Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] metà del Novecento erano il poema sinfonico, l'opera (con particolare riferimento alla concezione wagneriana del fatto) di Pierre Prévert, Quatorze juillet (1932; Per le vie di Parigi) di René Clair, Zéro de conduite (1934; Zero in condotta) e ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] melodrammatiche in A woman of Paris (1923; La donna di Parigi) e City lights (1931; Luci della città). Quest'ultimo m. per eccellenza. Più sfaccettato di Sirk, Minnelli ha operato una sintesi dei toni e delle forme cinematografiche nell'ottica del ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] e. ha costituito l'occasione per riunire in un'unica opera differenti sguardi di autore, diverse cifre registiche intorno a Eric Rohmer, Jean Rouch, che offre una visione collettiva di Parigi legata alle atmosfere della Nouvelle vague (e di cui nel ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] utilizzano luoghi reali invece di set ricostruiti, oppure attori non professionisti, come nel corso delle opere realizzate dai registi della Nouvelle vague. La splendida Parigi di Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) di François Truffaut o di À ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] sezioni del museo, una politica di 'esposizione' delle opere cinematografiche; le proiezioni si tenevano al nr. 485 di occupare la ribalta del dibattito culturale, il 17 giugno 1938, a Parigi, il MOMA, la Film Library, la Cinémathèque française e il ...
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Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] girato a Zagabria, Monaco, Roma e nella Gare d'Orsay di Parigi, esalta la poetica frammentaria di Othello. Il romanzo di F. film della trilogia dedicata a Shakespeare, dalla cui opera il regista estrapola reinventandolo il personaggio di Falstaff ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] unica poetica ufficiale. Tra il 1926 e il 1932 fu ripetutamente all'estero: a Berlino, a Parigi e a Londra. Nel 1930 partì per gli Stati Uniti, con l'operatore Eduard K. Tissé, in seguito alla stipula di un contratto con la Paramount. Dopo alcuni ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] che furono esposte nel 1917 in una mostra a Parigi in occasione della quale Apollinaire scrisse: "Fuori un posto di rilievo occupa Walter Ruttmann, che, negli stessi anni in cui operarono Eggeling e Richter, compose i suoi primi film, Opus I, Opus II ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] , l'American Laboratory Theatre, in cui svolsero un'attiva opera di divulgazione delle teorie del loro maestro. Ne furono allievi quest'ultimo vi furono anche vari incontri: della Adler a Parigi nel 1934, di Strasberg a Mosca nello stesso anno, e ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] -autore, sebbene molti suoi film siano tratti da opere preesistenti; anche per questo, forse, è stato padrone di casa o L'angelo del focolare), D. venne chiamato a Parigi dalla Société générale de films, per la quale realizzò La passion de Jeanne ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...