virus
virus [s.m. invar. Lat. virus "veleno"; nell'uso scient. it. e internazionale Virus ] [BFS] Specie di particelle ultramicroscopiche infettive, identiche fra loro, ciascuna delle quali può riprodursi [...] V. elicoidali: v. aggregati macromolecolari: I 88 b. ◆ [BFS] V. icosaedrici: v. aggregati macromolecolari: I 88 c. ◆ [BFS] V. oncogeni: v. acidi nucleici: I 21 d. ◆ [BFS] V. poliedrici: v. aggregati macromolecolari: I 88 c. ◆ [BFS] Cristalli di v.: v ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] potrebbe essere innescata dal passaggio di un gene da un cromosoma a un altro. Essi hanno osservato che ciò capita quando l'oncogene c-myc si sposta da un'estremità del cromosoma 8, dove normalmente si trova, alla zona del cromosoma 14 che presiede ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] e Harold E. Varmus, entrambi della University of California, a San Francisco, scoprono nel genoma delle cellule gli omologhi degli oncogeni che sono presenti nei virus. I due scienziati riceveranno il premio Nobel 1989 per la medicina o la fisiologia ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] per la medicina o la fisiologia
Peyton Rous, USA, Rockefeller University, New York, per la scoperta dei virus oncogeni.
Charles Brenton Huggins, USA, University of Chicago, Illinois, per le scoperte relative al trattamento ormonale del cancro della ...
Leggi Tutto
Il significato del termine acustica ha subito negli anni un sensibile cambiamento, che si è andato stabilizzando nei tempi recentissimi, nel senso che esso non considera più soltanto la fenomenologia variamente [...] si vanno perfezionando le tecniche che utilizzano gli effetti termici indotti dagli ultrasuoni per la distruzione di tessuti oncogeni: risultati soddisfacenti sono stati ottenuti nei casi di tumore alla prostata e al fegato.
Un diverso impiego degli ...
Leggi Tutto
Radiazione
Rita Borio
Paolo Salvadori
Si parla di radiazione quando si è in presenza di trasferimento di energia nello spazio senza che a essa sia associato un trasferimento macroscopico di massa. [...] termico e fotochimico, ma, contrariamente alla radiazione UV (che può attivare o il DNA o virus intracellulari potenzialmente oncogeni), la radiazione visibile e IR non sembra provocare effetti di tipo stocastico, ma solo di tipo deterministico di ...
Leggi Tutto
Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] sull’origine dei tumori è attualmente quella della mutazione somatica e dell’attivazione e dell’espressione di oncogeni (➔ oncogene; protooncogene). L’intervallo fra l’irradiazione e la comparsa di cellule tumorali può durare anni e decenni ...
Leggi Tutto
oncogene
oncogène s. m. [comp. di onco- e gene]. – In genetica, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto.
oncogeno
oncògeno agg. [comp. di onco- e -geno]. – Nel linguaggio medico, di fattore atto a provocare o a favorire la metaplasia tumorale di cellule di un organismo; anche sostantivato: un o. chimico.