mitogeno
Fattore di crescita, ossia segnale extracellulare capace di indurre la duplicazione e la proliferazione cellulare. I mitogeni svolgono un ruolo fondamentale durante il processo di sviluppo embrionale [...] comprendono fattori di migrazione (detti motogeni), di crescita (i mitogeni), e di differenziamento (detti morfogeni), ed è mediata dall’apparato di trasduzione intracellulare e da fattori trascrizionali specifici. (*)
→ Oncogeni e oncosoppressori ...
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terapia biologica
Claudio Cartoni
La terapia biologica in oncologia
La selettività dell’azione della terapia biologica, che si svolge principalmente sulle cellule tumorali e assai meno sulle cellule [...] , da componenti della matrice extracellulare e da molecole di adesione/interazione tra cellula e cellula. Molti degli oncogeni tumorali agiscono simulando normali segnali di crescita. Si può concludere che le cellule tumorali autogenerano molti dei ...
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metastasi
Tumori secondari che si formano per localizzazione a distanza di cellule che si distaccano dal tumore primitivo e migrano in altra sede. In questo processo sono coinvolte diverse proteine, [...] la localizzazione preferenziale dei singoli tumori in stazioni linfatiche e organi determinati. Nella maggior parte dei tumori sono le metastasi diffuse ai diversi organi a determinare la severità della prognosi. (*)
→ Oncogeni e oncosoppressori ...
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motogeno
Fattore di migrazione, ossia molecola diffusibile capace di stimolare la motilità cellulare e orientarla in direzioni precise. Questi fattori di migrazione intervengono durante lo sviluppo embrionale, [...] dai fibroblasti stromali che stimolano la dissociazione dei foglietti epiteliali e l’invasione delle matrici extracellulari, orientando la migrazione delle cellule secondo il proprio gradiente di concentrazione. (*)
→ Oncogeni e oncosoppressori ...
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ciclo cellulare
Maurizio Chiuriazzi
Serie ordinata degli eventi che scandiscono e regolano la riproduzione delle cellule. Quest’ultima determina la comparsa di una cellula figlia, e gli eventi essenziali [...] fasi di controllo è alla base di patologie come il cancro, in cui la normale crescita delle cellule è alterata.
→ Clonazione: tecniche di trasferimento nucleare; Genetica molecolare; Oncogeni e oncosoppressori; Proteine. Degradazione delle proteine ...
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morfogeno
Sostanza in grado di influenzare una certa regione dell’embrione e di fornire le istruzioni necessarie per la genesi delle forme. Si ritiene che siano i gradienti del morfogeno a fornire alle [...] avviate su itinerari di sviluppo radicalmente differenti. Da questo principio, si desume che un unico morfogeno può controllare l’organizzazione di molti diversi percorsi cellulari. (*)
→ Oncogeni e oncosoppressori; Sistemi reagenti complessi ...
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terapìa gènica Trattamento che consiste nel sostituire un gene difettoso dal punto di vista funzionale con uno normale. La base tecnica della t.g. consiste nell'introduzione di geni, precedentemente inseriti [...] Francia, proprio in tentativi di terapia per bambini SCID che si sono ammalati di leucemia perché erano stati mutati alcuni oncogeni specifici dei globuli bianchi. Infine, il virus riesce a veicolare il gene terapeutico solo nelle cellule in attiva ...
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Chinasi ciclina-dipendente (Cdk)
Stefania Azzolini
Proteina chinasica cataliticamente attiva solo quando legata a una ciclina. Vari complessi Cdk-ciclina innescano la progressione attraverso i diversi [...] attività di tutti i complessi Cdk-ciclina dei Mammiferi sembra essere regolata da eventi di fosforilazione e defosforilazione e da due classi di inibitori dei complessi ciclina-chinasi, le proteine CIP e le proteine INK4.
→ Oncogeni e oncosoppressori ...
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Nerve Growth Factor (NGF)
Pietro Calissano e Rita Levi-Montalcini
Scoperta e proprietà del Nerve Growth Factor
di Pietro Calissano
Un organismo è costituito da miliardi di cellule, organizzate in tessuti [...] , modificando la loro risposta agli stimoli che ne regolano la crescita. Come espresso dallo stesso Luria: "Studiando gli oncogeni si cominciano a esplorare le reti di comando che in ogni cellula controllano la funzione dei vari geni. Durante lo ...
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displasia
Fabrizio Mainiero
Proliferazione cellulare disordinata, principalmente a carico dei tessuti epiteliali. Le cellule che costituiscono un tessuto epiteliale esibiscono normalmente una precisa [...] con la rimozione del fattore promuovente. Quando la displasia è marcata e coinvolge l’intero spessore epiteliale, si parla tuttavia di carcinoma in situ, uno stadio preinvasivo di cancro.
→ Cellula. Matrice extracellulare; Oncogeni e oncosoppressori ...
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oncogene
oncogène s. m. [comp. di onco- e gene]. – In genetica, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto.
oncogeno
oncògeno agg. [comp. di onco- e -geno]. – Nel linguaggio medico, di fattore atto a provocare o a favorire la metaplasia tumorale di cellule di un organismo; anche sostantivato: un o. chimico.