scrittura minuscola
Tipo di scrittura latina comparsa nei secc. 2°-3° d.C. come evoluzione della scrittura capitale, caratterizzata a differenza di questa, che aveva le lettere inscritte in un modulo [...] carolingia fu creata la minuscola carolina, che si impose e diffuse in tutta l’Europa, sostituendo nell’uso librario la scrittura onciale. La ripresa in età umanistica della minuscola carolingia è a sua volta all’origine della minuscola attuale. ...
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Vedi CARSOLI dell'anno: 1959 - 1994
CARSOLI (Καρσίολοι, Carsiŏli, Carseŏli)
L. Rocchetti
Le rovine dell'antica C. si trovano tra Arsoli e Carsoli. C. fu città degli Equi, divenuta colonia di diritto [...] con sicurezza datato tra gli ultimi decennî del IV sec. a. C. ed il 217, anno in cui fu introdotta la riduzione onciale di cui, però, non vi è traccia nelle numerosissime monete romane e romano-campane, di Rimini, Aquino, Napoli, Velia, Posidonia ...
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Agimondo, Omiliario di
A. Petrucci
L'Omiliario di A. costituisce una testimonianza di grande rilievo dell'arte scrittoria e dello stile di ornamentazione dei codici liturgici di lusso nella Roma della [...] coeva.
Di mano del medesimo scriba A. sono sia la scrittura del testo, un'elegante anche se artificiosa e rigida onciale romana new style, sia le sezioni di apparato comprendenti incipit ed explicit in capitali miste eleganti e ornate, sia infine la ...
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È l'asse diminuito di un quarto, ed equivale a nove dodicesimi o tre quarti di qualsiasi cosa: infatti nel linguaggio ordinario i Latini lo usarono in tal senso per tutto ciò che può dividersi in dodicesimi [...] C. Cassio Longino nel periodo 100-90 a. C. (si conosce un solo pezzo). Le due emissioni rientrano ancora nel sistema dell'asse onciale, ma furono fatte in due momenti in cui la coniazione dell'asse era stata sospesa. I due pezzi portano il segno del ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] per committenti barbari. Ma il mondo civilizzato romano del IV e V sec. produsse anche una s. tra le più superbe. L'onciale latino può o non può derivare dal greco, ma certamente l'intenzione estetica è la stessa, con le sue forme ampie e grandi ...
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(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari [...] tra loro, rappresentano tendenze analoghe che si attuano in scrittori lontani, partendo da forme diverse, dalla merovingica o dall’onciale o dalla semionciale o dalla minuscola corsiva. Con l’inizio del 9° sec. scompaiono per dar luogo alla c ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] manoscritte, in uso dal I secolo circa in poi, sono le capitali libraria rustica, libraria elegante, libraria onciale, libraria semionciale (contraddistinte da differenti caratteristiche di eleganza e di orientamento del tratto), ma anche la capitale ...
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GRAFFITO
A. Petrucci
Nel Medioevo la denominazione di g. può essere attribuita a disegni simbolici e a testimonianze scritte, in genere brevi o ridotte soltanto a un nome, eseguiti su superfici dure [...] 'isolotto del faro di Vieste (Foggia). Notizie preliminari, Miscellanea greca e romana 14, 1989, pp. 299-309; C. Tedeschi, L'onciale usuale a Roma e nell'area romana in alcune iscrizioni graffite, Scrittura e civiltà 16, 1992, pp. 313-330; L. Miglio ...
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INIZIALE
S. Maddalo
Elemento grafico, evidenziato attraverso una particolare definizione figurativa - sia essa il modulo, un colore contrastante rispetto alla linea di scrittura, un arricchimento esornativo [...] è arricchito con motivi animalistici a uccelli, con busti di santi, con croci e a c. 184v con una grande E onciale, in cui il tratto centrale è sostituito da una mano della tipologia 'a mano benedicente'.Un corredo figurativo analogo caratterizza l ...
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- È la quarta lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (di in italiano, de in quasi tutte le altre lingue europee; in latino esso sonava de) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] 'ultima scrittura verso le linee sinuose.
Dalla D maiuscola dell'alfabeto latino si svolgono la capitale rustica, la corsiva, l'onciale e le forme di minuscole, variamente usate, secondo i tempi e i luoghi, attraverso il Medioevo, fino alle forme ...
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onciale
(non com. unciale) agg. e s. f. [dal lat. tardo uncialis, che tradizionalmente si identifica con l’agg. uncialis «di un’oncia; alto un pollice», ma è forse un der. di uncus «uncino»]. – Scrittura o. (o assol. onciale s. f.), scrittura...
semionciale
(meno com. semiunciale) agg. e s. f. [comp. di semi- e onciale, o rispettivam. unciale]. – In paleografia latina è così indicata in modo convenzionale (in quanto il tipo scrittorio designato non ha alcun rapporto diretto con l’onciale)...