Cantante (Monticelli d'Ongina, Piacenza, 1755 - Bologna 1806). Soprano drammatico, celeberrima ai suoi tempi in tutta Europa per la perfezione della voce e della tecnica. Esordì a Parigi nel 1776 all'Opéra-Bouffe, [...] acquistando subito notorietà; boicottata dalle altre primedonne della compagnia, nonostante la protezione della regina Maria Antonietta, nel 1779 si trasferì a Londra, dove conobbe il danzatore veneziano ...
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Musicista (Torremaggiore, Foggia, 1598 circa - Roma 1653); studiò a Napoli con J. de Macque. Fu dal 1620 al servizio di Marcantonio Borghese a Roma, poi (dal 1641) presso il card. Antonio Barberini, componendo [...] barberiniano. Nel 1646 fu chiamato da Mazzarino a Parigi dove gli fu commissionata un'opera per il Palais-Royal, che fu l' musiche chiesastiche e all'oratorio Giuseppe riconosciuto, quanto alle opere teatrali (Il Palazzo d'Atlante, libretto di G. ...
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Nome d'arte della ballerina, attrice e cantante francese Renée Jeanmaire (Parigi 1924 - Ginevra 2020). Interprete di grande versatilità e dallo stile personalissimo, dotata di solida tecnica accademica [...] (ha studiato alla scuola di ballo dell'Opéra di Parigi, teatro in cui debuttò a 15 anni), rappresenta uno dei massimi esempi di longevità artistica nel mondo della danza e dello spettacolo in generale. Dai primi successi come interprete di balletti ...
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Baritono italiano (Roma 1929 - ivi 1990). Dotato di una voce duttile e di bel timbro, morbida nell’emissione, con uso delle mezze voci tipico della tradizione della scuola vocale romana di Battistini [...] . Dal Giappone all’America, dalla Gran Bretagna, all’Opera di Parigi alla Scala di Milano, al Liceo di Barcellona e per vent’anni al Teatro dell’Opera di Roma, è stato ammirato protagonista di opere di Puccini (Madama Butterfly, Tosca, La Bohème ...
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- Direttore d’orchestra statunitense (n. New York 1950). La sua carriera inizia subito dopo gli studi alla Juilliard School di New York e l’assegnazione del premio dell’American National Orchestral Association. [...] dell’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, della Gürzenich Orchester di Colonia e dell’Orchestra dell’Opera Nazionale di Parigi. Dal 2007 è direttore musicale dell’Opera di Los Angeles. Noto per le sue interpretazioni wagneriane, si è anche distinto ...
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Violetta Valéry Personaggio dell'opera lirica La Traviata (1853) di G. Verdi. Ripresa dalla Marguerite Gautier La Dame aux camélias di A. Dumas fils, è un donna che vive a Parigi nel lusso godendosi [...] la vita, che sa essere breve a causa di una grave malattia, e rifiutando legami stabili fino a quando non incontra l'amore vero in Alfredo Germont. Con lui, lontano dalla mondanità parigina, vive momenti ...
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Musicologo e scrittore di origine polacca (Kalusz 1862 - Parigi 1917). Stabilitosi a Parigi, fondò (1884) la Revue wagnérienne e collaborò a giornali e riviste come critico musicale, critico letterario [...] l'enfance à la pleine maturité 1756-1777, scritta in collaborazione con Georges de Saint-Foix, che completò l'opera con tre successivi volumi. Scrisse anche un romanzo, Valbert (1893), saggi critici sull'arte, sulle sue esperienze intellettuali: Les ...
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Benjamin ⟨bèngëmin⟩, George. ᅳ Compositore inglese (n. Londra 1960). Ha studiato pianoforte, composizione e direzione d'orchestra in Inghilterra e successivamente a Parigi è stato allievo di O. Messiaen. [...] (1990); Sudden time (1989-93); Three inventions for chamber orchestra (1993-95); Jubilation (1995); Dance figures (2004); l'opera Into the little hill (2006); Piano concerto (2008). Nel 2019 il compositore è stato insignito dalla Biennale di Venezia ...
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Musicista francese (Parigi 1857 - ivi 1934). Studiò al conservatorio di Parigi con A. Franchomme, M.-G.-A. Savard e J. Massenet. Compose dapprima musica corale, sinfonica e da camera, ma ben presto si [...] volse al teatro. Quivi esordì nel 1887 con l'opera Kérim, cui seguirono molte altre, composte su libretti tratti da bozzetti di É. Zola (Le Rêve, 1891; L'attaque au moulin, 1893; Messidor, 1897; L'Ouragan, 1901; L'enfant-roi, 1905; Naïs Micoulin, ...
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Famiglia di musicisti di origine piemontese, operosi nel sec. 18º in Francia e a Torino. Si ricordano: Alessandro, attivo a Parigi come violoncellista intorno al 1735, buon compositore di sonate per il [...] Parigi nel 1732, musico di camera del re (1745) e autore di due raccolte di sonate per violoncello (1767, 1773); il fratello di lui Giuseppe (n. Torino 1714), violinista, anch'egli musico di camera del re (dal 1756) e membro dell'orchestra dell'Opéra ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...