Scrittore portoghese, nato nella Povoa de Varzim nel 1846, morto a Parigi nel 1900. Laureatosi in legge a Coimbra (1866), rappresentò il suo paese all'Avana, a Bristol, e a Parigi. Gl'inizî della sua prosa [...] A ilustre casa de Ramires (1900) è l'opera più lirica e più personale, varia di elementi e di Agostinho, E. de Q., Oporto 1910; L. Siciliani, E. de Q. e la sua opera, in Studi e saggi, Milano 1913; F. de Figueiredo, in Hist. da lit. realista, Lisbona ...
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Poeta provenzale di Béziers, vissuto nella seconda metà del sec. XIII, e morto probabilmente poco dopo il 1322. Egli stesso si dice esperto nello studio delle leggi e dichiara d'avere iniziato il suo poema, [...] vuole inserire e giustificare entro la tradizione religiosa. L'opera è ispirata dal concetto che il mondo è emanazione dell è sua, ma in parte traduce la stilizzazione a cui era decaduta la lirica trovadorica. L'E. cita anche sé stesso, e di lui ci ...
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SANTOMASO, Giuseppe, detto Bepi
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato il 26 settembre 1907 a Venezia, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti, fu a contatto con l'ambiente di Gino Rossi e di Pio Semeghini [...] nella cui scia rimarrà all'incirca fino al 1942. La sua opera di questo momento non è aliena da un certo decorativismo, da in cui la luce dà alle immagini una dimensione nuova di natura lirica e fantastica; e su questa scia di gusto S. elaborerà la ...
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Poeta spagnolo, nato a Siviglia il 21 settembre 1902. Impostosi giovanissimo fra i poeti della "generazione del 1925" (Perfil del airex, Malaga 1927, Donde habite el olvido, Madrid 1934), C. visse a contatto [...] contemporánea, Madrid 1957; Pensamiento poético en la lírica inglesa, Messico 1958; Poesia y literatura, Barcellona di Shakespeare (Madrid 1953). In Spagna si è stampata recentemente un'opera di poesia di C., Poemas para un cuerpo, Malaga 1957, e ...
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Nacque ad Arezzo probabilmente l'11 settembre 1458 e morì il 1° di marzo 1535 a Roma. Condotto ancora in fasce a Firenze dal padre, là trascorse la sua fanciullezza. Nel 1580 era a Roma, donde iniziò per [...] al principio del XVI come poeta estemporaneo, degno continuatore di quella lirica cortigiana, luccicante e arguta, che bene meritò l'epiteto di sapore moderno. I suoi scritti sono raccolti in Opera nova del preclarissimo messer B. aretino, scriptore ...
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Poeta arabo di Palestina, nato a Birwa in Galilea nel 1941. Profugo dapprima nella spartizione del 1948, cercò poi di reinserirsi, mantenendo la sua fisionomia spirituale e culturale araba, nella società [...] si stabilì al Cairo, per continuarvi in libertà la sua opera letteraria e la sua propaganda per la causa araba palestinese Resistenza palestinese. In una gamma che va dall'appassionata rievocazione lirica della sua terra allo sfogo d'ira e di odio ...
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STĂNESCU, Nichita
Alexandru Niculescu
Poeta romeno, nato a Ploiešti il 31 maggio 1933, morto a Bucarest il 5 dicembre 1983. Nelle sue liriche tocca i problemi dell'adolescenza investita dalla guerra [...] di forza magica. Se S. sperimentò soprattutto la lirica dei sentimenti, approfondendo anche l'indagine erotica (Clar de 1964, 1969 e 1972).
Bibl.: A. Štefănescu, Introducere în opera lui Nichita Stănescu, Bucarest 1986. Si veda anche la disputa ...
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Poeta e scrittore catalano, nato nel 1854 a Palma di Majorca, morto nel 1926. Dopo avere studiato legge a Barcellona, passò il resto della vita nella città nativa. Pubblicò, in lingua spagnola, varî volumetti [...] a questa serie, è una delle cose più belle della lirica catalana. Il suo verso raggiunge la perfezione nei Poemes Bíblics e un critico di gusto sicuro, deciso sostenitore della tesi che l'opera d'arte debba avere un contenuto umano.
I suoi due libri: ...
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Poeta russo. Nacque il 19 febbraio 1800. Espulso, per una mancanza dovuta alla sua morbosa eccitabilità, dal corpo dei paggi, dovette prestare servizio militare come semplice soldato. Durante gli anni [...] il Byron. Oltre il poemetto Eda, che Puškin valutò come opera di grande bellezza ed originalità, il B. scrisse anche altri festini, La zingara, ma la sua creazione fu soprattutto lirica. Un'edizione completa è stata pubblicata dall'Accademia (Polnoe ...
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Figlio di José (v.), scrittore; nacque a Rio de Janeiro nel 1872, morì nel 1925. Spirito raccolto e meditativo, sensibile alle più moderne correnti del pensiero e dell'arte, e, al tempo stesso, adoratore [...] , aristocratica e delicata, non poté avere la vasta risonanza delle opere paterne; ma, in una ristretta ed eletta cerchia la composta e pensosa bellezza della sua lirica, il malinconico umorismo della sua osservazione della realtà, e l'originalità ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...