AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] ), come i virus HIV-1 e HIV-2 che provocano l'AIDS, e quelli dotati della proprietà di 'trasformare' le cellule (effetto oncogeno), come i virus HTLV-1 e HTLV-2 che provocano rispettivamente una forma di leucemia e una malattia del sistema nervoso. L ...
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Cellula. Colture di cellule e tessuti
Ranieri Cancedda
Anita Muraglia
Le tecniche di coltura cellulare hanno permesso di studiare il comportamento delle cellule al di fuori dell'organismo vivente in [...] in molti laboratori. Si possono ottenere linee cellulari continue tramite l'introduzione in cellule normali di geni specifici (oncogeni) mediante infezione virale. Se viene aggiunto il virus tumorale al terreno di coltura compaiono in breve tempo ...
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apoptosi
Pietro Calissano
Nadia Canu
Il termine apoptosi, che etimologicamente significa caduta delle foglie o dei petali di un fiore, è stato coniato dai ricercatori che hanno descritto in termini [...] solo in ambienti ricchi di segnali di sopravvivenza. Se i segnali di sopravvivenza sono bassi, l’attivazione di un oncogene come c-Myc viene avvertito dalla cellula come un pericolo, a cui si fa fronte scatenando il suicidio cellulare, utilizzando ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della genetica si può dividere in due fasi: una precedente e l’altra successiva [...] e i retrovirus, i geni virali da poco scoperti, dato che alcuni geni che convertono le cellule sane in tumorali (oncogeni) si possono presentare anche come retrovirus e integrarsi nel genoma della cellula sana. La McClintock è insignita del Nobel per ...
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Contraccezione
Carlo Flamigni
Marina Mengarelli
I primi accenni all'uso dei mezzi contraccettivi sono molto antichi: si citano due papiri egiziani (papiro Petri, ca. 1850 a.C., e papiro Ebers, ca. [...] discutere dei più importanti effetti collaterali ‒ all'inizio soprattutto le tromboembolie, in seguito i possibili effetti oncogeni ‒ per la reticenza delle riviste scientifiche ad accettare articoli e lettere che riguardassero questi temi. Fu ...
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MAGRASSI, Flaviano
Mario Crespi
Nacque a Brescia il 30 dic. 1908, primo dei quattro figli di Artemio, chirurgo pediatra presso l'ospedale bresciano, e Teresa Prinetti, entrambi di origine piemontese. [...] malattie infettive e parassitarie, XXIII (1971), pp. 899-922; Conoscenze acquisite ed in evoluzione nella problematica offerta dai virus oncogeni, in Recenti progressi in medicina, LII (1972), pp. 515-559, in collab. con G. Tarro.
Del M. debbono ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] nel senso che non si ammette una trasmissione di informazioni in senso inverso. Invece si è osservato che in alcuni virus oncogeni il processo di trascrizione può essere invertito. H.M. Temin ipotizzò nel 1964 che l’RNA virale – per certi virus privi ...
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NUCLEICI, ACIDI
Massimo Libonati
. Gli a. n. si distinguono in due tipi, l'a. deossiribonucleico (DNA) e l'a. ribonucleico (RNA). Entrambi sono molecole di grandi dimensioni preposte a una funzione [...] casi la direzione del flusso dell'informazione genetica può essere nella prima tappa invertita. Ciò accade nel caso di alcuni virus oncogeni a RNA, quali per es. il virus del sarcoma di Rous. L'informazione contenuta nel genoma di tale virus, che ...
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Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] (un enzima che fosforila, cioè aggiunge un fosfato agli amminoacidi serina e treonina delle proteine) e da 4AP-1 (un dimero degli oncogeni jun e fos).
Wnt-8 a sua volta attiva una cascata di eventi: Wnt lega un recettore di membrana detto frizzled ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] nella risposta anticorpale a certi antigeni, resistenza dell'ibrido a certi trapianti parentali, resistenza o suscettibilità a certi virus oncogeni. I geni che controllano i primi due caratteri sono stati mappati in due regioni del complesso H-2 ...
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oncogene
oncogène s. m. [comp. di onco- e gene]. – In genetica, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto.
oncogeno
oncògeno agg. [comp. di onco- e -geno]. – Nel linguaggio medico, di fattore atto a provocare o a favorire la metaplasia tumorale di cellule di un organismo; anche sostantivato: un o. chimico.