ANIMUCCIA, Giovanni
Liliana Pannella
Nacque a Firenze nei primi anni del XVI secolo. "Inter amoenissimos hortos educatus", come scrisse di lui il Poccianti, egli trascorse in Firenze gli anni giovanili [...] dell'influsso fiammingo. Il problema della intelligibilità del testo non vienerisolto attraverso l'adozione della omofonia sillabica, ma lasciando liberamente circolare nella tessitura polifonica le antiche melodie gregoriane, senza sopraffarle nei ...
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DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] del canto sia nella scelta e nell'uso degli strumenti, degli antichi sui moderni, rilevando in particolare l'uso della omofonia presso i Greci: ad essi infatti non si adattava, perché troppo elaborata, la polifonia. Le pagine conclusive trattano dell ...
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LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] fondato sulla sonata a tre e sul concerto grosso, in favore di un solismo più esibito e di una maggiore omofonia della scrittura orchestrale, così da accostarsi a quella koinè postvivaldiana che da Venezia mosse alla conquista dell'Europa negli anni ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] diatonica (generalmente nei passaggi veloci), a momenti di cromatismo esasperato (passaggi lenti), da blocchi intensamente omofonici a momenti di grande animazione contrappuntistica, ricorrendo di frequente a dissonanze "stravaganti" (come ebbe a ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] dai motivi e dai temi, sulla base del principio ripetitivo.
Quando la ripetizione procede per opposizioni tematiche fonda l'omofonia classica, quando tende a collegare il tutto in un continuum fonda il contrappunto di tipo barocco.
Il ritmo, se ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.