Di Giov. Carlo Aliberti, pittore e decoratore, nato in Asti il 5 marzo 1662 ed ivi morto circa il 1740, s'ignora la formazione artistica. Forse, come altri Piemontesi del tempo, studiò a Roma e vi fece [...] Monastero del Gesù; un S. Agostino battezzante nella soppressa chiesa omonima; un Paradiso nella cupola, e la pala, con le scolaro di Ferd. Bibbiena in Bologna, perfezionatosi a Roma, operante quindi in Piemonte, ove morì nel 1777.
Bibl.: Durando ...
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Nato a Rouen il 20 agosto 1625, morto a Les Andelys l'8 dicembre 1709. Fratello del grande Pierre C., studiò, come lui, da avvocato, e come lui si dedicò alle lettere e al teatro, dove esordì nel 1647 [...] dal Maximian, Nitocri dal Comte d'Essex, e Antioco dalla tragedia omonima. Una decina di tragedie furono tradotte e recitate sui teatri italiani, a cominciare dal Timocrate, opera tragicomica, trad. in prosa da F. Merelli (Bologna 1696); del Comte ...
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. Illustre casata francese investita di molti feudi e titoli e il cui nome si mantenne spesso anche grazie a sostituzione di discendenti di linea femminile. Pertanto i beni della linea primogenita della [...] sposato nel 1543 Gilbert de Blanchefort, castellano della terra omonima presso Limoges. In forza di questo testamento, Antoine de morì, novantenne. Sotto il suo nome furono pubblicati nel 1834 dei Souvenirs, opera invece di un certo de Courchamps. ...
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POTENZA (lat. Potentia; A. T., 24-25-26 bis)
Ettore Ricci
Fiume dell'Appennino Marchigiano il cui vasto anfiteatro sorgivo è limitato, a ponente, dai monti Penna (m. 1432) e Pennino (m. 1570), e a levante, [...] ) è in ampia valle, allontanandosi sempre più per opera di degradazione quaternaria le serie laterali delle colline plioceniche antichissimo, è San Severino (Septempeda) sorto allo sbocco della gola omonima; presso la foce e, alla destra, è S. Maria ...
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Figlio di Desiderio, ultimo re dei Longobardi, e della regina Ansa, fu ancor giovane associato dal padre al trono nell'agosto 759, certo per assicurargli la successione. La sua opera come re (per quanto [...] dopo a Costantinopoli. Con lui si estinse la casa di Desiderio. La figura di A. nell'omonima tragedia del Manzoni è creazione poetica.
Bibl.: In mancanza di opere speciali, vedi le storie generali d'Italia: fra le moderne v. T. Hodgkin, Italy and her ...
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VIGO (A. T., 29-40)
Giuseppe Caraci
Città della Spagna, capoluogo di partido Judicial nella provincia di Pontevedra (Galizia). Il centro abitato, conosciuto dalla più lontana antichità (il vicus Sacorum [...] e Astorga), si è sviluppato sulla riva meridionale della ría omonima, alle falde del Cerro Castelo, in posizione non meno -5 milioni di tonn. annue. Grandi lavori sono stati messi in opera per farne il principale scalo della costa atlantica spagnola. ...
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Poeta friulano, nato a Colloredo di Montalbano il 23 marzo 1622, morto a Gurìz (Gorizzo presso Codroipo) il 21 settembre 1692. Del ramo italiano dell'omonima famiglia dei Colloredo Mels (v.), fu per sette [...] a lui anche la prima prosa d'arte, finissima, e, in certi intermezzi poetici, fors'anche i primi tentativi drammatici in friulano.
Opere: Le poesie del C. furono stampate soltanto nel 1785, in 2 voll., a Udine, a cura di D. Dall'Ongaro, e ristampate ...
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Scrittore olandese, nato nel 1860 a Haarlem. Studiò medicina ad Amsterdam, dove si laureò nel 1886, specializzandosi poi in psichiatria. Nel 1895 si stabilì a Bussum. Già da studente aveva scritto alcune [...] movimento della Nieuwe Gids; dal 1885 al 1893 fu redattore dell'omonima rivista in cui pubblicò il suo racconto De kleine Johannes (Il piccolo Giovanni), che appartiene oramai alle opere classiche della letteratura olandese: in forma di leggenda v'è ...
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SOLARIO, Antonio, detto lo Zingaro
Luigi Serra
Pittore, nacque da un Giovanni di Pietro, originario di Solario, e operò sullo scorcio del sec. XV e nei primi anni del successivo. Di lui si conoscono [...] del Carmine a Fermo, la Madonna della Misericordia nella chiesa omonima di Macerata, la Madonna del Soccorso nella chiesa del B. del S. è fondamentalmente veneta benché s'avvertano nell'opera sua riflessi lombardi e umbri, dovuti al suo peregrinare ...
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Scultore veneziano, probabilmente di origine carrarese, uscito forse dalla scuola del fiammingo Giusto Cort - importatore in Venezia delle forme berniniane - e operante tra la fine del sec. XVII e la prima [...] Ignazio di Loiola), e scolpì il bassorilievo con S. Sebastiano curato dalle pie donne, che orna l'altar maggiore dell'omonima chiesa: l'opera sua migliore, e in cui è chiaro il ritorno alle forme del Cinquecento, dal Sansovino al Campagna. Per Rovigo ...
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Creative Commons
loc. s.le f. pl. Diritti dell’ingegno in godimento collettivo. ◆ c’è chi ha escogitato una soluzione geniale per togliere le castagne dal fuoco sia ai creativi generosi che ai potenziali fruitori dei materiali. Il progetto,...
nave
s. f. [lat. navis, affine al gr. ναῦς]. – 1. a. Nome generico delle costruzioni di una certa grandezza e capacità, munite di adeguati sistemi di propulsione, adibite al trasporto per acqua di persone e merci (o anche ad azioni belliche)...