Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] identico sul piano grafico ma diverso sul piano fonico (cfr. De Mauro 2005: 69-71) (➔ grafemi).
Sono esempi di parole omografe il numerale venti ([ˈventi] «numero pari a due decine») e il nome venti ([ˈvɛnti] «correnti d’aria»); il nome ancora ...
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CAMICIE O CAMICE?
La grafia corretta del plurale di camicia è camicie.
Oltretutto, si evita così l’➔omografia con il singolare maschile càmice (‘indumento da lavoro’), il cui plurale è càmici.
VEDI ANCHE [...] -cia, -gia, scia, plurale dei nomi i ...
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La sciarada è lo schema enigmistico (➔ enigmistica) che richiede di saldare due parole per ottenerne una terza.
È uno degli schemi enigmistici fondamentali e il suo nome è tra quelli appartenenti alla [...] la famiglia Colonna, o dall’uso dantesco di Beatrice (Bartezzaghi 2001 e 2004). La distinzione attuale tra omofonia e omografia (Dossena 2004) è posteriore all’invenzione della stampa e all’assestamento nell’uso corrente degli spazi vuoti tra parola ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] a quelle del tipo camicie e valigie. Sarebbe comunque opportuno evitare l’insorgenza di possibili e ambigui casi di omografia, ad es.: le camice confezionate dalle sarte (preferibile: le camicie) / il camice indossato dal dottore. È poi abbastanza ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] terminanti con elementi formativi di origine greca (analogia, antropofagia, autonomia, diacronia, dicromia, idrofobia, monocefalia, omografia; ➔ elementi formativi).
Abbiamo anche termini in -za derivati da parole terminanti in -lento (turbolenza ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] ). Inversa alla sinonimia è l'omonimia, l'identità fonica (omofonia) o grafica (omografia) di lessemi di s. diverso (ancora sostantivo e ancora avverbio sono omografi, banda ''lato'' e banda ''striscia'' sono anche omofoni); si ha invece polisemia ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] al verbo: dammi la matita, scrivetele una lettera, leggilo.
La posizione del clitico, in caso di omografia delle forme dell’imperativo positivo singolare con quelle dell’indicativo, rappresenta, insieme all’intonazione, un tratto distintivo ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] uso superfluo della ‹i›, in casi come ‹scienza› /ˈʃεntsa/, per omaggio al latino, o ‹cielo› /ˈʧεlo/, per evitare l’omografia con ‹celo› da celare. Ma sono ancora presenti oscillazioni, registrate dai dizionari (Serianni 2006: 107 seg.: «effigie, meno ...
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omografia
omografìa s. f. [comp. di omo- e -grafia]. – 1. Il fatto di essere omografo, di essere scritto nello stesso modo: un equivoco dovuto all’o. di due cognomi. 2. In matematica, in partic. in geometria, corrispondenza biunivoca senza...
omografico
omogràfico agg. [der. di omografia] (pl. m. -ci). – Relativo a una omografia, o consistente in una omografia: corrispondenza o., lo stesso che omografia.