Furthman, Jules (propr. Furthmann, Julius Grinnell)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, di origine tedesca, nato a Chicago il 5 marzo 1888 e morto a Oxford (Inghilterra) il 22 settembre 1966. [...] ) che nascondevano le sue origini tedesche; scrisse nove film per Henry King, interpretati dal raffinato William Russell, e adattò l'omonimoromanzo di J. Conrad per Victory (1919) di Maurice Tourneur. Ripreso il suo nome, F. diresse e scrisse per la ...
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Aurenche, Jean
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore francese, nato a Pierrelatte (Drôme) l'11 settembre 1904 e morto a Bandol (Var) il 29 settembre 1992. Nella sua lunga carriera scrisse più di settanta [...] Le diable au corps (Il diavolo in corpo) dall'omonimoromanzo di R. Radiguet. Narrato come un lungo flashback, commence… (1975; Che la festa cominci), premio César nel 1976, da un romanzo di A. Dumas, una lezione di cinema storico; Le juge et l' ...
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Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] sicurezza e senza enfasi.
Il riconoscimento a livello internazionale è stato poi confermato dal successo di Mephisto, tratto dall'omonimoromanzo di K. Mann che si ispira alle vicende vissute da Gustav Gründgens nel periodo del Terzo Reich. Il film ...
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Mayer, Carl
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore austriaco di famiglia ebrea, nato a Graz il 20 febbraio 1894 e morto a Londra il 1° luglio 1944. Il maggiore sceneggiatore dell'epoca della Repubblica [...] capolavori: Der Gang in die Nacht (1921), variando lo scenario danese Sejren di Harriet Bloch, Schloss Vogelöd (1921), dall'omonimoromanzo a puntate di R. Stratz, Der letzte Mann (1924; L'ultima risata) e Tartüff (1925; Tartufo), dalla celebre pièce ...
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BERTONI, Augusto
Luigi Lotti
Nato a Faenza l'8 nov. 1818, studiò nella città natale e per qualche tempo anche all'università di Siena, impiegandosi successivamente come protocollista nell'amministrazione [...] il B. divenne "coestensore". In quello stesso anno scrisse Isabella Orsini duchessa di Bracciano, un dramma tratto dall'omonimo, romanzo del Guerrazzi (un altro - Marietta de' Ricci - lo scriverà pochi anni più tardi, a Genova, ispirandosi ancora ...
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Russell, Ken (propr. Henry Kenneth Alfred)
Daniele Dottorini
Regista cinematografico inglese, nato a Southampton il 3 luglio 1927. Uno degli autori più visionari del panorama inglese, capace di creare [...] la sua abilità nel costruire immagini raffinate dal punto di vista compositivo. Nel terzo film, Women in love, tratto dall'omonimoromanzo di D.H. Lawrence, R. rilegge il melodramma con raffinatezza estrema, mentre i movimenti dei personaggi e della ...
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Diegues, Carlos (propr. Fontes Diegues, Carlos José)
Enzo Sallustro
Regista cinematografico brasiliano, nato a Maceió (Alagoas) il 19 maggio 1940. In costante equilibrio tra ragioni artistiche e attenzione [...] sulla scena cinematografica internazionale è avvenuto nel 1996 con Tieta do Agreste, seguito nel 1999 da Orfeu. Il primo, tratto dall'omonimoromanzo del 1977 di J. Amado, è stato pensato per l'attrice Sonia Braga, che ha voluto D. come regista. È la ...
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Lizzani, Carlo
Francesco Bolzoni
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Roma il 3 aprile 1922. Dopo aver contribuito all'affermazione del Neorealismo, soprattutto in veste di critico [...] . L'avventurosa e difficile genesi di Roma città aperta di Rossellini è invece raccontata in Celluloide (1995), ispirato all'omonimoromanzo di Ugo Pirro anche autore, insieme allo stesso L. e a Furio Scarpelli, della sceneggiatura, premiata con il ...
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Chenal, Pierre
Flavio De Bernardinis
Nome d'arte di Pierre Cohen, regista cinematografico francese, di famiglia ebrea, nato a Bruxelles il 5 dicembre 1904 e morto a Parigi il 23 dicembre 1990. L'abilità [...] tratti da opere illustri della storia della letteratura: nel 1935 realizzò Crime et châtiment (Delitto e castigo), tratto dall'omonimoromanzo di F.M. Dostoevskij, con Pierre Blanchar nel ruolo di Raskolnikov, in cui è già evidente la predisposizione ...
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Greene, Graham
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore inglese, nato a Berkhampstead (Hertfordshire) il 2 ottobre 1904 e morto a Corseaux-sur-Vevey (Svizzera) il 3 aprile 1991. G. ebbe un rapporto [...] sale (1936; trad. it. 1956); The quiet American (1958; Un americano tranquillo) di Joseph L. Mankiewicz, ancora dall'omonimoromanzo (1955) che nel 2002 ha ispirato una nuova versione cinematografica diretta da Phillip Noyce e interpretata da Michael ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
meschino
agg. [dall’arabo miskīn «povero, indigente»]. – 1. letter. Infelice, sventurato, che si trova in misero stato; esprime in genere commiserazione: povero e m. fu d’Atene cacciato (Boccaccio); Qualche grazia il meschino Corpo fra voi...