Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] la ‘cosa in sé’, pur ammettendone l’esistenza. J.S. Mill tentò di risolvere il problema principale del fenomenismo ontologico (quello della permanenza delle cose in assenza di una loro percezione) dichiarando che la realtà è un insieme di possibilità ...
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TELESIO, Bernardino
Guido Calogero
Naturalista e filosofo, nato a Cosenza nel 1509, ivi morto ai primi d'ottobre del 1588. Primogenito di sette figli (un fratello, Valerio, fu barone di Castelfranco [...] secondo "principî insidenti in essa medesima, ad essa proprî", e non estranei, per la loro trascendenza, al suo ambito ontologico. Tali sono, dal punto di vista della critica del T., i principî che sostanzialmente determinano la realtà e il divenire ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] cinema di carne e sangue (o meglio, spesso, dei loro surrogati). Scriveva Antonin Artaud, consapevole di affrontare aspetti attinenti all'ontologia stessa del cinema: "C'è nel cinema tutta una parte di imprevisto e di mistero che non si trova nelle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Numerosi sono stati i campi di attività del filosofo inglese Bertrand Russell: dalla logica [...] in filosofia, consistente nella scomposizione dei complessi negli elementi costituenti. Premessa di tale metodo è naturalmente un pluralismo ontologico a cui Russell non venne mai meno dopo il rifiuto dell’idealismo.
A partire dal 1919 le posizioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro di Afrodisia e il commento come genere filosofico
Maddalena Bonelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alessandro di Afrodisia, [...] Gamma, di configurarla e pensarla come tale, rappresentano un contributo sicuramente originale a quella che si chiamerà “ontologia”, non solo nei suoi sviluppi antichi, ma anche in quelli moderni e contemporanei.
I commentatori platonici
Alessandro ...
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UNTERSTEINER, Mario
Alice Bonandini
– Nacque a Rovereto (Trento), allora parte dell’Impero austroungarico, il 2 agosto 1899, figlio unico di Amerigo, medico, e di Maria Filagrana.
Alla morte del padre, [...] ricerca filosofica fu, in primo luogo, ricostruzione e comprensione del testo, come ben dimostra l’interpretazione dell’ontologia parmenidea, basata su precise scelte ecdotiche; una ‘filologia filosofica’ che divenne anche strategia didattica: non a ...
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PREPOSITINO da Cremona
Maurizio Ulturale
PREPOSITINO (Praepositinus, Prepositivus) da Cremona. – Nacque probabilmente tra il 1140 e il 1150 circa, secondo un riferimento implicito fornito da una lettera [...] dalle regulae dei maestri parigini di fine XII secolo, si pose come valida alternativa alle contraddizioni pericolosamente spalancate dall’ontologia porretana.
La sua principale opera, composta tra il 1190 e il 1194, è la Summa Theologica – di ampia ...
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PAOLO, della Pergola
Dino Buzzetti
– Fu il più famoso esponente di una famiglia marchigiana di insegnanti (Lepori, pp. 541 s.) e nacque a Pergola, nelle Marche, nell’ultimo ventennio del Trecento.
Il [...] tempo (M.A. Brown, p. viii). Come il suo maestro, la trattazione del pergolese sviluppa una logica «priva di ontologia» (Lahey, p. 481) che si sforza di «omettere» ogni questione che non riguardi la dimensione meramente «sintattica» del linguaggio ...
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MORETTI-COSTANZI, Teodorico
Fabio Milana
MORETTI-COSTANZI, Teodorico. – Nacque il 25 aprile 1912 a Pozzuolo, in comune di Castiglione del Lago (Perugia), secondogenito di Pierleone e di Emilia Costanzi; [...] cura di E. Mirri, Bologna 1976; M. Uderzo, La filosofia di T. M.-C., Verona 1977; S. Buscaroli, Introduzione all’ontologismo critico-ascetico, Brescia 1979; T. Manferdini, M.-C., T., in Enciclopedia filosofica, Gallarate-Firenze 1967, coll. 815 s.; P ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] documentario inaugurando il primo vero tentativo di cinematografia non recitata.
La dimensione politica si radica nella stessa ontologia dell'immagine presupposta dal Kinoglaz, in quanto immagine che dispiega la sua autentica essenza solo offrendosi ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...