crack
Polvere di cocaina non salificata in forma glicosidica che, commista a tabacco, è fumata come droga. Il nome onomatopeico, coniato negli USA e poi dovunque adottato, fa riferimento ai crepitii [...] provocati dai cristalli dell’alcaloide sotto l’azione del calore: essi fondono già a 98°C e vaporizzano alle elevate temperature indotte dalla combustione del tabacco. La rapida diffusione della cocaina ...
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cliccare
v. tr. e intr. – In informatica, l’atto di esercitare una pressione sul mouse per impartire un comando. Il termine, onomatopeico, ha la sua radice nel verbo inglese to click. A seconda dei tipi [...] di mouse (a uno o due tasti), si possono impartire diversi comandi, per es. cliccando una o due volte oppure cliccando con il solo tasto destro – che apre in genere un menu differente –, infine tenendo ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] che sempre dicono buffe". Il vocabolo è certamente onomatopeico, dall'atto di gonfiar le gote, ricevervi degli schiaffi (Ducange) e trarne suoni ridicoli. Altre etimologie proposte sono assai meno convincenti.
I buffoni, cioè coloro che avevano l' ...
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roco
Maurizio Dardano
Col significato di " non chiaro ", " non limpido ", e riferito a un'emissione vocale, appare una sola volta, in Pg V 27 Quando s'accorser ch'i' non dava loco / per lo mio corpo [...] raggi, / mutar lor canto in un " oh! " lungo e roco, dove la studiata collocazione e ripresa delle vocali per un fine onomatopeico riproduce efficacemente il grido di meraviglia delle anime.
L'Ottimo commenta: " altro non è a dire O lungo e roco, se ...
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Manifestazione fonica non riconducibile alle strutture fonematiche e morfematiche proprie di una data lingua, dotata di valore olofrastico (per es., nell’ambiente linguistico italiano, uffa, mah, bah); [...] negazione o, se ripetuto più volte, forte scetticismo.
Il termine fonosimbolico è usato talvolta dai linguisti come equivalente di onomatopeico, per definire l’origine di vocaboli che suscitano per onomatopea l’immagine non di un suono o rumore ma ...
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Uccello dell'ordine Striges, famiglia Strigidae, di color grigio-bruno tendente al rossiccio, con macchie biancastre o bianche, ala 152-167 mm. La civetta è uccello comune e stazionario in Italia ed isole. [...] dalle abitazioni, nidifica sui tetti e nelle cavità, è utile all'agricoltura. Per il grido monotono riprodotto dal nome onomatopeico Cuccuméu (sardo) e per le sue abitudini, il popolino lo crede uccello apportatore di disgrazie; è usato nella caccia ...
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Scrittore indonesiano (Sibolga, Sumatra Settentr., 1928 - Giacarta 1970). Combatté giovanissimo contro gli Olandesi, fu prigioniero, poi studente a Leida e alla Sorbona. Ingegno vivido e multiforme, aperto [...] al nouveau roman, al rinnovamento della letteratura indonesiana. Scrisse anche poesie, saggi, il romanzo breve Kooong (onomatopeico per il verso della tortora, post., 1975) e numerosi racconti (parzialmente raccolti in Tegak lurus dengan langit ...
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pispigliare
Antonio Lanci
Si registra solo due volte, in rima, nel Purgatorio. Vale fondamentalmente " bisbigliare ", " mormorare ": che ti fa ciò che quivi si pispiglia? (V 12), " con mormorio si favella [...] con " uno parlare che men esce dalla bocca ed ha pochissimo vigore " (Ottimo); si rilevi la contrapposizione con sonò. Nota l'Hatzfeld che il " verbo onomatopeico ... prolunga energicamente questa reprimenda di un ‛ maestro ' " (Lett. dant. 770). ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] dell’essere. Platone si soffermava poi nel Cratilo sull’interpretazione del s. delle parole nei termini di un rapporto onomatopeico tra forma linguistica e oggetto designato, mentre al Teeteto e al Sofista si può far risalire un primo tentativo di ...
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Pascoli, Giovanni
Franco Lanza
Gl'influssi danteschi nella poesia del P. (San Mauro di Romagna 1855 - Bologna 1912) sono evidenti anche nel radicale processo di trasfigurazione che ogni ‛ oggetto ' [...] tema proverbiale dell'ozio contemplativo (Le gioie del poeta) è pascolianamente contento di ridursi a fanciullino nel coro onomatopeico delle rane. Ma nei Primi Poemetti il tema dantesco tenta di porsi, carduccianamente, in un rapporto paesaggistico ...
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onomatopeico
onomatopèico agg. [der. di onomatopea] (pl. m. -ci). – Formato per onomatopea, che costituisce onomatopea: parola, espressione o.; voce di origine o.; versi o.; suoni o. (anche nella musica). ◆ Avv. onomatopeicaménte, per via...
boppone s. m. Canzone molto orecchiabile, ritmata e ballabile, che entusiasma al primo ascolto. ♦ Nei commenti di apprezzamento sulle canzoni presentate all’Eurovision Song Contest è ricorrente la parola informale boppone, usata sui social da...