In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della lingua mediante la creazione di elementi lessicali che vogliono suggerire acusticamente, con l’imitazione fonetica, l’oggetto o l’azione significata; può consistere in un gruppo o in una successione di gruppi fonici (brrr, crac, bau bau, tic tac), in una serie di sillabe in unità grafica (patapùm, chicchirichì), o anche in una successione ...
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Onomatopea
Domenico Russo
Parole come suoni
Il termine onomatopea, dal greco onomatopoiìa («fare, costruire una parola»), si applica a quell’insieme di espressioni linguistiche che imitano quasi alla [...]
È ora il momento di dire una cosa molto importante: tutte le opere d’arte che usano la parola sono ricche di onomatopee. I grandi artisti di tutti i tempi, infatti, sono sempre stati sensibilissimi alla possibilità di usare le parole in modo che ...
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tin tin
Andrea Mariani
L'onomatopea compare in Pd X 143, dove D. " discrive in quanto puote tutto il moto delli orioli e loro suono " (Ottimo): l'una parte e l'altra [del meccanismo] tira e urge, / [...] tin tin sonando con sì dolce nota, / che 'l ben disposto spirto d'amor turge. Benvenuto ricollega la locuzione a fonti latine: " sonando tin tin, idest pulsando campanellas, quarum sonus appellatur ‛ tinnitus ...
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nanna
Voce del linguaggio infantile, che indica, con l'onomatopea, la cantilena che si fa ai bimbi per addormentarli. Nell'unica occorrenza di Pg XXIII 111 colui che mo si consola con nanna, D. dice [...] che Firenze sarà colpita prima che diventi pubere chi nel 1300 era appena nato ...
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CUCULO O CUCULO?
La pronuncia corretta è cucùlo, con accentazione ➔piana, che prosegue quella dell’etimo latino (cucùlum, derivante a sua volta da una ➔onomatopea). Con quest’accentazione si trova anche [...] nella tradizione letteraria (nel caso dei versi, la pronuncia è ricostruibile grazie alla metrica)
Da qual profonda cavità m’ha scosso / il canto dell’aereo cucùlo? (G. Pascoli, Germoglio, in Myricae)
La ...
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SIMBOLISMO fonetico
Giacomo Devoto
Corrispondenza dei suoni e del significato di una parola. Il simbolismo fonetico può essere considerato sotto tre aspetti. Il primo è quello che riguarda le origini [...] del linguaggio: il linguaggio potrebbe essere nato come riproduzione di suoni esistenti nella natura (onomatopea) e quindi il simbolismo fonetico potrebbe essere identificato con le basi psicofisiologiche del linguaggio. Il secondo aspetto è quello ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] ogni conseguenzialità logica e psicologica, sostituita alla mediatezza della costruzione sintattica l’immediatezza delirante dell’onomatopea, il f. promosse le ‘parole in libertà’, in cui un esasperato associazionismo analogistico si tradusse ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] , come trrr per il rumore del trapano o strumento affine, tun tun per la percussione.
Individuare criteri che distinguano nettamente onomatopea e ideofono non è semplice; ad es., forme come pio pio, cip cip, ecc. possono essere classificate come voci ...
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cricchi
Bruna Cordati Martinelli
. - Termine onomatopeico, in If XXXII 30 non avria pur da l'orlo fatto cricchi (in rima con Osterlicchi e Tambernicchi); D. vuoi indicare lo spessore della ghiaccia, [...] ' nemmeno alle sue estremità, cioè nel punto più spesso, se pur vi fosse caduta sopra un'enorme montagna. E di obbligo ricordare qui l'altra celebre onomatopea dantesca, in Pd X 143 tin tin sonando; ed è ancora utile, per capire il valore di queste ...
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Cantante statunitense (Newark, Ohio, 1921 - New York 2017). Si affermò nell'ambito dello stile vocalese degli anni Cinquanta elaborando una versione polivocale di tale stile assieme a Dave Lambert e Annie [...] 1965 H. si è presentato come solista e a capo di proprî gruppi. Paroliere arguto e ingegnoso, H. è stato un maestro dell'assonanza e dell'onomatopea, tuttora insuperato nella capacità di rendere verbalmente il flusso dell'improvvisazione jazzistica. ...
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onomatopea
onomatopèa (meno com. onomatopèia) s. f. [dal lat. tardo onomatopoeia, gr. ὀνοματοποιία, der. di ὀνοματοποιέω, comp. di ὄνομα -ατος «nome» e ποιέω «fare»]. – In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della...
onomatopeico
onomatopèico agg. [der. di onomatopea] (pl. m. -ci). – Formato per onomatopea, che costituisce onomatopea: parola, espressione o.; voce di origine o.; versi o.; suoni o. (anche nella musica). ◆ Avv. onomatopeicaménte, per via...