Termine collettivo usato dalle popolazioni costiere più progredite delle Molucche a designare le tribù più primitive dell'interno di tali isole (Halmahera, Sula, Buru, Ceram, ecc.). Esso non designa una [...] fuoco di cui le regioni superne sono piene. Attributo comune agli esseri supremi sopra menzionati è l'onniveggenza e l'onniscienza, onde essi sono invocati come testimoni nei giuramenti e ordalie e come vindici contro gli spergiuri. Per quanto abbia ...
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MOLINA, Luis de
Enrico Rosa
Teologo, nato a Cuenca (Spagna) nel 1536; entrato nella Compagnia di Gesù (1553), insegnò a Coimbra filosofia (1563-1566), poi in Evora teologia (1566-1586). Sorte controversie [...] e quella delle cose esistenti o assolutamente future, fu chiamata scienza media o scienza mista.
Secondo il M. l'onniscienza divina, come si stende a ogni verità od oggetto conoscibile in qualsiasi differenza di tempo, così vede come presente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il riconoscimento di un ordine del mondo è, da sempre, uno dei più solidi fondamenti [...] absoluta e ordinata si fonda sui modi di concepire la dialettica tra l’infinito potere divino, la sua perfezione e l’onniscienza, e l’ordine delle leggi attraverso le quali Dio garantisce la stabilità e la regolarità del mondo. In questo senso, essa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Giovanni Duns Scoto prende le mosse dal dibattito filosofico e teologico, [...] un risultato certamente importante, ma non ci dice nulla sul Dio cristiano, sulla sua essenza (la Trinità, l’onnipotenza, l’onniscienza…) e sui suoi atti (la creazione, il rapporto con il mondo, la volontà…), né tanto meno ci fornisce un’indicazione ...
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Evoluzione biologica ed evoluzione culturale
Francesco Ferretti
Secondo una definizione che si impone per la chiarezza intuitiva, l’essere umano è un «animale culturale». Dietro l’immediatezza di questo [...] di specificità che un generico sistema di attribuzione di intenzionalità è incapace di cogliere. Il carattere dell’onniscienza riconosciuto agli agenti sovrannaturali, solamente per fare un esempio, non è di certo tra le caratteristiche attribuibili ...
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Profondo rosso
Giacomo Manzoli
(Italia 1974, 1975, colore, 123m); regia: Dario Argento; produzione: Salvatore Argento per Seda; sceneggiatura: Bernardino Zapponi, Dario Argento; fotografia: Luigi Kuveiller; [...] di Inferno (1980), l'assassino di Profondo rosso, ancorché apparentemente in carne e ossa, possiede doti di ubiquità, onniscienza e implacabilità del tutto sovrumane (specie se pensiamo che si tratta di un'anziana e inerme signora). Il teatro delle ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] , mentre contraddittori appaiono i vari tentativi, anche della teologia cristiana, di salvare insieme libertà individuale e onniscienza e onnipotenza divina. Anche quest'opera si chiude, come già il De immortalitate, con una posizione estremamente ...
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Il cielo appare come una cupola azzurra appiattita, la cui base circolare riposi sull'orizzonte. Ci sembra così schiacciata che, se dividiamo a occhio in due parti uguali un arco verticale tra lo zenit [...] di quanto avviene sulla terra), quello dell'onniveggenza. Dall'onniveggenza e dall'onnipresenza deriva la sua onniscienza. Tale onniveggenza-onniscienza si applica essenzialmente alle azioni degli uomini, alla loro condotta, e ha per suo complemento ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] il Corano stesso qualifica politeismo, tanto più che sembra averla intesa come composta di Dio, Gesù e Maria. Onnipotenza, onniscienza, illimitata libertà di volere, l'essere unico creatore dal nulla, l'agire costantemente su tutte le cose grandi e ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] di occhi che la concludono all'esterno: la moltiplicazione degli occhi, infatti, è un altro segno della potenza soprannaturale che allude all'onniscienza (Singh 1968, p. 118). Sarà appena il caso di ricordare che Surya, il dio del sole, è uno dei due ...
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onniscienza
onnisciènza (meno com. omnisciènza) s. f. [dal lat. mediev. (della scolastica) omniscientia, comp. di omni- «onni-» e scientia «conoscenza»]. – Il fatto di essere onnisciente; conoscenza di tutte le cose. È propriam. l’attributo...
onnisciente
onnisciènte (non com. omnisciènte) agg. [tratto da onniscienza]. – Che sa tutto, che possiede la scienza di tutte le cose, detto della divinità. Estens., enfatico o iron. o scherz., di persona: è un uomo o.; si crede o.; non lo...