Termine giapponese («onde sul porto») adottato internazionalmente come denominazione ufficiale di serie di onde provocate da qualsiasi evento in grado di muovere verticalmente una grande colonna d’acqua: [...] profondità delle acque, ma poiché l’energia rimane costante, aumentano in altezza raggiungendo un livello massimo (run-up) di decine di metri e si abbattono come giganteschi muri d’acqua sulle coste. La gravità degli effetti dipende anche da quanto ...
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solitóne In fisica, termine usato per indicare entità localizzate, presenti in soluzioni numeriche dell'equazione di Korteweg e de Vries, aventi la notevole proprietà di sopravvivere a reciproche collisioni [...] propri dei s. anche nello studio delle particelle elementari. Esempio di s. è l'ondadimaremoto che si propaga per decine di migliaia di chilometri attraversando gli oceani senza perdere apprezzabilmente energia. L'energia viene così dissipata ...
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solitrone In fisica, termine usato per indicare qualunque soluzione (detta anche onda solitaria) di un’equazione non lineare alle derivate parziali di evoluzione che abbia la caratteristica di mantenersi [...] nell’idrodinamica, nell’ottica non lineare, nella fisica dei plasmi. Un esempio di solitone è l’ondadimaremoto che si propaga per decine di migliaia di kilometri attraversando gli oceani senza perdere apprezzabilmente energia. L’energia viene così ...
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maremotomaremòto [Comp. di mare e moto, sul modello di terremoto] [GFS] Fenomeno costituito da una successione di onde marine di eccezionale ampiezza, suscitate da un terremoto del fondo marino o anche [...] Kamaishi, in Giappone (1896) in cui l'altezza delle onde superò 30 metri. È da osservare che, quando un'ondadi m., di periodo T=λ/v, giunge in un bacino marino parzialmente racchiuso da terre emerse, per es. una baia, in cui possono insorgere sesse ...
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Adriano Alippi
Fisica
Tutto dovrebbe essere reso
il più semplice possibile,
ma non più semplice
(Albert Einstein)
La fisica e i fisici
di Adriano Alippi
19 gennaio
Al Museo storico di Berlino il cancelliere [...] dal moto delle branchie di un pesce nell'Oceano Pacifico può avere prodotto il maremoto nell'Indonesia nel dicembre 2004 , nel 1926, Erwin Schrödinger scrisse l'equazione dell'ondadi de Broglie, ma rimaneva ancora oscuro quale significato fisico ...
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terremoto Movimento di una porzione più o meno grande di superficie terrestre, costituito da oscillazioni del terreno che si succedono per un periodo di tempo che può andare da pochi secondi ad alcuni [...] di specifiche onde sismiche, che può variare per un t. di data energia a seconda delle frequenze d’onda misurate. La scala di scosse, specie se di origine molto superficiale. Tra i fenomeni concomitanti il maremoto (➔) può aumentare di molto i danni ...
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Onde sismiche
Giuliano F. Panza
Le onde che si propagano dalla sorgente sismica (che nell'approssimazione puntiforme può essere fatta coincidere con l'ipocentro) provocano nel mezzo attraversato una [...] costa, allora è possibile che il terremoto generi un maremoto o tsunami.
Onde sismiche e loro origine
Le onde qualche minuto, mentre la durata della propagazione di un'onda sismica può arrivare a decine di minuti. In particolare, le onde a più ...
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Fenomeno consistente nell’insorgere e nel propagarsi di onde elastiche di gravità in seno a un mare o a un oceano. L’origine del m. è da ricercarsi in bruschi movimenti del fondo marino, dovuti a un terremoto [...] sottomarino possono dar luogo a maremoti (v. fig.). Le onde di m. si propagano in tutte le direzioni, con una velocità che raggiunge valori dell’ordine di 100 m/s e che dipende in modo alquanto complesso dalla lunghezza d’onda e dalla profondità del ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...
solitone
solitóne s. m. [comp. di solit(ario) e -one di varî enti fisici]. – In fisica, termine introdotto inizialmente (1965) per denominare l’onda solitaria nei canali (v. solitario, n. 1 g) e poi generalizzato per indicare una perturbazione...