Regista francese (n. Parigi 1951). Di precoce impegno politico, partecipa alla rivolta studentesca del Sessantotto. Svolge il suo apprendistato cinematografico prima come assistente operatore, poi come [...] ), film-documentario sui disordini del Sessantotto parigino, ottiene la Camera d’oro al Festival di Cannes, il César come migliore opera prima e una nomination agli Oscar; in seguito la sua produzione si attesterà come fenomeno di nicchia. Negli anni ...
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– Pseudonimo con cui è noto il regista, coreografo e maestro di equitazione francese Clément Marty (n. Courbevoie 1957). Artista policentrico e innovativo sperimentatore di tecniche espressive che coniugano [...] théâtre équestre Zingaro, che ha debuttato nello spazio circense di Aubervilliers (Parigi) con lo spettacolo Cabaret équestre (1984-90), cui hanno fatto seguito tra gli altri Opéra équestre (1991-93), Chimère (1994-96), Éclipse (1997-1999), Triptyk ...
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Regista cinematografico polacco (Kwilcz, Gorzów, 1923 - Parigi 2006). Impiegando la sua vasta esperienza di grafico, produsse una serie di opere sperimentali e di animazione che rappresentano forse il [...] et M.me Kabal (1967). Nel 1968 con Goto, l'île de l'amour realizzò il suo film migliore, condensando in una sola opera i temi a lui più cari e i modi espressivi più originali. Altri film: Blanche (1971), Contes immoraux (1973), Dzieje grzechu (Storia ...
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Pseudonimo della ballerina e attrice francese Nelly Guillerm (Pont-l'Abbé 1931 - Bloomington, Indiana, 2016). Allieva a Parigi di C. Zambelli, nel 1945 entrò a far parte dei Ballets des Champs-Elysées. [...] (1958-77). Interprete raffinata e sensibile, tecnicamente ineccepibile, ha assunto la carica di direttrice artistica del Balletto del'Opéra di Parigi (1977-80) e del Boston Ballet (dal 1983); dal 1996 ha insegnato alla Indiana University Bloomington. ...
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Regista cinematografico francese (Basilea 1900 - Parigi 1973); esordì col documentario Voyage au Congo (1927, in collab. con André Gide); passato al film a soggetto, diresse fra l'altro: Le Lac-aux-dames [...] Les beaux jours (Il sentiero della felicità, 1935), Orage (Delirio, 1937), Entrée des artistes (Ragazze folli, 1938), la sua opera più importante. In seguito diresse film in Austria, Gran Bretagna, Italia, Canada; nel 1955 con Futures vedettes e nel ...
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Attore cinematografico (Parigi 1893 - ivi 1979); controfigura in scene acrobatiche, fu valorizzato da R. Clair che lo volle protagonista di Le voyage imaginaire (1925); Un chapeau de paille d'Italie (1927) [...] toits de Paris (1930), che gli diede grande notorietà. Dei moltissimi film successivi si ricordano: Die Dreigroschenoper - L'opéra de quat'sous (1931); Jenny (1936); Les frères Bouquinquant (1948). Negli anni Sessanta fu organizzatore di spettacoli ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] the town (Un giorno a New York, 1949) hanno operato una rivoluzione, mescolando sequenze ballettistiche, riprese dal vero e per sette fratelli, 1954) e Funny face (Cenerentola a Parigi, 1957).
Nell'ultimo ventennio è avvenuto un cambiamento radicale: ...
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TATI, Jacques
Lorenzo Quaglietti
(App. III, II, p. 900)
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, morto a Saint-Germain-en-Laye il 5 novembre 1982.
Dopo Mon oncle (1957) T. scrisse, [...] di Tati. Un risveglio d'interesse nei confronti della sua opera si ebbe tuttavia nel 1994, grazie alla nuova edizione di (febbraio 1954) e 34 (aprile 1954); J.-A. Cauliez, Jacques Tati, Parigi 1962; AA.VV., in Cahiers du cinéma, 199 (marzo 1968); R. ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] di G. Scabia e di C. Bene, prendono consistenza altri gruppi per opera di G. Vasilicò, di G. Nanni, di M. Ricci. Quest'ultimo vois de la création théâtrale (a cura di D. Bablet e J. Jacquot), Parigi 1970-75; E. B. Burdick, P. C. Hansen, B. Zanger, ...
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ROHMER, Eric
Lorenzo Quaglietti
(pseud. di Schérer, Jean-Marie Maurice)
Regista francese di cinema e televisione, nato a Tulle (Corrèze) il 21 marzo 1920. Laureatosi in letteratura francese, si è dedicato [...] avvertibili gli elementi distintivi di tutta la sua opera, dall'esilità e linearità dell'intreccio all' ); M. Mancini, Eric Rohmer, Firenze 1982; AA.VV., La pelle e l'anima, a cura di G. Grignaffini, ivi 1984; J. Magny, Eric Rohmer, Parigi 1986. ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...