GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] nella querelle circa il problema della paternità dell'opera filmica affermando da subito il diritto del direttore G. fu sotto contratto con la casa di produzione Osso, a Parigi; recatosi poi a Londra realizzò le versioni inglesi di alcuni dei suoi ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] di grande e profonda complessità. La sua personalità e la sua opera, che hanno segnato più di cinquant'anni di storia del cinema, di Fred Karno, con la quale nel 1910 si esibì a Parigi e negli Stati Uniti, dove sarebbe nuovamente tornato nel 1912. La ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] A. Leroi-Gourhan (1911-1986) ha dedicato una parte della sua opera Le geste et la parole (1964-65) ai comportamenti estetici (in (1898-1956) per conto del Museé de l'Homme di Parigi negli anni Trenta del Novecento ‒ aveva l'obiettivo di raccogliere ...
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cartoni animati
Gianni Rondolino
Tecnica cinematografica e forma d'arte: uno spettacolo per tutti
I cartoni animati propongono storie e personaggi che divertono i bambini, ma a volte anche gli adulti, [...] animato, ma di un film di pupazzi animati, non di un'opera bidimensionale, ma tridimensionale: ma è pur sempre cinema d'animazione.
Ciò in movimento inventato dai fratelli Lumière e presentato a Parigi nel 1895), aveva conquistato un suo pubblico e ...
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Palestinese, cinema
Sergio Di Giorgi
Dopo i primi cortometraggi realizzati in maniera pionieristica tra il 1935 e l'inizio degli anni Quaranta dall'operatore Ibrahim Hasan Sarhan ‒ fondatore peraltro [...] si è affermata una nuova leva di filmmakers, le cui opere sono state presentate nei circuiti internazionali e poi nell'importante vetrina di c. p. dall'Institut du monde arabe di Parigi, nell'ambito della sesta edizione della Biennale des cinémas ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] lettere classiche all'École normale supérieure di Parigi, fu ricercatore presso il CNRS (Centre National , un equivalente del codice-lingua): è impossibile, osserva in quest'opera M., trattare l'insieme dei film come se questi fossero i diversi ...
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Les contes des quatre saisons
Stefano Todini
Conte de printemps (Francia 1989, 1990, Racconto di primavera, colore, 112m); regia: Eric Rohmer; produzione: Margaret Ménégoz per Les Films du Losange; [...] definitivamente la relazione con Maxence, Félicie torna a Parigi e si confida con Loïc. I due ricominciano à Magali, in "Cahiers du cinéma", n. 528, octobre 1998.
A. Piccardi, L'opera e i giorni, in "Cineforum", n. 378, ottobre 1998.
N. Herpe, L'image ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] del manifesto cinematografico
di Mario Verdone
Nella Parigi di fine Ottocento possono essere rintracciati i giorni di Pompei (1926) di Amleto Palermi e Carmine Gallone furono opera di Duilio Cambellotti, mentre Enrico Prampolini firmò Thaïs (1917) di ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] che portano il titolo Qu'est-ce que le cinéma?, editi a Parigi dalle Éditions du Cerf tra il 1958 e il 1962 (e di cui cinéma de l'occupation et de la Résistance, che raccoglie, per opera di Truffaut e Janine Bazin, un'ampia selezione di scritti del ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] sinistra, B. già era abituato a spostarsi tra Vienna, Parigi e Budapest, manifestando così il suo nomadismo e lo spessore ora lo sviluppo del neonato" (p. 11). In questa sua opera, egli vuole proprio stabilire in progress le regole e la sintassi nuova ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...