha pubblicato un'antologia di liriche pascoliane e una scelta di "Nuovi poeti ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...