Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] gruppi sociali, con diversi livelli di status, di ricchezza e di potere. Le 'masse' stesse non costituiscono una categoria omogenea, ma si differenziano in gruppi rurali e urbani, coorti d'età giovani e vecchie, lavoratori delle industrie e addetti ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] portando i suoi confini stabilmente sull’Adda. Le vittorie esterne consolidano all’interno il governo nelle mani di quella omogenea aristocrazia di uomini d’affari che da tempo dirige la politica veneziana. Il doge, infatti, è controllato e limitato ...
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Stato dell’Oceania, situato a 2.000 km a SE del continente australiano.
Il territorio della N. è composto da due grandi isole (Isola del Nord e Isola del Sud), separate dallo Stretto di Cook, e da alcune [...] al termine del 19° sec., una loro definitiva estinzione (nel 1896 erano ca. 42.000 individui).
La popolazione della N. è omogenea non solo dal punto di vista etnico (per il 91% è bianca), ma anche per l’origine all’interno del medesimo gruppo bianco ...
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Stato dell’Africa orientale, esteso a cavallo dell’equatore. Confina a N con il Sud Sudan e l’Etiopia, a E con la Somalia, a SO con la Tanzania, a O con l’Uganda; per un tratto di 420 km, a SE, si affaccia [...] delle condizioni climatiche che rendono fertili e adatte all’insediamento umano le alteterre centro-occidentali, risulta assai poco omogenea. A una densità media di 67,2 ab./km2, corrispondono valori assai elevati nelle province di Nairobi, Rift ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] , in grado cioè di generare identità forti e tendenzialmente esclusive in un pubblico di massa dai caratteri sempre più omogenei. La seconda conclusione è che le nazioni dei moderni, in ragione del loro carattere popolare e della coeva fortuna ...
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BUOZZI, Bruno
Gastone Manacorda
Nacque a Pontelagoscuro (Ferrara) il 31 genn. 1881 da Orlando e Maddalena Gusti. Nel primi anni del 1900 si trasferì a Milano, dove divenne operaio meccanico, si iscrisse [...] .
La crescita della grande industria, accelerata dalla guerra, con la conseguente formazione di una classe operaia più omogenea e l'esperienza delle lotte del biennio postbellico portarono al prevalere di una concezione più moderna della struttura ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] sentimento di unità e di specificità: Arabi, Berberi e musulmani spagnoli costituirono gradualmente una popolazione musulmana omogenea, consapevole della propria identità religiosa, culturale e politica, di carattere sempre più iberico. Al-Andalus è ...
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Fratello di Ludovico, nacque a Roma l'8 ott. 1905 da Giovanni, incisore di pietre preziose, e da Maria Borelli. Entrato nell'artiglieria pontificia, divenne cadetto effettivo il 4 marzo 1818; contemporaneamente [...] Costituzionale" riorganizzasse l'Italia "tenendo conto delle più vitali parti di ogni provincia, ed assimilandole in una vitalità omogenea". Il paese, a suo dire, abbisognava di codici meno autoritari e di un sistema carcerario più moderno: contro ...
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VITERBO (A. T., 24-25-26 bis)
Maria MODIGLIANI
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Pietro TOESCA
Giorgio CANDELORO
Tammaro DE MARINIS
Città del Lazio settentrionale, capoluogo della provincia omonima. È situata [...] dei Mazzatosta e in quello dei Farnesi, si spiegano e si svolgono le stesse qualità della scuola viterbese, attiva e omogenea fino al sec. XV, alle quali doveva essere improntato anche il palazzo del Comune, iniziato nel 1264, poi nobilmente rifatto ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] quota massima della popolazione urbana vive appunto nei grandi agglomerati, al Centro e al Sud la distribuzione è invece più omogenea, con percentuali significative di presenze nei centri di piccole e medie dimensioni (Sori 1973, p. 305). È indubbio ...
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omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...
catenaria
catenària agg. e s. f. [der. di catena]. – 1. a. In geometria, curva piana non algebrica, luogo del fuoco di una parabola che rotola senza strisciare sopra una retta fissa. b. In meccanica, c. omogenea, configurazione di equilibrio...