Importante città della Germania, settima per numero d'abitanti (tra Essen e Breslavia), capoluogo della Sassonia.
La città, posta a 110-120 m. s. m., è sorta nel luogo dove l'Elba, attraversando una fossa [...] e in questa epoca lo sfarzo delle rappresentazioni raggiunse il colmo. Seguì la compagnia lirica di Giuseppe Bustelli, prevalendo nuovamente in repertorio le opere buffe di Piccinni, Galuppi, Guglielmi, Salieri, Anfossi, ecc. Solo nel 1829, quando fu ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] fenomenologia più libera e spregiudicata che discuteva della lirica, del teatro, del romanzo, della novella, Chiesa, e soprattutto all'azione propagandistica di letterati e artisti che operarono al suo servizio. E in senso elitario, in vista della ...
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(IX, p. 378; App. I, p. 469; II, I, p. 697; III, I, p. 435; IV, I, p. 531)
Pesanti ipoteche connesse ai delicati equilibri strategici tra Unione Sovietica, Cina e Stati Uniti in Estremo Oriente condizionano [...] arguire che essa veniva differenziata dalla contemporanea produzione lirica cinese.
Durante il periodo Koryŏ (918-1392), tra lo stile poetico occidentale e la cultura tradizionale coreana. L'opera Hae egesŏ sonyŏn ege (1908, "Dal mare ai ragazzi") ...
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IBSEN, Henrik
Giuseppe GABETTI
Poeta norvegese, nato a Skien il 20 marzo 1828, morto a Cristiania il 23 maggio 1906: considerato nel suo tempo come il più profondo interprete dei conflitti morali e [...] viso!". Sotto la tragedia di Brand e sotto la tragicommedia lirica di Peer Gynt è lo stesso insopprimibile grido dell'anima che precisamente, che I. fece con tutto il resto della sua opera. Si gettò nella mischia, direttamente misurandosi a tu per tu ...
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Tragico ateniese, figlio di Euforione, del demo di Eleusi. Della vita sua, come di quella di ogni altra personalità letteraria del sec. V a. C., sappiamo ben poco di sicuro. L'epigramma funebre, composto [...] da E. qui e già nel Prometeo, le parti liriche tendono di nuovo a estendersi, e si presentano in masse precedente, non si nega in alcun modo che la trilogia sia anche l'opera più alta della sua arte. E. è pensatore e profeta, profeta nel senso ...
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TIRSO de MOLINA
Salvatore Battaglia
. Drammaturgo spagnolo, nato a Madrid nell'ottobre del 1571, morto nel Convento di Soria il 12 marzo 1648. Il suo vero nome è Gabriel Téllez, a cui il poeta preferiva [...] fascino - ch'era peraltro travolgente e si rivelava fertilissimo di opere - e se ne dichiarava discepolo, nonostante li dividesse la loro ciascuna in sé conchiusa con piena ed esauriente autonomia lirica; e invece quelle che gli si possono attribuire ...
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La popolazione danese, secondo le rilevazioni censuarie del 1972, ascende a poco meno di 5 milioni di persone, con una densità media di 115 ab. per km2, e presenta un ritmo d'incremento abbastanza regolare, [...] nazionale.
Così nei più dotati si riscontra un alternarsi dell'opera creativa con traduzioni e saggi e studi di forte impegno ideologico, legato alle vicende mondiali: nei lirici Th. Bjørnvig (nato nel 1918), ultimo erede del decadentismo europeo ...
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STRINDBERG, Johan August
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Stoccolma il 22 gennaio 1849, morto nella stessa città il 14 maggio 1912. Dotato di una vitalità elementare e di un istinto aggressivo [...] un conforto, più che un potenziamento della vita. Nelle stesse liriche - tanto in quelle composte ancora in Svezia (Dikter, 1883) fu proprio in quegli anni che St. compose alcune delle sue opere di più potente e più pura poesia. La poesia, divenuta ...
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. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] e insanabile (anche la loro poesia, egli osservava, è lirica, perciò soggettiva); il secondo, riconoscendo ai semiti il genio Warschau und Duppel (Berlino 1868).
Più significative, le opere che si fondavano sulla teoria delle razze. Abbiamo accennato ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] spirituale: affermatasi a Firenze nei primi anni del Seicento, l'opera si diffonde nel corso del secolo a Roma e a Venezia; e giocosa, un'aria più spesso elegiaca, più raramente buffa, lirica o drammatica, o anche ampliarsi in una scena in cui si ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...