GENNARI, Francesco Maria Lorenzo
Giulia Crespi
Nacque a Langhirano, presso Parma, nel villaggio di Mataleto, il 4 ott. 1752, primo dei dodici figli di Giuseppe e di Giacoma (nei locali registri parrocchiali [...] stata dimostrata solo molti anni dopo: la presenza nel contesto della sostanza grigia corticale, fino ad allora ritenuta omogenea, di sottili strie di sostanza bianca, una delle quali, in particolare, decorrente parallelamente alla superficie della ...
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BORRI, Lorenzo
Egisto Taccari
Nato a Firenze, da Giovanni Battista e da Ida Cantagalli, il 14 febbr. 1864, frequentò dapprima l'università di Bologna, poi l'istituto di studi superiori di Firenze: qui, [...] grandi progressi compiuti dalle scienze mediche, la medicina legale aveva arricchito il proprio dottrinale, rendendosi più omogenea e distaccandosi nettamente dalle altre discipline, senza però perdere il suo contenuto e il suo orientamento politico ...
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LANDOLFO
Umberto Longo
Figlio di un Gaiderisio, non ne conosciamo la data di nascita, da collocare presumibilmente verso la metà dell'XI secolo.
L'8 nov. 1108 succedette come arcivescovo di Benevento [...] del XII secolo, le sedi vescovili dell'Italia meridionale vennero affidate a un gruppo di vescovi con una formazione spirituale omogenea in quanto gravitanti intorno alla Curia pontificia. Tra questi oltre a L. - ma già il suo predecessore aveva ...
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CABELLA (della Gabella), Antoniotto
Antonia Borlandi
Seaterius genovese, partecipò come popolano alla vita amministrativa e politica della città. Immatricolato nell'arte della seta insieme con un Cristoforo [...] era in grado né di regolare autorevolmente il difficile giuoco che richiedeva il governo di una comunità così poco omogenea, sottoposta per giunta agli attacchi continui ed alla oppressione fiscale dei Turchi, né di svolgere il delicato compito di ...
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Fisica
Forza che si esercita sulla superficie esterna di un corpo, con direzione normale o no alla superficie medesima, tale che il corpo risulti in qualche modo sollecitato a spostarsi; la s. idrostatica [...] illimitato di terra attraverso una parete verticale (come la parete di traccia AB in fig.). La terra è supposta perfettamente omogenea e totalmente esente da coesione (condizione questa che si verifica, per es., per le sabbie asciutte e non troppo ...
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PASSANTE, Agostino
Alberto Tanturri
– Nacque a Trepuzzi, in Terra d’Otranto, il 21 marzo 1653 da Giovan Pietro, medico, e da Minerva Manca.
Dopo aver compiuto studi probabilmente di giurisprudenza, [...] nel suo primo quindicennio di presenza in Spagna (1679-94), vi fu quello dei contrasti derivanti dalla non omogenea estrazione geografica dei religiosi che avevano dato vita ai primi collegi iberici. Si contrapponevano, in particolare, gli scolopi ...
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BETTI, Enrico
Nicola Virgopia
Nacque a Pistoia il 21 ott. 1823; compiuti qui gli studi classici, si laureò in matematica nel 1846 presso l'università di Pisa, dove ebbe come maestro O. F. Mossotti. [...] altro problema che interessò molto il B. riguarda la ricerca delle forme di equilibrio permanente di una massa fluida omogenea in movimento, con particelle attraentesi per effetto di forze newtoniane. Tale problema, legato all'ipotesi cosmogonica di ...
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Takemitsu, Tōru
Marta Tedeschini Lalli
Compositore giapponese, nato a Tokyo l'8 ottobre 1930 e morto ivi il 20 febbraio 1996. Figura di spicco della musica giapponese del Novecento, collaborò intensamente [...] del 1961, procedimenti aleatori e notazione grafica.
Compose oltre ottanta colonne sonore cinematografiche, perseguendo una ricerca omogenea a quella sottesa al resto della sua produzione. Il suo riferimento alla cultura giapponese non fu del ...
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Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] alle varie "sapienze" orientali, quindi a Pitagora, Democrito, Platone ed Epicuro; tradizione filosofica questa, sostanzialmente omogenea, rispetto alla quale l'aristotelismo si pone come radicale deviazione e come causa, nel cristianesimo, di tutte ...
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Kertész, Imre
Armando Nuzzo
Scrittore e traduttore ungherese, nato a Budapest il 9 novembre 1929, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2002. Proveniente da una famiglia borghese, nel giugno [...] sono sempre autobiografici e, per via dei continui reciproci riferimenti, essi vanno letti come un'unica e omogenea opera. Il totalitarismo, la libertà dell'individuo, l'imperscrutabile irrazionalità dell'uomo e la sua 'naturale' predisposizione ...
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omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...
catenaria
catenària agg. e s. f. [der. di catena]. – 1. a. In geometria, curva piana non algebrica, luogo del fuoco di una parabola che rotola senza strisciare sopra una retta fissa. b. In meccanica, c. omogenea, configurazione di equilibrio...