GARZILLI, Niccolò
Maria Michela Marzano Parisoli
Nacque a Napoli il 4 nov. 1830 da Giuseppe, ufficiale di intendenza militare, e da Giulia Belsito, palermitana. A quattro anni si trasferì con la famiglia [...] alla scienza del diritto naturale; aveva solo diciassette anni quando pubblicò il Saggio filosofico sulle attinenze ontologiche della forma ideale coi più rilevanti problemi della filosofia secondo Gioberti (Palermo 1847), destando secondo V ...
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(O.P., al secolo Józef)
Storico della logica e della filosofia polacco, nato a Czuszów il 30 agosto 1902. Allievo di K. Twardoski, domenicano dal 1927, si è laureato a Lwów nel 1932 con una tesi su Die [...] della filosofia moderna e contemporanea all'università di Friburgo (Svizzera).
Dagli originari interessi per le questioni ontologiche e per il problema della causalità (soprattutto nel pensiero neoscolastico), interessi che dovevano confluire nelle ...
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Stallo, John Bernard
Filosofo della scienza e giurista tedesco, naturalizzato statunitense (Sierhausen, Oldenburg, 1823 - Firenze 1900). Si trasferì nel 1847 a Cincinnati, dove rimase fino al 1885, con [...] concepts and theories of modern physics (1882), contributo epistemologico originale in cui l’analisi delle assunzioni ontologiche implicite nelle concezioni fisiche del suo tempo permetteva un’efficace individuazione di quelle difficoltà teoriche che ...
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decadènza Nella divisione retorico-scolastica della letteratura latina, periodo della d. (e quindi scrittori, poeti, lingua della d., ecc.), quello compreso all'incirca fra il 3° e il 4° sec. d. C. In [...] giuridici estintivi o preclusivi nei riguardi della situazione preesistente. Parte della dottrina esclude l'esistenza di differenze ontologiche tra i due istituti, mentre, secondo altri autori, funzione specifica della d. sarebbe quella di limitare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] intero (L. Pareyson, Esistenza e persona, 20027, pp. 87-89). Ma c’è di più, ed è il fatto che l’ontologia inaugurata dall’esistenzialismo, in quanto fondata sul rapporto tra il singolo storicamente situato e l’essere verso cui egli si trascende, non ...
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Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] polacca, così come la sua teoria generale degli oggetti di pensiero, cui si richiamano, per varî aspetti, le teorizzazioni ontologiche dei suoi discepoli T. Kotarbiński e S. Leśniewski. Furono tra l'altro suoi allievi anche J. Łukasiewicz e K ...
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Rorty, Richard
Rorty, Richard. − Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007), formatosi nella tradizione analitica (The linguistic turn, 1967), ha approfodito il confronto con le filosofie di Heidegger, [...] che ha attribuito alla poesia come matrice generatrice di metafore vive (live metaphors). La verità non ha implicazioni ontologiche ed epistemiche, ma è una strategia pragmatica sullo sfondo di valori socialmente condivisi intesa nei termini di una ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] al di sopra dell’essere. In tale prospettiva Plotino e Proclo connotano l’u. appunto per la sua anteriorità rispetto al piano ontologico. In Plotino ciò origina la triplice scansione delineata nelle Enneadi (➔) (V, I, 8) in cui al vertice è posto l’u ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] natura di Dio e della sua azione sul mondo, sia che questi due ultimi problemi vengano considerati come mere proiezioni ontologiche dell’unico problema reale, che è quello della vita morale.
Religione
Il problema del m. si pone nella storia delle ...
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Vaisesika
Vaiśesika
Tradizione filosofica indiana fondata sui Vaiśeṣikasūtra (probabilmente precedenti al 1° sec. d.C.) attribuiti al saggio Kaṇāda. Il più antico trattato successivo pervenuto è quello [...] al Nyāya (➔), del quale tende ad assorbire i dettami epistemologici e al quale trasmette idee metafisiche e ontologiche. La principale preoccupazione del V., infatti, è l’indagine del mondo alla ricerca delle categorie (padārtha) (➔ prameya ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...