Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] ogni conseguenzialità logica e psicologica, sostituita alla mediatezza della costruzione sintattica l’immediatezza delirante dell’onomatopea, il f. promosse le ‘parole in libertà’, in cui un esasperato associazionismo analogistico si tradusse ...
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BALDINI, Gabriele
Vittorio Gabrieli
Nacque a Roma il 29 ag. 1919 da Antonio, noto scrittore, giornalista e saggista, e da Elvira Cecchi. Compì gli studi elementari e medi in scuole private, tra cui [...] M. Praz) che influirono in diversi modi sulla sua formazione. Si laureò nel luglio 1940 con una tesi su "L'onomatopea nella poesia di Pascoli" (relatore A. Schiaffini). I suoi esordi di italianista si ebbero con la monografia Panzini. Saggio critico ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] jogged). Bloom, l'Ulisse dublinese, così rende e interiormente commenta il rumore della macchina tipografica (in tondo l'onomatopea in funzione verbale): ‟Sllt. The nethermost deck of the first machine jogged forward its flyboard with sllt the first ...
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PALÉS MATOS, Luís
Ruggero Jacobbi
Poeta portoricano, nato a Guayama nel 1899, morto a San Juan il 23 febbraio 1959. Come tutti i lirici della sua generazione, esordì sotto l'influsso del modernismo, [...] quasi insormontabile difficoltà di rendere il suo "diepalismo" della fase negrista, cioè un modo di linguaggio fondato prevalentemente sull'onomatopea.
Bibl.: T. Blanco, Sobre Palés Matos (2 voll.), San Juan de Puerto Rico 1950; F. De Onís, introd. a ...
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PARZANESE, Pietro Paolo
Valerio Camarotto
PARZANESE, Pietro Paolo. – Terzo di undici figli, nacque ad Ariano Irpino, nei pressi di Avellino, l’11 novembre 1809 da Giuseppe, modesto venditore di tessuti, [...] di tessere lessicali desunte dal sermo cotidianus, per il consapevole ricorso a riprese e ritornelli e per l’impiego dell’onomatopea (come sottolineò nel 1918 Benedetto Croce, in un confronto tra Parzanese e Pascoli).
Parzanese morì a Napoli il 29 ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] . Ad esempio, è possibile parlare di un’antonomasia ‘mimetica’ per intendere la possibilità che un nome ha di riprodurre per onomatopea il suono di un oggetto o di un animale. Particolarmente vitale da questo punto di vista è il settore ornitologico ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] della precisione, immerso in un'auscultazione ansiosa della realtà, che tendenzialmente degrada il linguaggio a onomatopea o viceversa a una pura nomenclatura, quasi magicamente sostitutiva della materiale datità degli oggetti designati. Quando ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] Pascoli dal linguaggio prezioso è il Pascoli dal linguaggio borghese, persino vernacolo, e che con il largo uso dell'onomatopea fa posto, a suo modo, alle esigenze della spregiata realtà, e del contemporaneo verismo. Accanto al D'Annunzio proclamante ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] dai bambini); i secondi, più espressivi, rispecchiano una relazione tra oggetto e suono, e talvolta sono derivati da semplice onomatopea, cioè dall’evocazione della cosa attraverso il suono della parola (per es., il sostantivo latino flumen evoca lo ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] l'evocazione dei suoni che in essa più frequentemente si possono ascoltare e che sono riprodotti con l'uso insistito dell'onomatopea. Nella corte si possono udire e vedere macchine da guerra con i loro soldati e donne impegnate in feste e in ...
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onomatopea
onomatopèa (meno com. onomatopèia) s. f. [dal lat. tardo onomatopoeia, gr. ὀνοματοποιία, der. di ὀνοματοποιέω, comp. di ὄνομα -ατος «nome» e ποιέω «fare»]. – In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della...
onomatopeico
onomatopèico agg. [der. di onomatopea] (pl. m. -ci). – Formato per onomatopea, che costituisce onomatopea: parola, espressione o.; voce di origine o.; versi o.; suoni o. (anche nella musica). ◆ Avv. onomatopeicaménte, per via...