Filosofo francese (El Biar, Algeri, 1930 - Parigi 2004). Di formazione fenomenologica, studioso di Nietzsche, Heidegger e Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. fu uno dei protagonisti [...] nel dibattito sul postmoderno e sul decostruzionismo. La sua riflessione, sviluppando il problema heideggeriano della "differenza ontologica", ha proposto una critica radicale della metafisica e del postulato di una gerarchia fondante di significati ...
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Cotta, Sergio. - Filosofo italiano del diritto (Firenze 1920 – ivi 2007). Esponente di area cattolica della filosofia del diritto, vicino alla filosofia dell'esperienza di G. Capograssi, all'esistenzialismo [...] ha sviluppato in tale orizzonte una propria concezione del diritto, di cui ha scorto il fondamento nella struttura ontologica dell'uomo ('ontofenomenologia' del diritto). Prof. nelle univ. di Perugia (1956), Trieste (1960), Firenze (1964) e Roma ''La ...
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territorializzazione
territorializzazióne s. f. – Concetto geografico che ha assunto un ruolo centrale nelle moderne scienze del territorio, trovando ampia diffusione nelle scienze umane. Introdotto [...] difficilmente rimuovono gli apporti che si sono stratificati precedentemente. Il concetto di t., anche per il suo cospicuo contenuto ontologico, ha avuto significativi sviluppi filosofici, per esempio da parte di G. Deleuze e F. Guattari in Qu’est-ce ...
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Personalismo
Jean-Marie Domenach
di Jean-Marie Domenach
Personalismo
sommario: 1. Origine e significati. 2. Mounier ed ‟Esprit". 3. Una crisi di civiltà. 4. Oltre il marxismo. 5. La rivolta della povertà. [...] in Francia con la pubblicazione, nel 1903, di un libro intitolato Le personnalisme con il quale intendeva sottolineare la realtà ontologica e giuridica di un Io ideale, la persona, che si libera dall'Io empirico condizionato dalla natura e dalla ...
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xu
Termine cinese solitamente tradotto come «vuoto», «vacuo», «vacuità» e spesso usato nella stessa accezione di wu («non essere») e kong («vacuo o vacuità»), sebbene quest’ultimo sia più ricorrente [...] buddista per significare l’assenza di ogni carattere specifico. Vi è un vuoto o una vacuità in sé e per sé, ontologica, come affermato nel Daode jing (➔) e nello Zhuangzi (➔). Tutto diviene, esiste e si afferma in forza dell’altro: nulla esiste in ...
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Mediance
médiance <mediã's> s. f. fr. – Neologismo creato e introdotto dal geografo Augustin Berque tra la fine del 20à el'inizio del 21° sec. per definire il senso di un milieu, inteso come la [...] individuo o una società con un determinato ambiente), che esprime, dal punto di vista di ogni singolo, la struttura ontologica dell’esistenza umana. La nozione di m. trova ispirazione nel concetto di fûdosei, definito dal giapponese Watsuji Tetsurô ...
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Bioetica
Principio-guida dell’azione morale, che include diversi significati: autodeterminazione, autodecisione, diritto alla libertà e alla riservatezza. Tematizzato in particolare nell’ambito della teoria [...] pertanto, va rispettata sempre sul presupposto del riguardo per la vita umana (condizione di sussistenza di ogni principio ontologico).
Diritto
Diritto privato
L’a. privata costituisce un concetto fondamentale del diritto: in generale, è il potere ...
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vero
Alessandro Niccoll
Ha numerose occorrenze, e copre un campo semantico assai vasto, contrapponendosi spesso a ‛ falso '. È adoperato più frequentemente come attributo che non come predicato; compare [...] avverbiali.
1. Come aggettivo, nel suo significato più generale, indica che qualcosa " è in realtà quello che la sua struttura ontologica, definita dalla propria essenza, importa ". La definizione di Dio quale alta luce che da sé è vera (Pd XXXIII 54 ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] cinema di carne e sangue (o meglio, spesso, dei loro surrogati). Scriveva Antonin Artaud, consapevole di affrontare aspetti attinenti all'ontologia stessa del cinema: "C'è nel cinema tutta una parte di imprevisto e di mistero che non si trova nelle ...
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Filosofo (Trani 1910 - Roma 1988), prof. di filosofia teoretica nelle univ. di Bari (1951-58) e di Napoli (dal 1959); fondatore e direttore delle riviste Noesis (1946-47) e Rassegna di scienze filosofiche [...] 1957; L'estetica dell'idealismo, 1942, 2a ed. 1950) pervenne a una concezione affermante, da una parte, la realtà ontologica dell'uomo e, dall'altra, quella dei valori, i quali, anche se originariamente radicati nell'"essere", assumono, nel processo ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...