Nacque a Caracas (Venezuela) il 20 novembre 1781; morì a Santiago del Chile il 15 ottobre 1865. Fino al 1810 visse in patria occupato nello studio dei classici latini e spagnoli; per alcun tempo si dedicò [...] onestà e il senso della realtà. Come pensatore mosse guerra alla metafisica "per sistematica prevenzione contro le chimere ontologiche" nonché per il naturale suo temperamento e per l'evidente influsso esercitato su di lui dal pensiero inglese: nella ...
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Ermetismo
LLuciano Anceschi
di Luciano Anceschi
Ermetismo
sommario: 1. Ermetismo: fortuna del nome. 2. L'ermetismo come categoria. 3. Problemi. 4. Metodo. 5. Premesse all'ermetismo. 6. Ungaretti. 7. [...] . Così, se si discutevano le identificazioni logiche e astratte dell'idealismo, si misero in dubbio anche quelle mistiche ed ontologiche di certi revival filosofici, e, in genere, gli assolutismi e i fideismi (ovviamente, anche quelli ‛ermetici'). Fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heidegger ha lasciato il suo segno indelebile su tutto il pensiero contemporaneo ponendo [...] , o anche il più vicino di tutto, ma noi stessi siamo rispettivamente l’Esserci. Nonostante ciò, o proprio per ciò, esso è ontologicamente ciò che vi è di più lontano da noi. Certo, rientra nel suo essere più proprio di avere una comprensione di tale ...
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Basi di conoscenze e banche dati lessicali
Tullio De Mauro
Le relazioni tra conoscenza e parola, tra cognizioni e lessici delle diverse lingue sono state e, giova dir subito, restano tuttora materia [...] lessicologica e testuale e quelle tecniche di rappresentazione delle conoscenze di oggetti ed eventi che vanno sotto il nome di ontologie.
Dal lessico ai dizionari e alle basi di dati lessicali
Il lessico di ogni lingua ha un insieme indefinito di ...
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oggetto
Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato. In questo senso, la [...] o. è stata fornita, nell’ambito del pensiero novecentesco, da Meinong. L’o. è qui colto a un livello piuttosto ontologico che gnoseologico, essendo indifferente, rispetto a una classificazione degli o., l’esistenza reale degli stessi: si distingue in ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] quello del «venire in presenza» e al suo modo di darsi (Gegebenheits;weise), diverso a seconda delle diverse zone ontologiche, si fa corrispondere un tipo diverso di conoscenza.
Una ripresa di teorie kantiane è invece la posizione della scuola di ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] tipo, che non tengono in conto l'agire umano, sono poco significative o comunque incomplete. Ma ciò coglie solo il piano ontologico dei presupposti o degli assunti di base, e questo si rivela spesso insufficiente a indurre i seguaci di tali teorie ad ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il tema della concordia universalis è molto caro a Pico, ed è in correlazione a tale [...] per sé, un assoluto-subsistens-transcendens che, partecipato dall’ente, lo fonda e lo trascende. Queste riflessioni ontologiche hanno immediati riscontri di natura teologica.
Precisando quanto aveva già sostenuto in opere precedenti (la trascendenza ...
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FINELLA (Finelli), Filippo
Antonella Pagano
Nacque a Napoli nel 1584, come si deduce dalla didascalia del suo ritratto presente in alcune sue opere, datato 1632, e in cui gli è attribuita l'età di quarantotto [...] terapeutico. Con il termine sale la tradizione paracelsiana indicava non un elemento ma un "principio" dotato di proprietà ontologiche prima che chimiche: i sali, peraltro, erano considerati ora umori concreti, ora acqua condensata o coagulata, ora ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] , in Celebrazioni sicil., I, Urbino 1940, pp. 85-117; S. Scimè, Indagini sul Pensiero del Risorgimento. Il trionfo dell'ontologismo in Sicilia, Mazara 1949, pp. 40-42; P. Alatri, Lotte politiche in Sicilia sotto.il governo della Destra, Torino 1954 ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...