Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] altamente riflettente. All'ideale wagneriano di offrire al pubblico un ambiente continuo in cui raccogliersi come una comunità omogenea, evitando la dispersione in vari ordini di posti, rispondevano anche il Grosses Schauspielhaus di H. Poelzig a ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
Caratteri generali
di Rodolfo Fattovich
L'architettura africana presenta una grande varietà di forme, che [...] centrale, quasi a indicare una sudditanza gerarchica tra i due defunti. Le forme di sepoltura non presentano una distribuzione omogenea né in senso geografico, né in senso culturale; sovente forme diverse coesistono in una medesima regione. Tra le ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] la grande raffinatezza tecnica e formale, gli olifanti costituiscono un gruppo a sé, caratterizzato da una lavorazione piuttosto omogenea e da una decorazione riconducibile a un ridotto tipo di modelli. Delle tre zone di produzione cui è riferibile ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] edificio. La costruzione, che inaugura la concezione umanistica della chiesa come tempio, non è il frutto di un'ideazione omogenea. In un primo tempo, Sigismondo Malatesta non intendeva che trasformare, per sé e per Isotta degli Atti, due cappelle ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] mago degli Ebrei e la sua figura come cavaliere o orante appare nella sfragistica ellenistica a carattere magico. Secondo un'iconografia omogenea è rappresentato in a. e miniature del sec. 13° (Farès, 1959, pp. 154-156, fig. 2; Kalus, 1981, pp. 99 ...
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MARTINI, Simone
M. Pierini
Pittore senese, documentato a partire dal 1315 e morto nel 1344 ad Avignone.M. nacque presumibilmente a Siena intorno al 1284, data che Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 200) [...] già di Venturi (1907), viene risolta per lo più in favore dell'impossibilità di discernerle in una tavola stilisticamente così omogenea e dalla tenuta qualitativa così alta. L'Annunciazione segna una svolta decisa nell'evoluzione dello stile di M. in ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] da quello dei monaci che avanza invece fino alla linea di innesto del transetto.
All'esterno di questo "complesso omogeneo fondato sull'equivalenza e moltiplicabilità delle parti" (Romanini, 1987), si collocano come blocchi a sé stanti l'infermeria e ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] , perché anche ivi si riconoscono diverse tendenze artistiche; senonché, per la disciplina la quale imponeva una intonazione generale più omogenea e per il fatto che il grande fregio fu ideato e disegnato da un solo maestro, le varie personalità ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] il cattivo stato di conservazione e le manomissioni subite nel tempo rendano difficoltoso il discernimento di un'omogenea qualità esecutiva, ciò che ha comunque suggerito l'ipotesi dell'intervento di collaboratori.
Quello della collaborazione, tra ...
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NICOLA PISANO
M. Wundram
Scultore attivo in Italia nella seconda metà del 13° secolo.L'opera di N. ebbe nell'ambito della scultura un ruolo altrettanto incisivo di quello che, una generazione più tardi, [...] non sono sbalzati dal fondo con la stessa intensità, bensì appaiono piuttosto fondersi su un'unica, quasi chiusa e omogenea superficie anteriore. Alla raffinata lavorazione dei panneggi si sostituisce la tendenza verso una resa sommaria che crea, in ...
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omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...
catenaria
catenària agg. e s. f. [der. di catena]. – 1. a. In geometria, curva piana non algebrica, luogo del fuoco di una parabola che rotola senza strisciare sopra una retta fissa. b. In meccanica, c. omogenea, configurazione di equilibrio...