In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] di accrescimento come l’EGF (epidermal growth factor) e il PDGF (platelet-derived growth factor). Alcuni oncogeni contengono r. catalitici abnormi con attività tirosinchinasica costitutiva, per cui sono capaci di codificare proteine molto simili ...
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HPV, virus
Raffaele Bruno
Virus (sigla dell’ingl. Human Papilloma Virus) appartenente alla famiglia delle Papovaviridae, detto anche papilloma virus. Molte varietà di HPV provocano verruche sulla cute [...] e, inoltre, ciascuno dei due vaccini citati offre protezione solo verso due tipi di HPV ad alto rischio. Altri tipi oncogeni di HPV possono causare il cancro del collo dell’utero e pertanto il routinario screening della cervice uterina rimane di ...
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RNA (sigla dell’ingl. RiboNucleic Acid)
Acido nucleico presente nel nucleo e nel citoplasma di tutte le cellule. Le molecole di RNA sono sequenze di nucleotidi, nei quali lo zucchero è il ribosio (e non [...] che alcuni fattori di trascrizione alterati in talune patologie causano una deregolazione dell’espressione dei microRNA. Per es., l’oncogene MYC, sovraespresso in alcuni tumori, causa un’alterata trascrizione di un gruppo di microRNA che a loro volta ...
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PCR (sigla dell’ingl. Polymerase Chain Reaction)
Tecnica utilizzata per amplificare in provetta frammenti di DNA di cui siano note le due estremità. Inventata da K. Mullis nel 1983, fu resa efficiente [...] strumento diagnostico anche nel campo dell’oncologia. È possibile infatti identificare diversi elementi genetici (ad es., oncogeni e geni oncosoppressori, geni per fattori di crescita e loro recettori, mutazioni puntiformi o traslocazioni) correlati ...
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Il significato del termine acustica ha subito negli anni un sensibile cambiamento, che si è andato stabilizzando nei tempi recentissimi, nel senso che esso non considera più soltanto la fenomenologia variamente [...] si vanno perfezionando le tecniche che utilizzano gli effetti termici indotti dagli ultrasuoni per la distruzione di tessuti oncogeni: risultati soddisfacenti sono stati ottenuti nei casi di tumore alla prostata e al fegato.
Un diverso impiego degli ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] siti è data dalla proprietà di essere localizzati spesso nelle regioni dove sono stati mappati anche particolari oncogeni. Evidenze sperimentali indicano anche un loro coinvolgimento nelle rotture e nei riordinamenti cromosomici dei c. di individui ...
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GIORDANO, Alfonso
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Lercara Friddi, in provincia di Palermo, il 10 dic. 1910 dal medico Luigi e da Vincenzina Bongiovanni. Conseguita all'età di 16 anni la maturità classica [...] , XXXIV [1985], pp. 35-55). Tali studi appaiono oggi di grande attualità, alla luce delle attuali conoscenze sugli oncogeni e sulle basi molecolari delle neoplasie e delle metastasi.
Del G. debbono ancora essere ricordati, oltre a vari lavori ...
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vettori ed enzimi
vettóri ed enzimi. – A partire dagli anni Settanta del 20° sec., la possibilità di moltiplicare frammenti di DNA (deoxyribonucleic acid) per produrre una grande quantità di copie tutte [...] HIV (virus della immunodeficienza umana), è formata da retrovirus complessi che infettano macrofagi e linfociti. A differenza dei retrovirus oncogeni, i lentivirus sono capaci di trasdurre cellule quiescenti. Nel caso di HIV, per es., il complesso di ...
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ZINCO
Franco Salvatori
Paolo Schlechter
(XXXV, p. 946; App. II, II, p. 1137; III, II, p. 1146; IV, III, p. 870)
Produzione - Dopo i notevoli incrementi registrati fino alla prima metà degli anni Settanta, [...] di natura anche molto diversa, costituiti da ormoni polipeptidici, da fattori di accrescimento cellulare o anche da fattori oncogeni (per es. esteri del forbolo). Il tipo di risposta è con ogni verosimiglianza legato alle diverse sequenze (catene ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] fino a tutto dicembre 1997 identificare 91 geni umani responsabili di patologie ereditarie e 94 geni umani noti come oncogeni o soppressori di crescita tumorale.
A giugno 1998 la situazione del p. g. umano (HUGO, Human Genome Organization) risulta ...
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oncogene
oncogène s. m. [comp. di onco- e gene]. – In genetica, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto.
oncogeno
oncògeno agg. [comp. di onco- e -geno]. – Nel linguaggio medico, di fattore atto a provocare o a favorire la metaplasia tumorale di cellule di un organismo; anche sostantivato: un o. chimico.