(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] del 13° secolo (si pensi al caso di Monte Andrea) l'uso non congruente dell'accento con l'inizio della serie omofonica, uso già lamentato da Brunetto Latini e da Francesco da Barberino, può costituire un difetto tecnico, anche se non ci sentiamo ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...]
dalla parte tua [daː ˌparte ˈtuːa]
Il processo interessa gli articoli determinativi (la, lo, le, li), i clitici oggetto omofoni, le forme del pronome o aggettivo quello, le preposizioni articolate. Si noti che i vari elementi hanno in comune la base ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] risulta più chiaro nel caso in cui linguaggio e metalinguaggio siano diversi (ciò che evita l'impressione di banalità suscitata dalla traduzione omofonica), così da avere, per es: ""The grass is green'' è vero in inglese se e solo se l'erba è verde ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] alterati da infermiere. Allo stesso modo è in genere evitato il cambio di genere nel caso di radici lessicali omofone come in busta → bustina ~ busto → bustino.
Un’altra proprietà peculiare dei suffissi alterativi è che spesso più suffissi alterativi ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] in: castigo di menti. La cesura enigmistica è un fenomeno che appartiene per intero al campo della scrittura, perciò l’eventuale omofonia fra le sequenze (come in l’aura e Laura) non cambia lo statuto dell’ambiguità dell’espressione. Fuori dal campo ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] " (p. CCXXVIIa); "sull'ibridismo linguistico dei siciliani e dei loro imitatori avremo modo di tornare più avanti" (p. CCXXIXb); "Omofonie Ĭ Ē: Ī, e Ŭ Ō: Ū, di ascendenza merovingica, meglio note, per quel che riguarda la lirica dugentesca, col nome ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] a rebus – è quello di sostituire a determinate parole o sillabe numeri che si pronuncino allo stesso modo (si punta, insomma, sull’omofonia più o meno perfetta).
Così in inglese si può usare 2 (two) per la preposizione to (2B or not 2B ‘essere o ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] contiene un gioco di parole, che il più delle volte consiste nell’enunciare la soluzione per via di ambiguità (il più delle volte un’omofonia).
Ve lo dico e ve l’ho detto
Ve lo torno a dir di nuovo
E se non lo capirete
Pezzo d’asino sarete ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] parlato Carlo ma Carlo ce lo ha detto; vi racconto la storia ma ve la racconto;
(b) da vistosi fenomeni di omofonia, per cui la stessa sequenza fonica può riferirsi a entità completamente diverse (ci è pronome personale e avverbio locativo, come vi ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.