LOMBARDO (Lombardi, Lombardini), Cristoforo (Tofano), detto il Lombardino
Maria Cristina Loi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore e architetto, figlio di Domenico, attivo [...] a Milano dall'inizio del Cinquecento, a lungo confuso per omofonia con Cristoforo Solari.
Risale al 16 luglio 1510 la prima notizia sul L., un pagamento della Fabbrica del duomo a favore di "Christoforo de Lombardis sculptori praefatae fabricae" ( ...
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TURIELLO, Pasquale
Giovanni Montroni
– Nacque a Napoli il 3 gennaio 1836 da Giuseppe e da Carmela Schioppa.
La sua famiglia, di origine lucana, si era trasferita a Napoli nell’ultimo quarantennio del [...] il Regno e, come i fratelli, figura autorevole del milieu borbonico e suddito fedele. Lo zio Aniello, insofferente dell’omofonia tra nome di battesimo e cognome, mutò il secondo in Torelli; imitato dal fratello Vincenzo, ma non da Giuseppe. Vincenzo ...
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CASALI, Giovanni Battista
Maria Caraci
Nacque a Roma nel 1715. Scarseggiano le notizie circa la sua giovinezza e i primi studi musicali, ma si sa che nel 1740 fu accolto come membro della Accademia [...] ed introducendo l'organo e l'orchestra nelle composizioni di maggior impegno. In numerosi suoi lavori l'omofonia si alterna al concertato e le voci solistiche, spesso virtuosisticamente ricche di fioriture, ad episodi contrappuntistici elaborati ...
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OSCULATI, Giulio
Aleksandra Patalas
– Cantante e compositore nato a Lodi nella seconda metà del secolo XVI.
L’origine lodigiana risulta dai frontespizi dei tre libri di musica da lui pubblicati. Non [...] Padova), sosteneva finanziariamente Osculati. I mottetti policorali rientrano nel tipo tradizionale dei «cori spezzati»: l’omofonia omoritmica prepondera sull’imitazione contappuntistica; i due cori enunciano il testo perlopiù per segmenti alternatim ...
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PERANDA, Giuseppe
Mary E. Frandsen
PERANDA (Perandi, Perande), Giuseppe (Marco Gioseppe). – Compositore e contralto, forse castrato. Nacque a Macerata, battezzato il 4 aprile 1626, quinto figlio di [...] il recitativo solistico, lo stile arioso, il concertato a 2-5 voci e la condotta di volta in volta imitativa od omofonica o antifonale dell’organico pieno di coro e strumenti.
Il numero delle composizioni di Peranda registrate nei diari di corte a ...
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SANTINI, Fortunato
Giancarlo Rostirolla
SANTINI, Fortunato. – Sacerdote, abate, compositore, collezionista, nacque a Roma il 5 gennaio 1777 (e non, come talvolta si legge, nel 1778; cfr. Engelhardt [...] punta – nella scia del magistero di Jannacconi, esponente della restaurazione palestriniana di fine Settecento – all’equilibrio tra omofonia e contrappunto imitativo, in convergenza con le istanze del Cecilianesimo incipiente e con i relativi dettami ...
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CROCE, Giovanni
Piero Caraba
Dal testamento redatto il 10 maggio 1609 dal notaio Figulino e conservato nell'Archivio Veneto notarile (Caffi) sappiamo che la sua nascita sarebbe avvenuta intorno al 1557, [...] e sei voci (1607). L'intreccio contrappuntistico è qui assai lontano dal rigore dei Palestrina; è frequente l'impiego della omofonia e delle ripetizioni. Né vi è molta differenza tra i madrigali e le canzonette di cui fu pubblicato un libro nel ...
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FALCONIERI (Falconiero), Andrea
Pacifica Artuso
Nato a Napoli nel 1585, fin da giovane fu indirizzato allo studio del liuto e del chitarrone; con molta probabilità fu allievo di Jean de Macque a Napoli [...] a tre rendendosi dunque partecipe di quel processo di evoluzione in cui nella struttura contrappuntistica si vanno consolidando l'omofonia e il basso continuo, e la musica strumentale va acquistando una sempre maggiore indipendenza dalle forme vocali ...
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BERNARDO Pisano, detto Pisanello
Frank D'Accone
Nacque in Firenze il 12 ott. 1490, da Benedetto di Piero di ser Lorenzo Pagoli (Paoli) e da Annalena di Antonio di Lionardo de' Ferrucci, e fu battezzato [...] 1513) si rifà direttamente ai modelli di precedenti maestri fiorentini, quali Bartolomeo degli Organi e Alessandro Coppini. La scrittura omofona per 3 o 4 voci vi prevale e la composizione si attiene generalmente a forme fisse di ballata o canzonetta ...
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ANIMUCCIA, Giovanni
Liliana Pannella
Nacque a Firenze nei primi anni del XVI secolo. "Inter amoenissimos hortos educatus", come scrisse di lui il Poccianti, egli trascorse in Firenze gli anni giovanili [...] dell'influsso fiammingo. Il problema della intelligibilità del testo non vienerisolto attraverso l'adozione della omofonia sillabica, ma lasciando liberamente circolare nella tessitura polifonica le antiche melodie gregoriane, senza sopraffarle nei ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.