metastasi
Tumori secondari che si formano per localizzazione a distanza di cellule che si distaccano dal tumore primitivo e migrano in altra sede. In questo processo sono coinvolte diverse proteine, [...] la localizzazione preferenziale dei singoli tumori in stazioni linfatiche e organi determinati. Nella maggior parte dei tumori sono le metastasi diffuse ai diversi organi a determinare la severità della prognosi. (*)
→ Oncogeni e oncosoppressori ...
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displasia
Fabrizio Mainiero
Proliferazione cellulare disordinata, principalmente a carico dei tessuti epiteliali. Le cellule che costituiscono un tessuto epiteliale esibiscono normalmente una precisa [...] con la rimozione del fattore promuovente. Quando la displasia è marcata e coinvolge l’intero spessore epiteliale, si parla tuttavia di carcinoma in situ, uno stadio preinvasivo di cancro.
→ Cellula. Matrice extracellulare; Oncogeni e oncosoppressori ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] l’eziopatogenesi, si è visto un ruolo chiave, svolto almeno in casi selezionati, da parte di specifici oncogeni cellulari responsabili della trasformazione blastica dei melanofori. Importanza di gran lunga minore viene attribuita all’effetto delle ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] '85% dei casi di leucemia mieloide cronica).
Altre teorie eziologiche furono formulate con l'identificazione di fattori quali virus oncogeni e vari agenti chimici e fisici (energia radiante, traumi, fattori termici) in grado di indurre lo sviluppo di ...
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melanoma
Nicolò Scuderi
Neoplasia che origina dalla trasformazione maligna dei melanociti, cellule stellariformi dotate di prolungamenti dendritici e deputate alla sintesi di melanina, distribuendosi [...] di pazienti:
(a) I gruppo: ≤ 0,75 mm;
(b) II gruppo: compreso tra 0,76 e 1,50 mm;
(c) III gruppo: compreso tra 1,51 e 3 mm;
(d) IV gruppo: compreso tra 3,01 e 4 mm;
(e) V gruppo: > di 4 mm.
→ Chirurgia plastica; Oncogeni e oncosoppressori ...
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Cellula, fisiologia e patologia
Jacopo Meldolesi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Fisiologia della cellula: a) generalità; b) la membrana plasmatica; c) sistemi di giunzione; d) nucleo; e) citosol; f) [...] perché la cellula è in grado di compensare per una singola lesione molecolare. Viceversa, l'espressione di due o più oncogeni è spesso tumorigena. Quest'ultimo risultato si può spiegare sulla base del fatto che i prodotti dei vari protoncogeni sono ...
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AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] ), come i virus HIV-1 e HIV-2 che provocano l'AIDS, e quelli dotati della proprietà di 'trasformare' le cellule (effetto oncogeno), come i virus HTLV-1 e HTLV-2 che provocano rispettivamente una forma di leucemia e una malattia del sistema nervoso. L ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] di malignità. In circa la metà dei casi sono forme Burkitt-simili, con tipiche anomalie citogenetiche e molecolari coinvolgenti l'oncogene c-myc (v. neoplasie: Oncologia sperimentale, vol. XI); nell'altra metà si tratta di NHL di tipo immunoblastico ...
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Patologia sperimentale
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Patologia sperimentale
sommario: 1. Introduzione: a) Generalità e cenni storici. b) Sviluppo delle discipline biologiche. 2. Fondamenti tecnici [...] , all'opposto, dell'acquisizione di nuovi.
Infine, con l'estendersi sempre maggiore del novero dei tumori dovuti a virus (virus oncogeni) e con l'analisi sempre più approfondita dei complessi rapporti tra virus e cellule, si fa attualmente strada la ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] sono enzimi che iniziano una complessa serie di eventi a cascata, inducendo la cellula a proliferare o differenziarsi. Molti oncogeni codificano recettori per fattori di crescita che, a causa di mutazioni o delezioni di parte della proteina, hanno ...
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oncogene
oncogène s. m. [comp. di onco- e gene]. – In genetica, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto.
oncogeno
oncògeno agg. [comp. di onco- e -geno]. – Nel linguaggio medico, di fattore atto a provocare o a favorire la metaplasia tumorale di cellule di un organismo; anche sostantivato: un o. chimico.