ORO (aurum, ie. da *ausom; quod illi [Sabini] ausum dicebant: Fest., viii, 14; χρυσός è di origine semitica; cfr. Ernout-Meillet, 1959, s. v.; Boisacq, s. v.)
F. Magi
È il metallo prezioso e nobile per [...] nel 215 a. C. durante la seconda guerra punica, per la quale era fatto divieto alle donne di portare addosso più di una mezza oncia d'o. (= nel bronzo a gr 1,16); la legge passò, ma durò poco, perché appena venti anni dopo dovette essere abolita, a ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] quantità di acqua: «e ora, lasso!, un gocciol d’acqua bramo», Inf. XXX, 63; od oncia, una minima misura di spazio: «ch’i’ potessi in cent’anni andare un’oncia», Inf. III, 83). In Dante l’impiego dell’iperbole consegue però a una pluralità di esigenze ...
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TOUCY, Philippe
Rosanna Lamboglia
(de). – Di origine provenzale, si stabilì nel Regno di Sicilia al seguito di Carlo I d’Angiò. Mancano notizie precise sulla famiglia di provenienza e se ne ignorano [...] anni del dominio angioino infatti i capitoli furono rispettati, e gli emolumenti (100 salme annue di frumento e di vino, un’oncia d’oro al giorno da parte della Curia) erogati con regolarità. A ciò si aggiunsero altri introiti, in natura o commutati ...
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SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE
Rinaldo Ossola
. Il s. m. i. creato trent'anni fa a Bretton Woods era basato su cambi fissi, modificabili solo occasionalmente col consenso di un nuovo istituto, il [...] ricevuti da altri paesi).
Ma la principale limitazione dello schema era indubbiamente il legame statutario tra oro e DSP (DSP 35 = 1 oncia di oro) e il fatto che il valore del DSP nelle transazioni - cioè il suo valore in termini delle singole valute ...
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FORBICI (fr. ciseaux; sp. tijeras; ted. Scheren; ingl. scissors)
Luigi SUTTINA
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Gli antichi conobbero uno strumento per tagliare (gr. ψαλίς; latino forfex, -icis, donde il nome italiano) ricavato in [...] sua volta, Tristano ne reca una regalatagli da Isotta. Nell'inventario di Carlo V, un paio di forbici d'oro pesava un'oncia e nove sterline. Il fodero delle forbici, che si portava anche appeso alla cintura, era di pelle impressa, d'oro damaschinato ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] a r. difficili o comunque aspre e chiocce si reperisce urli: pur lì: burli (If VII 26-30); come: chiome: Oh me (XXVIII 119-123); oncia: sconcia: non ci ha (XXX 83-87). E ancora: ventre: almen tre: entre (Pg XIX 32-36); piacerli: per li: merli (XX 2-6 ...
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RISERVA
Luca ROSANIA
In economia, le r. più note sono quelle costituite dalle imprese per far fronte alle alterne vicende dell'attività economica e provengono dagli utili non distribuiti (r. legali [...] di oro fino; tale prezzo è stato determinato sulla base del prezzo dell'oro negli S.U.A. (35 dollari per oncia) e del corso ufficiale del dollaro fissato dall'Ufficio italiano dei cambî (625 lire). Attraverso il prezzo dell'oro si è ricavata ...
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RIZZI-ZANNONI, Antonio
Attilio Mori
Geografo e cartografo, nato a Padova il 2 settembre 1736, morto a Napoli il 20 maggio 1814. Studiò a Padova e sotto la guida del marchese Poleni si applicò all'astronomia. [...] del regno di Napoli e si compone di 32 grandi fogli incisi in rame sviluppati nella proiezione di Cassini alla scala di un'oncia napoletana per 1,5 miglia (1: 126.000) e delle dimensioni di 30 × 20 once (corrispondenti quindi a 45 × 30 miglia) con l ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] 'oro da parte dei privati fu limitato in epoca repubblicana dalla lex Oppia (215 a. C.), che fu abrogata dopo 20 anni, a mezza oncia a testa; in epoca imperiale Tiberio proibì del tutto l'uso di vasellame d'oro (Tac., Ann., ii, 33; Dio Cass., 57, 15 ...
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BIANCHI, Antonio
Nicola Parise
Nato a Savignano sul Rubicone (Forlì) il 27 marzo 1784, da Tommaso e da Cecilia Beltramelli, compì i propri studi a Rimini, dove si era trasferito insieme col padre all'età [...] 'attenzione del Bianchi. Si trattava di serie costituite da pezzi di cinque, quattro, tre, due, una e mezza oncia, che rimandavano tutti ad una libbra maggiore di quella romana (caratteristica delle popolazioni italiche del versante adriatico) e ad ...
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oncia
óncia (region. ónza) s. f. [lat. ŭncia, propr. «dodicesima parte» di un’unità; der. di unus «uno»] (pl. -ce). – 1. Nel mondo antico, unità monetaria del sistema siculo-italiota e romano, corrispondente in origine all’unità ponderale...
semioncia
semïóncia s. f. [comp. di semi- e oncia, adattamento del lat. semuncia] (pl. -ce). – Sottomultiplo dell’oncia, equivalente alla metà di un’oncia (ovvero a 1/24 dell’asse), come misura del sistema ponderale o monetario.