Scrittore, morto a Roma il 5 settembre 1966. Con America amara (1939), Corse al trotto vecchie e nuove (1941), Corse al trotto e altre cose (1952) e Appunti per un periplo dell'Africa (1954), C. ha dato [...] pagina vissuta, miticamente si accorda con la distesa evocazione lirica e col gioco della fantasia, libero ma insieme frenato da un lucido intelletto. D'altra parte tutta la sua opera di questi anni ripropone il classico metro della sua scrittura, ...
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Storico e poeta. Nato di nobile famiglia a Napoli verso il 1507, cominciò nel 1527, confortato dal Sannazaro, a raccogliere i materiali per una storia del regno di Napoli, con l'intento di correggere gli [...] a Napoli nel 1572; l'opera intera, ad Aquila, nel 1581. È un'opera originale, che racconta in modo perspicuo e storico del sec. XVI, Napoli 1899; F. P. Japichino, Il secentismo nella lirica napol. del sec. XVI, Napoli 1903, pp. 33-44; L. E. Kastner, ...
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Nato a Venezia nel 1508, morto ivi nel 1568, fu mediocre, ma fecondissimo poligrafo. Nobiluomo veneziano decaduto, studiò a Padova e passò poi, oppresso dal bisogno, al servizio del Giolito, per il quale [...] 'ultimo libro dei Reali di Francia, sono ancora il meglio dell'opera sua. Ma scrisse anche altri poemi e poi tragedie (Ecuba, preziose, Dell'instituzione delle donne, ecc). Bembista nella lirica, fu avverso all'uso dei metri classici nella poesia ...
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PASTONCHI, Francesco
Scrittore, nato a Riva Ligure il 31 agosto 1877. Pubblicò quindicenne il primo volume di versi. Compiuti gli studî a Torino, passò a Milano dove tenne per qualche tempo la rubrica [...] . È rinomato dicitore e commentatore di poeti, specie di Dante.
L'opera del P. è principalmente poetica, sebbene le sue qualità di narratore, e l'impeto, se non esteriormente, della contemporanea lirica civile dannunziana, dalla quale trae mosse, e a ...
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Autore della più antica grammatichetta provenzale, Donatz proensals, di cui esiste una redazione latina dello stesso autore, Donatus provincialis. L'opera, come rivela il titolo, segue l'Ars minor di Donato [...] medievale, Milano 1910, pp. 329-410; L. Biadene, Las Razos de trobar e il Donatz proensals secondo la lez. del ms. Landau, in Studi di fil. rom., I (1885), p.335 segg.; F. Torraca, Studi su la lirica ital. del Duecento, Bologna 1902, pp. 120-168. ...
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Filologo, morto a Napoli il 24 agosto 1971. Direttore del Grande dizionario della lingua italiana dell'Utet, era passato, nel 1961, dalla cattedra di filologia romanza a quella di letteratura italiana, [...] ai giorni nostri). Allo studio di Dante è dedicata l'opera Esemplarità e antagonismo nel pensiero di Dante, 2 voll. ( linguistiche da Baretti a Manzoni (1965); Formazione e destino della lirica (1967). B. si era occupato di Leopardi in L'ideologia ...
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Nato a Messina il 24 gennaio 1860, è professore di letteratura italiana nell'università di Palermo dal 1898 e senatore del regno dal 1924. Sin dal tempo in cui esercitava con fortuna, nella Roma sommarughiana, [...] , oltre a La poesia siciliana sotto gli Svevi, Catania 1894, e a Le origini della poesia lirica in Italia, Catania 1899 (poi rifusi in opera unica, Palermo 1924), che suscitarono e suscitano consensi e discussioni, cfr.: Nuove ricerche su la vita ...
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Musicista, nacque a Parma il 15 maggio 1841, morì a Torino il 21 febbraio 1919. Studiò al conservatorio di Parma. Fu valente direttore d'orchestra in concerti e in stagioni d'opera - ne diresse 46 - al [...] al 1916 fu direttore del liceo musicale di Torino. Compose le opere Giulia da Gazzuolo (1869), Il matrimonio civile, un atto ( stella delle Alpi (Savona 1871), Jella (Piacenza 1881), la scena lirica Venedig in Wien (Vienna 1899) e, in un'epoca in cui ...
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MONTEMEZZI, Italo
Compositore, nato a Vigasio (Verona) il 31 maggio 1875. Indirizzato all'ingegneria, seguì poi, nel conservatorio di Milano, i corsi di M. Saladino e di V. Ferroni e vi si diplomò nel [...] 1900.
Dopo lavori giovanili (una scena lirica tratta dal Cantico dei Cantici, e un'opera, Bianco, vincitrice d'un concorso del Conservatorio) il M. diede un'opera, Giovanni Gallurese (rappr. a Torino, 1905) che gli attirò l'attenzione dei competenti ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] qualche nota più volte ripetuta e in qualche timido slancio lirico. Ma l'assenza d'un gusto comunque educato e e alla nomina di luogotenente del re nella Nuova Spagna; lo stesso Cortés opera per sé più che per la monarchia di Spagna, tanto che, in ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...