selezione clonale
Stefania Azzolini
Processo che permette al sistema immunitario di rispondere in maniera specifica a un’infezione e di acquisire la cosiddetta memoria immunologica. Prima di un’esposizione [...] con tutte le specificità possibili; quando un linfocita incontra un antigene specifico per il suo anticorpo o per il suo recettore, l’amplificazione clonale segna l’inizio della risposta immunitaria.
→ Immunologia; oncogeni e oncosoppressori ...
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terapia biologica
Insieme di agenti che mimano o contrastano l’azione di sostanze naturali implicate nella trasmissione di segnali essenziali per la vita delle cellule attraverso l’azione mirata (target [...] , da componenti della matrice extracellulare e da molecole di adesione/interazione tra cellula e cellula. Molti degli oncogeni tumorali agiscono simulando normali segnali di crescita. Si può concludere che le cellule tumorali autogenerano molti dei ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] tecniche di amplificazione dei rispettivi cDNA) è risultata un'applicazione molto promettente e, infatti, l'analisi di numerosi oncogeni è oggi routinariamente effettuata in clinica. Nel breve tempo dalla sua messa in opera in laboratori dapprima di ...
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FICHERA, Gaetano
Salvatore Vicario
Nato a Catania l'8 marzo 1880 da Filadelfo, ingegnere, e da Anna Gallo, studiò medicina e chirurgia all'università di Roma, ove si formò alla scuola di illustri maestri: [...] del cancro, in Argomenti di oncologia, XI (1990), pp. 335-338; Id., Fra scienza e ideologia: la teoria del disquilibrio oncogenico, ibid., XII (1991), pp. 229-232; I. Fischer, Biograph. Lex. der hervorragenden Arte..., I, p. 402; Encicl. Ital., XV, p ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] permanente ed ereditabile del genoma. Le cellule animali coltivate in vitro, quando sono esposte ad agenti oncogeni (alcuni virus, sostanze chimiche o radiazioni), possono subire modificazioni morfologiche e funzionali e sono chiamate cellule ...
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(VII, p. 49; App. II, i, p. 409; IV, i, p. 288)
Una delle discipline scientifiche che maggiormente si è evoluta nel corso del 20° sec. è stata la b.; i risultati delle ricerche biologiche, a partire dagli [...] sia culturalmente la medicina dei nostri giorni (v. genetica medica, in App. V e in questa Appendice). Lo studio degli oncogeni, con le implicazioni nella diagnosi e nella terapia del cancro, e la terapia genica sono ancora oggi una speranza per la ...
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GENETICA MEDICA
Bruno Dallapiccola
Mentre la g. umana studia le variazioni e l'ereditarietà nell'uomo, la g. m. ha per oggetto l'applicazione di questi principi alla pratica medica. La g. m. ha conquistato [...] del cariotipo un ruolo importante nel processo neoplastico: in primo luogo, l'osservazione che alcuni agenti oncogeni (per es., radiazioni, cancerogeni chimici) sono anche clastogeni, cioè determinano rotture cromosomiche; in secondo luogo, il ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] l’eziopatogenesi, si è visto un ruolo chiave, svolto almeno in casi selezionati, da parte di specifici oncogeni cellulari responsabili della trasformazione blastica dei melanofori. Importanza di gran lunga minore viene attribuita all’effetto delle ...
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medicina genomica
medicina genòmica locuz. sost. f. – Disciplina che rappresenta la più moderna evoluzione e applicazione della genetica nel settore medico. La genetica classica, nonostante gli sviluppi [...] forme è il cancro, che spesso è determinato da variazioni nei geni che controllano la crescita cellulare, gli oncogeni. Anche la risposta individuale a un’infezione acuta può essere modificata dalle variazioni genomiche che modulano la sintesi di ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] . Temin, indipendentemente l'uno dall'altro, dimostrarono l'esistenza di una DNA-polimerasi RNA-dipendente prodotta da virus oncogeni a RNA. Questo enzima, chiamato transcriptasi inversa, catalizza la sintesi di DNA usando come stampo una molecola di ...
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oncogene
oncogène s. m. [comp. di onco- e gene]. – In genetica, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto.
oncogeno
oncògeno agg. [comp. di onco- e -geno]. – Nel linguaggio medico, di fattore atto a provocare o a favorire la metaplasia tumorale di cellule di un organismo; anche sostantivato: un o. chimico.