. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] d'una Eneit derivata da un romanzo francese e di poesie liriche d'ispirazione provenzale. Sebbene si servisse del suo dialetto limburghese, poeti popolari e agli umili scrittori di opere devote, e la sua opera ha un'azione mediatrice tra la cultura ...
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Poeta, incisore, pittore e mistico inglese, nato a Londra il 28 novembre 1757, morto in Strand (Londra) il 12 agosto 1827. Figlio d'un ricco fabbricante di calze, non ebbe alcuna educazione regolare, ma [...] di linguaggio, vi sono qua e là raggiunti, e talora vi si attinge una sorprendente bellezza lirica, ma, nell'insieme, non si può affermare che l'opera possegga valore letterario. I suoi simboli, come le immagini dei nostri sogni, si disfanno alla ...
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Nato il 2 marzo 1817 a Nagyszalonta, oggi Salonta-Mare (Romenia), morto il 22 ottobre 1882 a Budapest. Insieme col romanziere Jókai e col Petöfi è il maggior poeta classico della letteratura ungherese. [...] e del ritmo, fu soprattutto grande come poeta epico.
La sua opera di più largo respiro è la trilogia epica Toldi (I, che gli sia inferiore, forse, nemmeno nella stessa lirica. Certo la sua lirica è meno varia d'ispirazione, e ha minore slancio ...
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Nato a Parigi il 25 ottobre del 1838. Sui registri dello stato civile fu inscritto coi nomi di Alexandre-César-Léopold; ma fu poi chiamato col nome di Georges. Dai genitori stessi venne incoraggiato agli [...] dalla dolce visione provenzale del Daudet la musica di Bizet sbocciò come un vero miracolo di espressione lirica. Il senso umano e poetico dell'opera di Daudet trovò nel commento musicale la sua perfetta risonanza. Tuttavia l'esito fu disastroso per ...
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NICARAGUA (XXIV, p. 749; App. I, p. 898; II, 11, p. 405; III, 11, p. 263)
Giandomenico Patrizi
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Dal 1973 il territorio (comarca) del Cabo Gracias a Dios è stato inglobato [...] novecentesca si è espressa in modo particolarmente sensibile, elegante e ricco di variazioni, nell'opera di J. Coronel Urtecho, nato nel 1906, la cui ispirazione lirica risale anch'essa a motivi cristiani, e nelle scorribande di P. A. Cuadra (nato ...
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TEGNÉR, Esaias
Giuseppe GABETTI
Poeta svedese, nato a Kyrkerud nel Värmland il 13 novembre 1782, morto a Östrabo presso Växjö il 2 novembre 1846. Rappresentò fra i romantici la tendenza umanistica; [...] 1822) su motivo leggendario dell'epoca di Carlo XII - l'opera che, al di là dei confini della Svezia, doveva dar in alcune poesie d'amore, fra cui Den döde (1834); e nella lirica Afsked, commosso canto di congedo dalla poesia che fu "vita della sua ...
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Nacquero a Thornton nello Yorkshire. Il padre, Patrick Brontë, era irlandese e ministro della chiesa anglicana. Quando Anne aveva tre mesi, il Brontë aveva accettato la parrocchia di Haworth, un villaggio [...] né Charlotte né Anne avevano alcuna attitudine per la lirica; ed è solo nelle liriche postume (per es., in The Visionary, No ha una forza impressionante: pure è dubbio che la sua opera sarebbe ancora oggi ricordata, senza il legame che la unisce ...
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È certamente il più geniale dei filologi alessandrini, in più d'un campo iniziatore o innovatore. Allievo con probabilità di Zenodoto, e sicuramente di Callimaco e Dionisio Giambo, tre uomini che arrivarono [...] su per giù il 257 e il 180 avanti Cristo. Capitale è l'opera sua di critico del testo, dove antesignano era stato il suo maestro Zenodoto, sicuramente il medesimo posto d'onore che per i lirici. Documentata dagli scolî è l'edizione di Euripide: ...
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. È il titolo d'una dissertazione di Filippo di Vitry, vescovo di Meaux, poeta e musicista del sec. XIV. Ma l'interesse determinato da questa espressione va oltre quello originario del trattato dovuto [...] occhi, greve doglia al core è ricordata dal Ludwig come la più bella opera italiana del sec. XIV. È a tre voci, una delle quali di alcuni accenni formali. È la prima vibrazione lirica dello spirito popolare, di contro al raccoglimento mistico ...
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FOLENGO, Teofilo
Attilio Momigliano
Poeta. Nacque a Mantova l'8 novembre 1496, morì a Campese di Bassano il 9 dicembre 1544. Fece i primi studî a Mantova, li continuò a Bologna, dove sentì le lezioni [...] rappresentati. Quando la parodia è più diretta e mira alla lirica e all'idillio contemporanei o - peggio, talora - al citate: Le Maccheronee, a cura di A. Luzio, 2ª ed., Bari 1928; Opere italiane a cura di U. Renda, Bari 1911-14, voll. 3.
Bibl.: Per ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...