Poeta romantico tedesco, nato nel castello di Lubowitz il 10 marzo 1788, morto a Neisse il 26 novembre 1857. È il più tipico rappresentante in Germania del secondo romanticismo, quando quello che in origine [...] negli stati d'animo che gli erano cari, come sempre ha fatto anche in quella che è la sua opera più viva: nella sua lirica. Impressioni di paesaggi lunari, squilli di corni di postiglione, visioni d'albe nascenti, apparizioni di romantiche rovine, e ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898, morto a Berlino il 14 agosto 1956. Figlio di un dirigente industriale, si iscrisse, a Monaco, alla facoltà di medicina, ma frequentò, [...] questa attività, concretatasi più che in originali e autonome opere letterarie, in una serie di memorabili spettacoli (cfr. e originale dell'arte di B.
Assai valida anche la lirica (Hauspostille, 1927; Lieder Gedichte Chöre, 1934; Svendborger Gedichte ...
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La narrazione della propria vita ha attratto in ogni tempo uomini d'azione e uomini di lettere, perché l'esporre i proprî casi e i proprî fatti può servire a fini diversi: a mettere meglio in luce le imprese [...] può avere le forme più diverse: dall'epigrafe all'epistola, dalla lirica alla raccolta di memorie, dal diario alle confessioni, dall'apologia , Seneca, Marc'Aurelio già appare come per opera della religione e della filosofia le forme autobiografiche ...
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VRCHLICKÝ, Jaroslav (pseud. di Emil Frida)
Giovanni Maver
Poeta cèco, nato il 17 febbraio 1853 a Louny, morto a Domažlice il 9 settembre 1912. Ebbe un'infanzia serena - a Ovčáry presso Kolín, da uno [...] fecondo di tutto il sec. XIX. Formalmente impeccabile, la sua opera poetica, pur senza recare mai l'impronta di un vero genio jeho lyriky a epiky (J. V., Avviamento agli studi futuri della sua lirica ed epica), Praga 1893; A. Jensen, J. V. En litterär ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] d'un semplice "dar suono" ai versi d'una poesia lirica o drammatica, non un Gaffurio, un Andrea Gabrieli, un in poi, poco o nulla si può dire del B., la cui opera in Firenze era raccolta e continuata con le rappresentazioni dei primi melodrammi del ...
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MERULO (Merlotti), Claudio
Adelmo DAMERINI
Organista e compositore, nato a Correggio (Parma) l'8 aprile 1533, morto a Parma il 4 maggio 1604. Forse ebbe i primi insegnamenti musicali dal francese Tulturale [...] se egli non raggiunge sempre una piena e decisa personalità lirica, la ragione profonda va ricercata in "una radicale, 1608); Misse due a 8 e 12 voci (Venezia 1609). Varie opere apparvero in raccolte come Dolci et amorosi concenti (libro II, 1562), ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] uomo e la città, la poesia e la prosa, la cronaca e la lirica, il passato e il presente, il concreto e l'astratto (come egli stesso . Olson a K. Shapiro, da R. Duncan a A. Ginsberg.
Opere: Spring and All, Kora in Hell, The descent of winter, The great ...
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HARTMANN von Aue
Bruno Vignola
È il primo, cronologicamente, dei tre grandi poeti cavallereschi del Medioevo tedesco. Pochissime notizie ci sono pervenute intorno alle vicende della sua vita, che pare [...] grazia e sentimento, in una lingua tersa e con stile elegante e facile. Delle sue opere, di cui è incerto l'ordine cronologico, si possono fare, quanto al contenuto, tre gruppi: le liriche, i due poemi del ciclo di Artù, Erec e Iwein, e i due poemi ...
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ZRINYI, Miklós (Nicola), conte
Giulio de Miskolczy
Poeta, statista e capitano ungherese. Nato il 1° maggio 1620 nella fortezza di Ozali da Giorgio, bano della Croazia (1598-1626), e da Maddalena Széchy, [...] spirituale di poeta e quella politica di capitano e statista. Nella lirica fu autore di un bel canto religioso e di parecchi epigrammi perché non v'è speranza di aiuti dall'estero. In quest'ultima opera lo Z. ebbe come fonte l'Exclamatio di A.-G. de ...
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Musicista, nato a Crema il 14 febbraio 1602, morto a Venezia il 14 gennaio 1676. Figlio di un musicista, Giovan Battista formatosi nell'orbita della scuola veneziana allora dominante nell'Italia settentrionale [...] detta, cioè il discorso va disponendosi, come avverrà poi nell'opera sei-settecentesca, in momenti puramente transitorî, agogici (recitativi) ed in momenti di sosta, d'effusione lirica (arie), inquadrati talvolta, ma sempre men di frequente, tra ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...