Sul cadere del sec. VII e il principiare del sec. VI a. C., si manifesta in tutta la Grecia - e particolarmente nelle città e regioni (Asia Minore, isole dell'Egeo, Sicione, Corinto, ecc.), che più conservavano [...] , Real-Encyclopädie der Altertumswissenschaft, I, coll. 1498-1505; G. S. Ferrari, Di Alceo e delle sue opere, in Riv. Europea, 1878; G. Pasquali, Orazio lirico, Firenze 1920, pp. 123 segg.; J. D. Vasconi, Pittaco il Sapiente, Lodi 1897; A. Vogliano ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] come antidoto alla consunzione della lingua letteraria, va segnalata l'opera di E. Bartolini (n. 1922) e di L. e scrittore anche in lingua, che è poi approdato a una lirica dai toni più composti ed elegiaci (da Sfueis, 1981, Fogli-Stagni ...
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PIO II papa
Giovanni Battista PICOTTI
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Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in quel di Siena, da una famiglia di nobili senesi, che vantava origini romane, ma che era decaduta [...] elevano molto dal livello comune e mediocre della lirica latina di quell'età; se la commedia sein Leben und Werden bis zum Episkopat, Bonn e Colonia 1931.
La migliore opera complessiva su P. come letterato resta sempre quella del Voigt, cit.; ma cfr ...
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Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, internamente agitata e discorde, ma di elementare potenza, tale che nemmeno [...] pura contemplazione del poeta. Come storico fu un lirico. E come lirico ebbe sempre bisogno di pezze d'appoggio nella del Mazzini e dell'Emerson, ristampati in tutte le edizioni delle loro opere. In Italia ha dedicato al C. un profilo G. Fornelli, T ...
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È la città più popolosa della provincia di Argolide e Corinzia (νομὸς 'Αργολίδος καὶ Κορινϑίας - Peloponneso), poiché conta 9038 abitanti (9810 col territorio). È posta nel luogo dove sorgeva la città [...] ritorno dalla guerra tenevano presso il fiume Caradro per esaminare l'operato dei generali prima di entrare in città (Tuc., V, sec. VI, era argivo come Telesilla, detta la nona musa lirica. Il vino, oltre ai cavalli, figurava tra i prodotti celebrati ...
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HAYDN, Franz Joseph
Guido Pannain
Musicista, nato il 1° aprile 1732 a Rohrau (villaggio sperduto sulla riva sinistra della Leitha, nella Bassa Austria, non lontano dal confine ungherese), morto a Vienna [...] H. risale al 1759, prima di Eisenstadt. La prima e la seconda serie costituiscono le opere 1 e 2 e rimontano al 1762. Seguono: III serie, op. 3, tra il precedono il momento storico di H.: la lirica del sentimento e della galanteria, vocale e ...
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LESSING, Gotthold Ephraim
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Kamenz in Sassonia il 22 gennaio 1729, morto a Brunswick il 15 febbraio 1781: critico, poeta, moralista, riformatore religioso: massimo [...] in generale, il medesimo spirito che ha dettato anche la raccolta lirica Kleinigkeiten (1751), dove il vino e l'amore offrono lo vita di L.; e "educazione dell'umano genere" tutta la sua opera: dove non ciò che si raggiunge con l'educazione è ciò che ...
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Poeta scozzese, nato il 25 gennaio 1759 ad Alloway presso Bridge of Doon, Ayrshire. Suo padre William era giardiniere, ma nel 1767 tentò di migliorare le sue condizioni affittando una fattoria a Mount [...] di lettere appassionate ma retoricamente pompose, nonché una bella lirica, Had we never loved sae blindly. Nei primi mesi dell'inno ecclesiastico latino. Ma la parte migliore di tutta l'opera sua è l'insieme delle sue canzoni e ballate scozzesi. Di ...
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Nato a Camberwell, Londra, il 7 maggio 1812. Il padre, benestante, impiegato alla banca d'Ingnilterra, era un uomo di non comune, larga cultura, e la madre una donna di raffinata sensibilità e di semplice, [...] la sua creazione più alta nel campo della lirica filosofica: l'argomentazione - dappertutto acuta e sottile e il suo studio del Papa rivela la sua più matura filosofia. L'opera intera pulsa di vivi e drammatici particolari della vita di Roma e di ...
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SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] disinvolta e l'illimitatezza alata dello slancio lirico, né è difficile riconoscere pure in questa taluno potrebbe supporre, dalla Germania del vecchio Goethe (che conclude l'opera della vita intera con l'annunzio del coro finale di Faust: ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...