Gran maestro dell'Ordine di Malta (Beauvais 1464 - Malta 1534). Comandante (1510) di una squadra dell'Ordine degli ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme, partecipò alle vittorie presso Cipro sul sultano [...] la difesa di Rodi contro Sulaimān I; con 600 cavalieri e 4500 fanti resistette sei mesi, poi accettò una capitolazione onorevole, onde risparmiare a Rodi l'orrore di una presa d'assalto (1521). Dietro sua sollecitazione d'una nuova sede per gli ...
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Teologo (n. Ávila - m. 1624 circa). Autore di vasti trattati di morale (Selectae et practicae disputationes de rebus in administratione sacramentorum, 1624, con aggiunti un trattato De ieiunio e uno De [...] insieme a quelle di altri da Innocenzo XI. Altra dottrina "lassista" sostenuta da S. è che, tra varie opinioni probabili, tutte sono egualmente sicure da un punto di vista pratico, onde se ne può seguire una qualsiasi con la coscienza di non peccare. ...
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Per la teologia cattolica, manifestazione d’ordine soprannaturale e fenomeno sensibile, nel quale il soggetto acquista la coscienza di trovarsi in presenza di un oggetto, spirituale o corporeo, percepito [...] mediante i sensi interni o esterni: principalmente la vista, onde a. è spesso usato come sinonimo di visione. La Bibbia apparizioni: alcune, come quelle della Vergine a Lourdes, di s. Michele sul Gargano ecc., sono celebrate da apposite feste. ...
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Patriarca di Costantinopoli (n. Sebaste in Armenia - m. 425). Testimoniò contro s. Giovanni Crisostomo nel sinodo della Quercia (404) e gli succedette (406) dopo la deposizione non riconosciuta da papa [...] Innocenzo I; onde lo scisma, tra la Chiesa romana e i patriarchi orientali, durato finché A. rimise nei dittici il nome di Giovanni (417 circa). Si hanno di lui una omelia sull'Incarnazione, frammenti e quattro lettere. È venerato come santo dai ...
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Scrittore (n. nel Giura, 920 circa - m. 992 presso le Cicladi, durante un viaggio in Terrasanta); monaco a Luxeuil, quindi (968 circa) abate di Montier-en-Der (Alta Marna), onde l'epiteto dervensis, e [...] infine (990) di S. Benigno a Digione. Scrisse varie opere agiografiche e il Libellus de Antichristo o De ortu et tempore Antichristi, dedicato alla regina Gerberga (m. 954), moglie di Ludovico d'Oltremare, compilazione di scritti precedenti, ma che ...
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Teologo gesuita (Bergamo 1733 - Roma 1811), combatté il giansenismo in varie sue opere, onde fu chiamato nel 1787 da Pio VI a Roma e nominato (1795) teologo della S. Penitenzieria, carica che gli fu poi [...] tolta da Pio VII per motivi politici: più tardi però si ritrattò. L'opera postuma Dei limiti delle due potestà ecclesiastica e secolare (1849) fu messa all'Indice (1850) ...
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Martire di Aquileia nella persecuzione di Diocleziano. Con lui fu confuso il C. romano, fondatore del Titulus Chrysogŏni (sec. 5º-6º, onde la chiesa di San Crisogono a Roma). Pertanto la leggenda lo rappresenta [...] come presbitero romano, maestro e consigliere di s. Anastasia, condotto per ordine di Diocleziano ad Aquileia. È commemorato nel Canone della Messa. Festa, 24 novembre. ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] per entrambe le parti: per gli Africani, onde trarne garanzia di più sicura efficacia in senso millennio in Africa, Roma 1991.
E. Pozzi, Il carisma malato. Il 'People's Temple' e il suicidio collettivo di Jonestown, Napoli 1992.
G. Mazzoleni, Maghi ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] celeste il canto di un menestrello narrante le vicende di S. Alessio. Chiese allora a un teologo quale fosse la via scritti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Insistevano assai onde venisse a loro confermata la licenza di predicare". Furono ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] procelle e tempeste; arma, anch'essa, di Zeus (onde il suo epiteto di Egioco), scudo col quale atterrisce e di Tindari: B. Pace, Arti ed artisti della Sicilia antica, in Memorie Lincei, s. 5ª, XV (1907). Per la moneta di Z. Etneo v. A. Holm, ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. relative: Onde venisti? quali a noi...