I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] dell’➔articolo indeterminativo omofono e ammette il femminile una: uno zaino, un libro, un amico, una penna, un’amica; il plurale uni è usato solo come correlativo di altri: gli uni e gli altri.
I primi dieci ordinali sono: uno, due, tre, quattro, ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] da due segmenti rettilinei incrociati; questo segno indica, in primo luogo, l'idea di metà, maš, poi un termine omofono che indica i caprini in generale e infine il singolo animale; quindi, i nomi degli individui appartenenti a questa specie erano ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] -c-ella, ecc. La regola tuttavia non è assoluta, come si vede da rondonino, ma anche carbonella; per altro l’omofono suffisso aggettivale -ino (presente ad es. in marino, salino, ecc.) sfugge: leonino ~ leon-c-ino, montonino ~ monton-c-ino, ecc ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] crescente fustino, motorino, bocchino, in cui si può pensare, piuttosto che al suffisso di diminutivo -ino, a un suffisso omofono che forma nomi di strumento, in genere di piccole dimensioni, che si trova anche in nomi deverbali come cancellino ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] . perī-culum «pericolo», risalente a ex-perī-ri «provare, sperimentare», ma rimotivato sulla base del verbo parzialmente omofono per-īre «morire».
Hock, Hans Heinrich (19912), Principles of historical linguistics, Berlin-New York, Mouton de Gruyter ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] corrispondenza formale, ma manca ogni antecedente comunanza di significati, non si ha più un calco semantico, ma un prestito omofono indipendente dalla parola preesistente: camera «macchina da presa» è un prestito dell’ingl. camera (a sua volta dall ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] la relativa quasi tutte le lingue europee hanno una marca invariabile (it. che, ingl. that) simile al complementatore omofono, usata per relativizzare soggetto, oggetto e qualche volta gli obliqui; hanno inoltre una serie di pronomi (it. quale ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] i caratteri di uso raro, per i quali Xu Shen ricorre all'espressione "si legge come", seguita da un carattere omofono (secondo il metodo detto zhiyin). Infine, sono indicate le varianti grafiche presenti negli altri stili antichi (guwen e zhouwen ...
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omofono
omòfono agg. [dal gr. ὁμόϕωνος, comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Genericam., che ha suono uguale. Con sign. specifici: 1. In linguistica: a. Di segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano...
responsorio
responsòrio s. m. [dal lat. tardo responsorium, der. di respondēre «rispondere», in quanto il coro «risponde» al solista]. – Canto alternato tra il solista e l’assemblea (o il coro): è una delle più antiche formule del canto liturgico...