CATENACCI, Catenaccio
Nicolò Mineo
Nacque quasi certamente ad Anagni verso la metà del sec. XIII.
Di un Catenaccio di Anagni dà notizia il Registrum vetus instrumentorum dell'Archivio comunale di Todi; [...] è meglio realizzato nel testo tramandato dal ms. milanese, che presenta, rispetto a quello napoletano, una più omogenea fusione delle componenti linguistiche. Di qualche interesse il metro, piuttosto elaborato, del tipo della sesta rima narrativa e ...
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CUSTER DE NOBILI, Gino
Felice Del Beccaro
Nacque a Lucca il 28 febbr. 1881 da Lorenzo e da Carlotta De Nobili.
La madre, di ascendenza aristocratica, dopo la scomparsa prematura del marito dovette affrontare [...] letterario Caselli, intitolato all'antico caffè, risulta, secondo il parere del filologo e folklorista G. Giannini, linguisticamente omogenea e precisa nel rendere la parlata del ceto medio cittadino, del quale il C. coglie con finezza psicologica i ...
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LAPACCINI (Lapaccino; Lapacino), Filippo
Paolo Falzone
Nacque a Firenze intorno alla metà del XV secolo. Una ricostruzione del suo profilo biografico è resa problematica dal carattere discontinuo e [...] e del suo contenuto in Bregoli Russo, pp. 75-77).
Scritto in terza rima e suddiviso in tre parti di omogenea estensione (rispettivamente di 127, 124 e 127 versi) che, secondo l'intenzione dell'autore, dovevano corrispondere ad altrettante scene, il ...
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BAIAMONTI, Giulio
Arturo Cronia
Nacque a Spalato il 24 ag. 1744. Iniziati gli studi nella città natale, passò all'università di Padova, dove si laureò in filosofia e in medicina il 29 genn. 1773 discutendo [...] scorta, in gran parte, di relazioni dei provveditori generali di Venezia. La sezione centrale è la più completa e omogenea perché le Memorie della città di Spalatro in Dalmazia comprendono le Memorie fisiche e filologiche e le Memorie ecclesiastiche ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] più esteriori, fornì al C. gli spunti e le coordinate essenziali della sua sempre più cospicua ed infine anche omogenea (pur nell'apparente disorganicità) attività letteraria.
L'erezione da parte di Pio VI della nuova grande sagrestia neoclassica ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] "una letteratura europea esiste e che soltanto contingenze politiche e sociali le impediscono di apparire legata ed omogenea", perché si trattava sostanzialmente di rivitalizzare "una tradizione di unità spirituale" incarnata nelle figure dei grandi ...
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ARRIGHI, Ludovico, detto il Vicentino (Ludovicus Vicentinus, Ludovicus Henricus, de Henricis, degli Arrighi)
Alessandro Pratesi
Nativo di Cornedo Vicentino (e non di Tarquinia, come ha creduto il Wardrop, [...] che non sia esclusiva dei professionisti: egli perciò la rende più semplice, sviluppando con eleganza e in maniera omogenea i tratti ascendenti e discendenti, scegliendo un tracciato angolare a preferenza di quello rotondo, riducendo il corpo delle ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] una fitta rete di accostamenti tra testi antichi e moderni, l'unità di fondo in una ricerca religiosa per tanti versi omogenea a quella da cui gli pare permeata l'intera cultura tedesca; la sezione I capolavori della letteratura tedesca, in I ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] posizione psicologica, artistica e mentale, approdando alla «caratterizzazione di un Boccaccio uomo e scrittore, còlto in un’omogenea dimensione di pensiero e di ispirazione, e calato nel suo specifico tempo filosofico e letterario» (Mazzamuto, 1969 ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] , comunque, che si dovessero stimolare sino in fondo le capacità intellettuali e produttive, in quanto unica forza omogenea e vitale. Solo da un coerente sviluppo capitalistico, del resto, le "classi subalterne" potevano attendere concreti vantaggi ...
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omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...
catenaria
catenària agg. e s. f. [der. di catena]. – 1. a. In geometria, curva piana non algebrica, luogo del fuoco di una parabola che rotola senza strisciare sopra una retta fissa. b. In meccanica, c. omogenea, configurazione di equilibrio...