(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] emergenti: Y. Kateb, poeta e drammaturgo, che dopo il 1970 animò un teatro dai temi politici in lingua araba; M. Haddad, autore di Malheur en numerosi gialli, molti dei quali insieme al suo omonimo Abdelilah Hamdouchi. Il recupero della tradizione e l ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] tra il 1873 e il 1875; pubbl. post., 1928). Anche nel teatro l'ispirazione più alta si attua nel vigoroso racconto di una dolente umanità, moderna (dal dramma V. trarrà nel 1906 il romanzo omonimo). Tornato a Catania, V. visse in uno scontroso riserbo ...
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Scrittore britannico (n. Bromley 1954). Acutamente ricettivo rispetto alle esperienze urbane di multiculturalismo e aperto ai sincretismi e alle contaminazioni, è uno degli autori più interessanti della [...] scontrandosi precocemente con i pregiudizi razziali. Attratto dal teatro, che negli anni della sua formazione era rappresentato The mother, da cui R. Michell ha tratto l'omonimo film presentato al festival di Cannes (2003); l'autobiografia My ...
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Scrittrice statunitense (n. Lockport 1938). Nei numerosi interventi critici e nei saggi, O. sviluppa, sperimentandola peraltro nelle opere creative, una sua concezione complessa dell'arte che, partendo [...] Angel fire, 1973; l'antologico Invisible women, 1982), il teatro (Sweet enemy, 1965; Miracle play, 1974) e la gang (1993; trad. it. 2004), da cui nel 1996 è stato tratto l'omonimo film; Zombie (1996; trad. it. 2015), Man crazy (1997; trad. it. ...
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Scrittore italiano (Roma 1940 - ivi 2013). A determinare la sua vocazione letteraria e l'interesse per il cinema ha contribuito l'incontro con P. P. Pasolini, che fu suo insegnante di italiano nelle scuole [...] romanzo Un borghese piccolo piccolo (1976; da cui l'omonimo film di M. Monicelli, 1977, interpretato da A. anche il volume di Consigli a un giovane scrittore: narrativa, cinema, teatro, radio (1996). Si è cimentato infine con il fumetto (Olimpo S ...
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Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di [...] umanisti tedeschi, alla loro paleografia.
Vita
Figlio del clinico omonimo e fratello di Moritz, fu libero docente di filologia risalgono lavori su testi latini classici e tardi e sul teatro medievale); il suo primo grande lavoro fu l'edizione dei ...
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Tragedia (1606) di W. Shakespeare, ispirata dalla figura storica del re di Scozia Macbeth.
Macbeth, dopo aver ucciso, vittima della suggestione della moglie, il re Duncan, uccide Banquo, altro generale [...] Chelard (1827), di G. Verdi, di W. Taubert (1857), al poema sinfonico omonimo di R. Strauss (1890) e infine all'opera di E. Bloch (1903-09). su libretto di F. M. Piave, venne rappresentata al Teatro della Pergola di Firenze il 14 marzo 1847, poi a ...
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Ferrari, Marco. – Giornalista e scrittore italiano (n. La Spezia 1952). Dopo la laurea in Geografia, ha iniziato la carriera giornalistica nel 1975 lavorando per l’Unità. Ha poi collaborato con Rinascita [...] il Premio letterario "Lerici-Golfo dei Poeti". Nel cinema e in teatro ha collaborato a lungo con A. Benvenuti e con il regista M. Sciarra, che ha tratto il film omonimo dal suo romanzo Alla rivoluzione sulla Due cavalli (1995; nuova ed. integrata ...
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Mazzantini ⟨-zz-⟩, Margaret. – Scrittrice e attrice italiana (n. Dublino 1961). Dopo il diploma nel 1982 presso l’Accademia di arte drammatica di Roma, ha esordito a teatro nell’Ifigenia in Tauride di [...] (2001, Premio Strega, da cui nel 2004 il marito S. Castellitto ha tratto il film omonimo); Zorro (2002); Venuto al mondo (2008, da cui Castellitto ha diretto l'omonimo film nel 2012); entrambi nel 2011, Nessuno si salva da solo (da cui Castellitto ha ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] all'antico silenzio, è stato il movimento dell'Hexagone, dall'omonima casa editrice fondata nel 1953, che ebbe in G. n. 1921) e R. Carrier (n. 1937), mentre il joual entra nel teatro con le pièces di M. Tremblay (n. 1942: Les belles-soeurs, 1968), ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta diviso dai passaggi del Sole agli equinozî...
monologo
monòlogo s. m. [dal gr. tardo μονόλογος «che parla solo», comp. di μονο- «mono-» e –λογος «-logo», raccostato per il sign. a dialogo] (pl. -ghi). – 1. Scena drammatica in cui un attore parla e recita da solo: già presente nel teatro...