Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] con il mondo, sua conoscibilità. Rispetto al primo, dal punto di vista del pensiero razionale, D. può essere concepito ontologicamente come principio supremo della realtà (e quindi o come puro essere o come causa trascendente del mondo o come causa ...
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La volta emisferica che sembra limitare verso l’alto la nostra visione e la cui base circolare sembra posare sull’orizzonte.
Astronomia e geofisica
La volta celeste appare emisferica, ma alquanto appiattita [...] diffusa nello spazio interplanetario (luce zodiacale), quella emessa dai gas atmosferici.
Religione
Il c., sia concepito come ontologicamente del tutto diverso dall’ordine terrestre sia inteso come intimamente e solidamente legato a quest’ultimo, è ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] . Nel suo schema fondamentale l'arte di L. vuole stabilire elementi semplici e primi (non solo logicamente, ma ontologicamente: la logica lulliana coincide con la metafisica in quanto vuole attingere la struttura stessa del reale) raffigurati in ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , individuato nella diversità delle rispettive posizioni in confronto del fatto religioso, che per i fenomenologi costituisce una realtà ontologicamente a sé, un modo di essere dello spirito, del pensiero pensante, dell'intuizione o della ragione, in ...
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Religione
Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. [...] di un ‛fenomeno naturale' (la vita - o l'anima - che lascia il corpo) ma anche di un mutamento nello status sia ontologico che sociale. Il defunto deve passare attraverso determinate prove che riguardano il suo destino nell'al di là, ma deve anche ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] un analogante, e in cima alla piramide delle analogie sarà logico porre l'analogante massimo, Dio. Le analogie simboliche sono ontologiche, e la coppia rosso-rivoluzione ne è un esempio, perché il rosso è una luce schermata da un velo fosco, dunque ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] Caesarea und der Mittelplatonismus, in Theologie und Philosophie, 42 (1967), pp. 341-358; Id., Zur Rezeption der platonischen Ontologie bei Eusebios von Kaisareia, Areios und Athanasios, in Theologie und Philosophie, 53 (1978), pp. 321-352. Per una ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] degli individui. M. Eliade, esponente di punta della corrente fenomenologica, ritiene l’essenza del sacro ontologicamente forte e soggiacente a ogni esperienza autenticamente religiosa.
Si sovrappone alla considerazione sociologica quella simbolista ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] la retorica come un procedimento dimostrativo di una tesi, il C. distingue tra un momento della dimostrazione che è ontologicamente dato, dunque imprescindibile, ed uno che è invece affidato alla creatività del "dicitore": sono date le cause dell ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] esegesi dei versetti che denunciano l’esistenza di rapporti ineguali tra uomo e donna, tra libero e schiavo, nel mondo ontologicamente imperfetto che è il nostro, a fronte di una sostanziale e inevitabile parità di statuto nei riguardi dell’assoluta ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...