Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] rifrazione del mezzo, inteso come rapporto tra la velocità c delle onde elettromagnetiche nel vuoto e quella v nel mezzo, dipende da λ : per es., per onde elastiche in genere (in mezzi solidi o fluidi) e per ondesonore o ultrasonore in particolare ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] singolo suono, diverso da quello prodotto dalla vibrazione dell’una o dell’altra corda. La ragione è che le ondesonore hanno la proprietà di sommarsi tra loro. La frequenza dell’onda complessa risultante equivale alla frequenza della sua componente ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] che non distingueva sorde e sonore. Con il passare del tempo, per indicare la sonora s’introdusse la nuova lettera . Nell’elettromagnetismo e in ottica, c è la velocità delle onde elettromagnetiche nel vuoto. In spettroscopia, C è simbolo della terza ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] ), che si proponeva di «offrire un’ordinata esposizione delle norme onde si regolano ora la nostra pronunzia, a cui si fa grave l’italiano (il quale prevedeva solo le uscite in sonorante): flirt pseudoserio, shock psichico, snob straordinario, quiz ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] marcate (e e o aperte e chiuse, s e z sorda e sonora), gli scriventi in volgare non le indicavano. Solo a partire dal XIII italiana moderna in cui offre «un’ordinata esposizione delle norme onde si regolano ora la nostra pronunzia, a cui si fa ...
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scrittura
Domenico Russo
La trasmissione delle conoscenze
Il termine scrittura indica i sistemi di tracce grafiche convenzionali dotate di significati che gli uomini hanno adoperato per registrare e [...] un elefante, un cervo, una freccia, una serie di onde e così via. Per leggere una pittografia occorre identificare gli oggetti riconoscimento vocale e la trascrizione automatica delle sequenze sonore, ma soprattutto sono nati strumenti che potrebbero ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] possibile ricostruire solo una "parte del sistema di isoglosse onde erano tenuti insieme i dialetti i., e non già se l'i. avesse due o tre serie di velari) disposte in tre serie, mute, sonore e sonore aspirate (/p, b, bh; t, d, dh; k, g, gh; kW, gW ...
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sonoro
sonòro agg. [dal lat. sonorus, der. di sonor -ōris, forma poet. per sonus «suono»]. – 1. a. Che dà suono, che risuona: un corpo, un metallo sonoro. Più specificamente, in fisica, che è sede di vibrazioni acustiche: corpo s., corpo elastico...
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...